[Review Tour] “The Best Laid Plans” di Karla Sorensen
- fedecaglioni
- 32 minuti fa
- Tempo di lettura: 6 min
Buongiorno!
A chiudere la settimana arriva la recensione in collaborazione con Queen Edizioni (che ringrazio per la copia digitale del romanzo) di The Best Laid Plans. La regola era non innamorarsi di Karla Sorensen, primo volume della serie The Best Men e in vendita negli Store proprio da oggi.

Titolo
The Best Laid Plans. La regola era non innamorarsi
Titolo originale
The Best Laid Plans
Autore
Karla Sorensen
Traduzione
F. R. Ravallese
Saga
The Best Men #1
Editore
Queen Edizioni
Pubblicazione
Novembre 2025
Genere
Contemporary Romance
Formato
Cartaceo (17,90€) ~ Digitale (4,99€)
Pagine
393
Acquisto
Burke Barrett pensava di aver chiuso con il passato. Ex giocatore professionista, sta ancora facendo i conti con una perdita che gli ha stravolto la vita. L’ultima cosa che desidera è tornare nel nord del Michigan per occuparsi di una vecchia casa cadente che non ha mai voluto.
Charlotte Cunningham è giovane, testarda e con le idee fin troppo chiare su come rimettere in piedi la proprietà. Restauratrice di talento, Charlotte non si lascia intimidire da Burke né dalle sue resistenze.
Tra battibecchi e scintille, trovare un compromesso sembra impossibile… finché non si lasciano travolgere da un accordo tanto semplice quanto rischioso: una relazione senza impegni, solo per sfogare la tensione.
Ma ci sono cose che non si possono controllare. E tra un muro da abbattere e un tetto da sistemare, anche i cuori iniziano a cedere. Perché certi progetti finiscono per durare più del previsto… soprattutto quando l’amore ci mette lo zampino.

