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See You Yesterday

Buongiorno 😊 e buon pranzo, vista l’ora!

Oggi riesco finalmente a pubblicare qualcosa!! La recensione di quest’oggi riguarda un film che ho visto diverso tempo fa ma del quale non mi decidevo ancora a parlarvi. Ho dovuto aspettare un po’ di tempo per capire se mi fosse piaciuto oppure no e adesso vi spiego perché.


Titolo See You Yesterday Regia Stefon Bristol Anno 2019 Genere Drammatico, fantascienza, thriller Lingua Inglese Paese di produzione Stati Uniti d’America Sceneggiatura Fredrica Bailey, Stefon Bristol Cast Eden Duncan-Smith, Danté Crichlow, Brian “Stro” Bradley, Marsha Stephanie Blake, Johnathan Nieves, Michael J. Fox, Myra Lucretia Taylor, Wavyy Jonez, Rayshawn Richardson



CJ e Sebastian, amici da una vita, sono due adolescenti un po’ nerd e super patiti di scienza che cercano di creare uno zainetto per viaggiare nel tempo, giusto per dare uno stacco alla noia durante le vacanze estive, tra un laptop da riparare e nuove tesi scientifiche da dimostrare. L’estate, con loro stupore, parte persino con il piede giusto, perché i loro zaini-macchine del tempo funzionano davvero! Ma se da un lato questa scoperta ha dell’incredibile, dall’altro portano CJ ad avere uno scontro con il proprio ex ragazzo, un evento dal quale si scatenano conseguenze impossibili da prevedere e con esiti terrificanti, che porteranno Calvin, il fratello maggiore di CJ, a perdere la vita a causa di uno scambio di persona. E da qui, CJ e Sebastian mettono in atto una serie di tentativi sempre più ingarbugliati di impedire che la tragica morte di Calvin avvenga.

Per quante volte ripetano il viaggio, però, l’esito non sembra cambiare, almeno finché non è Sebastian a finire nei guai nel passato, alterando sempre di più la linea temporale. Senza svelarvi altro della trama, See You Yesterday si costruisce come una specie di Back To The Future moderno, strizzando l’occhio al film con il cameo di Michael J. Fox e la battuta “Grande Giove”, ma attorno a questo articola diverse tematiche sociali interessanti e non scontate, tra le quali i pregiudizi dei bianchi nei confronti della comunità afroamericana, causa della morte ingiusta di Calvin. Non sorprende, se si nota che tra i produttori esecutivi del film figura Spike Lee (di suo ho recensito anche BlacKkKlansman) e che lui è da sempre attento (e critico) sul tema dell’esclusione razziale negli Stati Uniti d’America. Vi è poi la bulimica ripetizione dei tentativi di CJ di cambiare il passato, simbolica rappresentazione del continuo rivivere dell’evento tragico da parte di chi è sopravvissuto, senza mai poterne cambiare gli esiti. Il viaggio nel tempo diventa così la metafora della memoria, del suo riproporre ancora e ancora ciò che non possiamo né dimenticare né cambiare.

Interessanti e ben riuscite le tensioni emotive che muovono CJ e Sebastian, benché si accrescano in direzioni diverse, ma ad avermi colpita di più è la parte marginale di Calvin, che si vede poco e tuttavia è il perno del film, del suo scorrere e della sua intera identità. Nel suo essere “assente”, il fratello di CJ muove le azioni e le reazioni di tutti gli altri personaggi, arrivando anche a scegliere di farsi fantasma pur di aiutare la sorellina a capire chi deve davvero aiutare da quel momento in avanti. Insomma, See You Yesterday gioca con la fantascienza per raccontare l’esperienza del dolore, dei soprusi e di come convivere (o non convivere) con le conseguenze negative di ciò che accade, sancendo come tutto sia in realtà un’esperienza solitaria, condivisibile con gli altri solo fino a un certo punto ma mai completamente. Unica pecca è, forse, il finale, ma non più di tanto. Per i miei gusti, avrei preferito qualcosa di più definito, di meno aperto, che desse una conclusione alla ripetizione. Però nulla può porre fine un dolore e un processo come quello affrontato da CJ, quindi nemmeno il film si può chiudere in maniera definitiva, assimilando così il mezzo cinematografico a supporto della memoria umana, un’idea davvero ben studiata e riuscita.


All’inizio non ero molto soddisfatta del finale, ma poi ho meditato un po’ e credo che sia adatto, forse non perfetto, ma giusto per il film!

Voi lo avete visto?

Alla prossima (spero presto) Federica 💋

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