[Recensione] “Legendborn” di Tracy Deonn
- fedecaglioni
- 15 minuti fa
- Tempo di lettura: 7 min
Buongiorno!
Nuovo mese e prima recensione! Vi parlo del primo capitolo di una serie che reinterpreta il mito arturiano in chiave moderna e Young adult: Legendborn di Tracy Deonn, pubblicato da Fazi (e che ho potuto acquistare nella fantastica edizione Loonari creata per il SalTo 2023 in collaborazione con Pendragon).

Titolo
Legendborn
Titolo originale
Legendborn
Autore
Tracy Deonn
Traduzione
S. Terziani
Saga
The Legendborn Cycle #1
Editore
Fazi
Pubblicazione
Luglio 2022
Genere
Urban Fantasy, Young Adult, Romance
Formato
Cartaceo (17,10€) ~ Digitale (9,99€)
Pagine
591
Acquisto
Dopo che sua madre ha perso la vita in un incidente, la sedicenne Bree Matthews vuole lasciarsi tutto alle spalle. Il programma per liceali promettenti organizzato dall'Università della Carolina del Nord sembra l'occasione perfetta. Proprio durante la sua prima festa al campus, però, Bree nota delle misteriose presenze soprannaturali che seminano caos e violenza fra gli studenti per nutrirsi della loro energia. Un ragazzo tenebroso e affascinante di nome Selwyn Kane interviene per cancellare nei testimoni qualsiasi memoria dell'attacco, ma la sua magia non ha effetto su Bree che, anzi, ricorda di colpo molti particolari riguardo alle circostanze in cui è scomparsa la madre: possibile che la sua morte nasconda dei segreti magici? L'occasione per approfondire il mistero arriva grazie a Nick, il ragazzo più popolare dell'università, che le confessa l'esistenza della società segreta dei Leggendari. Quando questi si rivelano essere i discendenti dei cavalieri di re Artù e annunciano che una guerra magica sta per scoppiare, Bree deve decidere fino a che punto spingersi per scoprire la verità: userà la sua magia per abbattere la società, o si unirà alla battaglia?

Briana “Bree” Matthews ha perso sua madre in un incidente d'auto dopo un litigio tremendo e da allora vive con profondo senso di colpa e un risentimento crescente, una rabbia verso tutto ciò che è andato storto e chi la compiange per la sua “perdita” che la portano a far nascere dentro di sé un’altra “Bree”, una più arrabbiata e disposta a vedere il mondo andare in pezzi proprio come è successo al suo. Ma non ha tempo per permetterle di farlo, per permettersi di lasciarla uscire, perché iniziano i corsi preparatori all'università della Carolina del Nord e vi si ritrova insieme alle sue amiche Alice, coinvolte in una festa illegale sin dalla prima sera.
Un'occasione in cui, mentre cerca di sfuggire alla rabbia che sembra invaderla da dentro, incontra il misterioso Selwyn Kane, tanto bello da sembrare irreale e insieme, come scoprirà pochi attimi dopo, pericoloso e magico. Perché durante la festa lo vede uccidere una creatura misteriosa, per poi essere vittima di una sorta di incantesimo che vorrebbe farle dimenticare cos’ha visto e cos'è accaduto. Uno che su di lei non funziona.
Trovatasi però nei guai con i preside proprio per quella festa, le viene affidato un tutor che la spinga a arrivare dritto: Nick, di un anno più grande di lei, uno dei migliori studenti e figlio di uno dei professori, con il quale sin da subito si sente in sintonia. E che la vede coinvolta in un nuovo attacco di una creatura che nessuno sembra vedere.
Salvata proprio da Nick e dalle sue particolari abilità come combattente si ritrova coinvolta in un mondo che non pensava esistesse, uno in cui le leggende sono reali e anzi reclutano nuovi adepti proprio nell'università tramite una società segreta chiamata la Tavola Rotonda, come quella di re Artù.
Non posso scappare: devo rimanere e giocare secondo le loro regole, se voglio scoprire la verità.
Tra incantesimi, mostri che sono demoni pronti mangiare anime e a conquistare la realtà, Bree decide di mettere sotto torchio Nick per convincerlo a farla entrare nella società segreta perché anche la morte di sua madre è legata a qualcuno che possiede le stesse abilità di Nick e di tutti gli appartenenti all’Ordine, formato da vassalli e Leggendari che, sin dal VI secolo si occupano di portare avanti la battaglia di re Artù, Merlino e dei cavalieri della tavola rotonda per impedire che i demoni conquistino il mondo, permettendo al sovrano e ai suoi fidati cavalieri di reincarnarsi nei loro discendenti quando il pericolo diventa sempre più pressante, aiutati da un merlino (un mago) capace di percepire i demoni e di manipolare l’etere (la magia) per sconfiggerli, proprio come lo è Selwyn.
Coinvolta in un mondo arcaico e dalle credenze a volte bigotte, Bree, dopo aver costretto Nick a rientrare nella società di cui suo padre è il capo e lui l’erede più importante, si ritrova a lottare per il ruolo di scudiero di uno dei cavalieri, tra prove e attacchi di demoni che la mettono di fronte a due verità prima sconosciute: sua madre potrebbe essere stata legata a quel mondo e il suo passato nasconde i segreti che la mettono in pericolo.
A rappresentare per lei il maggior guaio è però Selwyn, con la sua convinzione che sia un’Oscura, un demone superiore che ha assunto sembianze umane per infiltrarsi tra loro e che è riuscito ad ammaliare Nick tanto da metterlo contro di lui, che ha giurato sin da bambino di proteggerlo per mantenere viva l'eredità di Artù. Tra prove, magie diverse da quelle di chiunque altro e demoni che sembrano intrecciarsi con il passato di Bree e con quello di antenati che non ha mai conosciuto, la ragazza che voleva scoprire cos'era accaduto a sua madre si ritrova nel bel mezzo di una guerra portata avanti da secoli, tra cavalieri e demoni in cui il peggior pericolo potrebbero non essere le creature dell'altro mondo. Uno in cui il passato ha un ruolo fondamentale ora che sembrano essersi risvegliati anche i misteriosi poteri di Briana.
In quell’istante sento i due poli della nostra danza familiare. La chiamata e la risposta della fiducia e della lealtà che si mescolano fino a diventare una melodia.
Ammetto che quando ho iniziato questo libro non avevo calcolato come fosse indirizzato più a un pubblico giovane, essendo uno Young adult, rispetto al tipo di libri che leggo di solito. Quindi, se all'inizio è stato per me spiazzante e sorprendente trovarmi a leggere dal punto di vista di una sedicenne arrabbiata e pronta a iniziare i corsi pre universitari, più andavo avanti nella lettura di Legendborn più lo spaesamento si è trasformato in una sorta di frenesia che ha reso la lettura coinvolgente e, soprattutto, impossibile da lasciare per la voglia di scoprire come sarebbe proseguita.