Dopo aver perso il migliore amico in un brutto incidente stradale, che ha portato via lui e la moglie, Burke riceve in eredità da Chris e Amie un’antica casa in Michigan, un tempo appartenuta ai nonni di Chris e che l’amico avrebbe voluto ristrutturare per crescervi una famiglia e per tramandarla alle future generazioni. Ma sua figlia Mira crescerà accudita dalla migliore amica di Amie e da un compagno di squadra di Chris, mentre a Burke spetta occuparsi della casa.
Il che è letteralmente l’ultima cosa che vuole fare ora che ho un brutto infortunio lo ha costretto a ritirarsi dal football. Sognava la Florida, il sole, l’oceano e la tranquillità, per stare accanto a sua sorella e ai suoi due figli, ma si ritrova a dover volare in Michigan per scoprire cosa ne è dell’esperta arredatrice assoldata dai suoi amici per sistemare la casa, irreperibile da giorni.
Charlotte, che ha perso il telefono, non sa che cosa ne sarà del suo lavoro ora che c’è un nuovo proprietario e che i fondi sono in dubbio. Rimasta da sola a Campell House, vorrebbe che il progetto di restauro venisse portato a termine per ridare lustro e amore a una dimora storica grazie alla quale, da piccola, è riuscita a trovare una certa stabilità e una felicità insperata. Ma quando, grazie a sua zia Daphne, scopre che il nuovo proprietario non solo è in città, ma non sembra intenzionato a tenere la casa, decide di fare tutto ciò che è necessario per convincerlo a darle una possibilità: ecco perché finisce incatenata al corrimano delle scale.
La tranquillità e il silenzio mi erano stati sfilati da sotto i piedi e non potevo fare a meno di immaginare Charlotte che li stringeva nei pugni e li strattonava via.
Dopo un primo incontro sconvolgente, in cui Burke si dimostra burbero e insofferente nei confronti di Charlotte, del suo entusiasmo e delle dettagliate spiegazioni storiche legate agli aspetti della casa, per lui e la giovane restauratrice inizia un periodo di sopportazione portata avanti a stento, uno in cui Burke si rende conto di quanti fondi occorrono per rispettare il sogno di Cristo e Amie, mentre Charlotte si ritrova a fare i conti con un uomo che tira fuori il peggio di lei, compreso il suo sarcasmo e la voglia di fargli cambiare idea a qualunque costo. Tra battibecchi, ricerche di costruttori e una convivenza imprevista, tuttavia, le apparenti differenze tra Burke e Charlotte finiscono per assottigliarsi, rivelando l’attrazione che entrambi hanno sempre percepito verso l’altro e che hanno taciuto tanto per l'insofferenza, quanto per il desiderio di non complicare il rapporto di lavoro.
Ma più il tempo passa, più ristrutturare Campbell House e passare il suo tempo con Charlotte portano Burke a mettere in discussione i desideri che credeva di nutrire una volta ritiratosi dal football, lo portano ad affrontare il dilemma più grande di tutti: cosa è giusto fare della casa, rispettare i desideri di Chris o seguire quelli che ora rappresentano i suoi interessi? Tra lavori, accordi e presentazioni PowerPoint, Charlotte e Burke vedono i loro piani e la loro quotidianità scombinarsi a causa della presenza di uno e dell’altra nella vita altrui, un cambiamento imprevisto che mette a soqquadro tutto ciò che credevano di desiderare, ogni singola certezza che li ha condotti entrambi a Campbell House. Resisteranno al cambiamento oppure torneranno ognuno sulla propria strada una volta terminati i lavori?
Volevo essere una donna tosta e spensierata che riusciva ad andare a letto con lui senza mettere a rischio il proprio cuore. Ormai, però, non credevo che ci sarei riuscita.
Iniziato e finito praticamente in una giornata, The Best Laid Plans è stato un libro capace di emozionarmi fino alle lacrime, con due protagonisti distrutti a modo loro, incapaci di affrontare le relazioni a causa di esempi passati in famiglia, ma anche con i rispettivi ex, che insieme trovano tuttavia la forza e il modo di superare le difficoltà, i preconcetti e le paure legate a un impegno sentimentale duraturo, ricostruendo loro stessi un po’ come fanno con la casa: un passo alla volta, collaborando e sostenendosi a vicenda. Da un lato abbiamo Burke, ex difensore che ha sempre fatto del football la sua priorità, tralasciando anche ciò che faceva parte della sua vita come la prima moglie e la possibilità di vedere la famiglia. Dedizione, impegno e costanza erano ciò che lo rendeva un abile giocatore, ma è anche qualcosa che riserva a colora che amo e che non restano mai senza la sua supervisione. È così per sua sorella e per i suoi due gemelli, ma pian piano anche Charlotte inizia a rientrare in quell’equazione, così come una casa che, più il tempo passa, più riesce a sentire di possederla in ogni sua decisione sulla ristrutturazione o in ogni angolo nascosto in cui immagina di vedere vivere e crescere una famiglia. La sua famiglia. Un quadro in cui compare sempre più spesso anche Charlotte.
Per quanto riguarda lei, invece, è una forza della natura un po' disordinata, ma capace di rallegrare chi la conosce con una serie di battute e di sorrisi incredibilmente genuini. Anche lei vive e lotta con gli strascichi della relazione fallimentare tra i suoi genitori, cercando di capire come poter essere migliore e fare in modo che anche Burke segua la direzione intrapresa insieme, non solo a Campbell ma anche in ciò che si sta costruendo tra loro. È lei a essere la più determinata tra i due in campo sentimentale, un po’ più stabile, e la prima ad accorgersi di come il loro rapporto si evolva e cambi in modo che nessuno dei due aveva previsto. È anche più “brava” a gestire la crisi che, scatenata in Burke dopo aver trovato una lettera indirizzata a lui da parte di Chris, si abbatte su di loro e che mette a rischio il rapporto che sono riusciti a costruire e il possibile futuro che entrambi desiderano, un desiderio che non hanno poi troppo il coraggio di esprimere a gran voce per paura restare feriti.
E per la prima volta, seduto per terra, mi scoprii disposto ad ammettere che anche io volevo per me un pezzettino di tutto ciò. Ma solo se, con me, ci fosse stata lei.
Da hate to love, con altri trope come la forced proximity e lo slow burn, The Best Laid Plans di Karla Sorensen è una lettura che mi ha sorpresa, divertita ed emozionata, tanto per i suoi protagonisti, quanto per i personaggi secondari, dalla zia di Charlotte alla sorella di Burke, come anche Liam Devis, tutore legale della piccola Mira insieme alla migliore amica di Amie, una storia, la loro che non vedo l’ora di scoprire nel prossimo volume della serie, soprattutto per la presenza della bambina di Chris e Amie, che qui fa una piccola apparizione e sembra davvero dolcissima!
È un romanzo che, come dicevo all’inizio, si legge tutto d’un fiato e lascia un segno emotivo importante durante la lettura, uno che porta a una certa nostalgia una volta aver terminato il volume, una di quelle buone, perché sai di aver appena finito una storia davvero perfetta.

Federica






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