Buongiorno!
Buon lunedì! La settimana parte con la recensione per il Review Party di una delle ultime uscite in casa Triskell Edizioni: Hanson di Kat Savage, quarto e ultimo volume della serie Men of Bird’s Eye, incentrata su uno studio di tatuaggi e sui suoi bellissimi e talentuosi artisti.
Grazie alla CE per la copia e-Arc del romanzo.
Titolo
Hanson
Titolo originale
Hanson
Autore
Kat Savage
Traduzione
E. Manzini
Saga
Men of Bird’s Eye #4
Editore
Triskell Edizioni
Pubblicazione
Maggio 2023
Genere
Contemporary Romance
Formato
Cartaceo (15€) ~ Digitale (4,99€)
Pagine
212
Acquisto
Hanson Serrano è un uomo complicato. Anche il suo psicologo cerca di convincerlo a fidarsi di qualcuno. Ma il membro più giovane dello staff del Bird’s Eye non se ne preoccupa. Non progetta di sistemarsi nell’immediato futuro.
Questo finché non va a sbattere contro Thea James. Letteralmente. Basta un brutto capitombolo sul marciapiede, e questo brasiliano imbronciato si trova rapito da quei riccioli rossi e fondoschiena tutto curve. L’interazione però rende chiaro che dovrà lavorare sodo per conquistarla.
Thea James sta cercando qualcosa di molto specifico, e Hanson Serrano non rientra nella categoria. Non solo è tatuato dalla testa ai piedi, è molto più giovane di lei. Thea ha già avuto a che fare con dei cattivi ragazzi e ciò che ne ha guadagnato è lo status di mamma single e un ex che le rende la vita un inferno.
Quando finalmente Thea accetta di uscire con Hanson per toglierselo di torno, rimane piacevolmente stupita nel vedere che si mette davvero d’impegno. Anzi, è l’appuntamento migliore che ricordi.
La coppia alla fine si ritrova tutta aggrovigliata, tanto nei sentimenti quanto nelle lenzuola. Ma tra le barriere di Hanson, l’ex di Thea e quella fastidiosa differenza d’età, la loro nascente relazione sembra un disastro annunciato.
I due finiranno per arrendersi e abbandonare la nave o saliranno su una scialuppa e si metteranno a remare insieme?
Ultimo tra i dipendenti del Bird’s Eye a essere single, Hanson non ha alcuna intenzione di imbarcarsi in una relazione. Non per chissà quale motivo, semplicemente perché sa che alla fine non funzionerà. Quindi è lui a lasciare sempre per primo, benché non sia l’impegno a spaventarlo, anzi. Per quanto giovane, è un uomo responsabile e con la testa sulle spalle, tant’è che, quando la mamma del suo capo ha un incidente e lui e la moglie devono assisterla, è Hanson a proporsi per portare e andare a prendere a scuola la dodicenne Ava, una ragazzina che adora e alla quale sta anche insegnando il portoghese.
Ed è mentre chiacchiera con lei e il suo amico Ethan che fa la conoscenza dell’insegnante di matematica, nonché mamma di Ethan: Thea James. Peccato che finisca con il farla finire a terra, in mezzo alle aiuole del giardino. Un primo incontro che lo segna, perché è la donna più bella che abbia mai visto in vita sua.
«Perché non puoi sopportare da solo tutta quell’oscurità. Arriverà il momento in cui avrai bisogno di supporto.»
E lo stesso potrebbe dire Thea dell’affascinante zio di Ava, un uomo che rappresenta tutto ciò che non sta cercando nell’altro sesso: bello, tatuato, con una voce capace di farle arricciare le dita dei piedi e circondato da un’aura da cattivo ragazzo che di certo è un sintomo del suo essere inaffidabile. Proprio come lo è il padre di Ethan, che appartiene alla stessa categoria di Hanson.
Peccato che non ha fatto i conti né con la determinazione del giovane, fin troppo, tatuatore, né con la sua simpatia. Perché anche se è convinta di voler un uomo che sia l’opposto di Hanson per la sua sicurezza, Thea si ritrova a non poter resistere alla curiosità di scoprire cosa si inventerà ogni giorno per convincerla a concedergli un appuntamento.
E Hanson Serrano non demorde facilmente, non quando riconosce il valore della donna che gli sta di fronte (soprattutto se la donna in questione non lo vede, quel valore). Forse, però, qualcosa c’è che può fermarlo, ed è il suo stesso passato. Uno che minaccia di emergere quando meno se lo aspetta.
Thea James si merita il massimo impegno, ecco tutto.
A parte la velocità e la brevità, elemento in comune ai libri della serie a partire del secondo volume, quello che mi è piaciuto di Hanson è la caratterizzazione dei personaggi, sia Hanson e Thea, sia Ethan e Ava (ma lei già la si conosce dal primo volume, Hawk). Gli adulti hanno entrambi un passato problematico alle spalle, anche se Hanson di più, ed è bello vedere come questo alla fine li renda perfetti l’uno per l’altra senza chissà quale sforzo. Thea è una mamma single con problemi di autostima dovuti al suo corpo, all’età (rispetto a Hanson) e a chi è stata da giovane, tutti complessi che fatica a scrollarsi di dosso, finché non incontra questo bellissimo, complesso tatuatore. Un uomo che, tuttavia, quando è il momento di essere aperti e comunicativi, diventa peggio di Fort Knox.
Hanson, infatti, non ha intenzione di raccontare a nessuno gli orrori da cui è scappato e che ancora affollano i ricordi della sua infanzia in Brasile, men che meno a Thea, anche se sembra la donna perfetta per lui. Anche passare il suo tempo con lei, Ethan e Ava gli sembra la cosa più giusta del mondo, quella che gli fa desiderare di avere di più. Per ora però gli basta scavare nella passione che ha visto in lei, una caverna che richiama i suoi istinti più “oscuri”.
ìQuest’uomo. Quest’uomo è fuoco puro. E io voglio bruciare viva.
È una bella lettura romantica e piccante, dove la presenza dei due dodicenni dà un tocco di tenerezza che non guasta mai, ma è troppo breve, almeno per me. Tutto accade tanto in fretta da non darti la soddisfazione di veder crescere la passione e il romanticismo in tempi “umani” e non frettolosi. Avrei gradito un po’ più di appuntamenti, o di incontri anche con Ethan, perché avrebbe approfondito ancor di più il carattere dei personaggi, oltre a dare modo di cementare un po’ di più il rapporto tra Hanson e Thea, e rendere giustificata la necessità di lei di conoscere il passato di Hanson e la paura di lui di rivelarle le sue più grandi paure.
Chiedo troppo? Ok, è un romance e lo sviluppo della trama quello è, ma un po’ di “sugo” in più ai personaggi non sarebbe guastato, per niente.
Sono felice di aver chiuso questa serie perché, al netto della brevità dei volumi, è davvero bella. Voi la leggerete?
Federica 💋
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