C'è infatti un enorme lavoro di worldbuilding per uno Urban fantasy che mescola le leggende del ciclo arturiano con la continua e costante ferita aperta che rappresentano la deportazione degli africani, la schiavitù dei loro discendenti e la segregazione razziale avvenuta per oltre tre secoli e che ancora oggi testimonia la sua preponderanza in tutti gli atteggiamenti razzisti e pregiudizievoli nei confronti di coloro che hanno un colore diverso della pelle.
Briana è afroamericana e dunque ci ritroviamo pagina dopo pagina a vedere come questo condizioni in modo negativo il comportamento dei personaggi (va detto secondari) nei suoi confronti, in una costante messa in discussione della sua esistenza e del suo valore proprio a causa delle sue origini, un aspetto che non solo la rende fragile come protagonista, poiché non conosce le sue origini e quindi si sente privata di una propria base solida su cui costruire la sua identità con persona, ma anche estremamente forte perché riesce a vedere tutti gli orrori che compongono la società e che hanno rappresentato un punto centrale per la sua evoluzione (come la costruzione dell'università che frequenta da parte di schiavi di colore o di come, durante le occasioni formali, a servire siano soprattutto persone di pelle scura), orrori che lei trasforma in cartucce per costruire, passo dopo passo, un senso di riscatto e di determinazione volti a trasformarla in colei che, a dispetto di ciò che gli altri pensano, riuscirà a tenere ciò che vuole.
Soprattutto se riguarda infiltrarsi all’interno della Tavola Rotonda per scoprire cos'è accaduto a sua madre e, insieme, fare ammenda per l'imposizione con cui ha riportato Nick al suo interno, ponendolo di fronte all'impossibilità di rinunciare alla sua eredità come possibile futuro re Artù della sua generazione.
Ma per ogni Young adult che si rispetti, oltre alla scoperta personale e al viaggio dell’eroina, Bree fa anche i conti con i primi amori e il suo rapporto con Nick da questo punto di vista è estremamente prevedibile, dettato da ragioni forse molto più profonde di quella che è la semplice sintonia che sin da subito provano l’uno per l’altra, uno che viene apertamente osteggiato dal personaggio di Selwyn, uno che, per quanto mi riguarda, è riuscito a farsi amare praticamente subito, sin da quando ha iniziato a mettere in dubbio le ragioni (per altro molto egoistiche) di Bree di entrare a far parte della loro società.
Sorride lasciando cadere ogni difesa, come se gli mettessi soggezione. «Sei straordinaria».
Pur rivolgendosi a un pubblico molto giovane, le tematiche che Tracy Deonn affronta sono universali e parlano anche a un pubblico più adulto, anzi si apprezzano molto di più con gli anni rispetto ai lettori più giovani, perché permettono di capire la complessità della protagonista e la sua lotta interiore per trovare la propria voce, il proprio ruolo e il proprio scopo in un mondo che sembra osteggiarla e guardarla dall'alto in basso solo per una ragione sciocca come il suo aspetto esteriore.
Dunque è una lettura che non tralascia la possibilità di riflettere su temi più ampi, di lasciarsi emozionare e divertire da alcune interazioni tra la protagonista e le controparti maschili (sia Nick sia Sel), oltre che a permettere un coinvolgimento davvero interessante nei momenti più entusiasmanti della trama, negli scontri e nelle rivelazioni che, pagina dopo pagina, la avvicinano non solo alla verità su ciò che è accaduto a sua madre, ma anche a come la sua vita sia legata a questa società segreta molto più del previsto, in modi anche inaspettati.
È un romanzo, Legendborn, con un finale semi aperto, questo perché chiude la maggior parte delle domande sorte all’interno del volume, ma presenta anche una serie di colpi di scena che lasciano aperte le porte per sviluppi futuri e successivi davvero intriganti e che sono curiosa di scoprire! Il mondo di Bree, Nick, Selwyn e dei cavalieri rappresenta un modo intelligente e anche ben strutturato di riutilizzare le leggende del ciclo arturiano e le figure che più o meno tutti conosciamo, per portarle nel mondo moderno e da loro una nuova vita.

Federica
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