[Recensione] “Il canto della sirena” di Eleonora Pescarolo
- fedecaglioni
- 28 mag
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 28 giu
Buongiorno!
Fine settimana e quasi alla fine del mese di maggio! Oggi parliamo del primo volume di una serie space western intitolato Il canto della sirena, romanzo di Eleonora Pescarolo e uscito in questa sua nuova e ampliata edizione lo scorso aprile.

Titolo
Il canto della sirena
Autore
Eleonora Pescarolo
Saga
Cherry Fox #1
Editore
Indipendently published
Pubblicazione
Aprile 2025
Genere
Space western
Formato
Cartaceo (22,98€) ~ Digitale (3,99€)
Pagine
509
Acquisto
LA VOLPE È TORNATA!
Sono passati tre anni da quando Ireen Devar ha perso il suo equipaggio. Tre anni di silenzio dall’unico altro sopravvissuto, Korrar Tammon, l’umano con cui ha condiviso la vita da schiava prima e da ricercata dopo. Ma è proprio quando pensa di essersi lasciata il passato alle spalle che Korrar ritorna con una richiesta di aiuto: qualcuno è riuscito a scovarlo nel pianeta dove si era nascosto. Qualcuno che entrambi credevano morto. Mentre dall'altra parte della Galassia il loro padrone ingaggia la Cacciatrice Calhar Redna e la sua squadra per ricatturarli, Ireen e Korrar devono unire le forze per restare liberi, anche se vuol dire affrontare culti proibiti, fantasmi dal passato, leggende galattiche… e una ragazzina con un potere impossibile.

Ireen Devar è una bashara e schiava in fuga da otto anni, ma da tre conduce una vita in solitaria dopo che una missione fallita ha decimato la sua squadra e lasciato lei e il suo vice Korrar Tammon in fin di vita. Tre anni da quando Korrar l’ha abbandonata, sopraffatto dal dolore e dalla rabbia per aver perso sua sorella.
Tre anni di vuoto e infine un messaggio da Korrar, una richiesta di contatto a cui Ireen risponde, finalmente pronta a mettere la parola fine a un silenzio e un rapporto rimasto in sospeso per troppo tempo. Perché entrambe le loro vite devono andare avanti, ma non posso farlo finché non avrà detto addio all’umano che la conosce meglio di chiunque altro. Ma rispondere a quella chiamata avvia una serie di conseguenze imprevedibili, a iniziare dallo scontro con un fanatico religioso alla ricerca della Sirena.
Korrar era stato torturato e ucciso quando lei era stata a un passo dal rivederlo. Dal salvarlo, forse. Alla fine aveva perso anche lui, questa volta del tutto e per sempre.
Cristallo dal potere immenso, la Sirena è ciò che ha portato alla morte della squadra di Ireen e Korrar, all’odio della Cacciatrice Calhar Redna e all’accanimento di qualcuno che Devar e Tammon credevano morti: Nardim Shen, ex membro della loro squadra e fantasma forse al soldo del loro ex padrone. Una pietra che tanti desiderano ritrovare e che Ireen è disposta a tutto per tenerla lontana, specie visto quanto sangue è stato versato per ottenerla.
Una missione finita male, con un morto e una ragazzina dalle abilità impossibili a bordo dell’astronave di Ireen (la Ruvak, un mercantile di classe Cherry), e per lei e Korrar si aprono vecchie ferite e dolori mai assopiti del tutto, mentre si ritrovano a fuggire da una squadra sulle loro tracce da mesi, e ad annegare nei segreti che la bashara non riesce più a tenere per sé perché sembrano coinvolgere sempre di più anche Korrar e il loro passato condiviso.
Tra nemici, verità svelate cariche di pericoli e una narrazione in terza persona che spazia tra più punti di vista, Il canto della sirena è un romanzo sci-fi, uno space western (Star Trek o Firefly, dove generalmente le epistole e i cavalli sono stati sostituiti da raggi al plasma e navicelle spaziali) in cui due protagonisti problema e con un passato condiviso fatto di gioie e molto dolore si ritrovano in fuga dalla legge (iniqua) e cercano di vivere al meglio delle loro possibilità, o magari di cambiare pian piano il loro mondo.
Ad accompagnarci in questo avventura sono il punto di vista di Ireen Devar (il principale), Korrar, Calhar Redna, il dottor Erlan Ardlar, la misteriosa ragazzina a bordo della Ruvak e qualcun altro che qui non vi svelo per non fare spoiler, un puzzle costruito attorno a due aspetti fondamentali: il passato doloroso di Ireen e Korrar e la missione andata male con le sue conseguenze.
Ireen era l’unica persona nella Galassia che Korrar non poteva permettersi di perdere e lui lo stava capendo solo in quel momento.

Ireen è una capitana tutta d’un pezzo, pronta a tutto per la missione e per proteggere coloro che dipendono da lei, anche e soprattutto a mentire quando si trova costretta a farlo per mantenere le apparenze e non minare ancor di più il rapporto con Korrar. Qualcosa che finisce inevitabilmente per fare quando i nemici li mettono alle strette e portano a cadere in una trappola alla quale non sembrano poter sfuggire.
Korrar, dal canto suo, è un personaggio carico di rabbia e dolore, che non riesce impedirsi di provare per Ireen una serie di sentimenti ambivalenti che lo portano a cammina sul filo del rasoio quando si tratta di decidere se continuare a restare con lei oppure separare per sempre le loro strade perché arrivati a un punto di non ritorno in tutte le bugie che si sono raccontati, da entrambe le parti. È un umano, altra specie particolare e schiava all'interno dell'universo di questa serie oltre a quella di Ireen (e di una serie di altri personaggi centrali all'interno della narrazione), ma è molto particolare e quindi facilmente riconoscibile come uno schiavo in fuga più famoso del loro mondo insieme alla bashara ed è il personaggio al quale mi sono affezionata di più, seguito subito dopo da Ireen e dalla ragazzina che ritrovano all'interno della Ruvak per caso.
Menzione a parte va fatta per i “cattivi” del libro, Calhar Redna e Nardim Shen, dei total black che non sono poi tali e che nascondono numerose sfaccettature tutte da scoprire, centrali per capire le motivazioni dei loro gesti, di ciò che li muove e che li porta a essere delle vere e proprie spine nel fianco di Ireen e Korrar.
«Mi tocca seguirti ovunque, Devar. Anche all’inferno.»
Un aspetto invece importante è il mondo di Cherry Fox, la sua complessità e l'articolazione a livello di specie presentate, di materiali e classi sociali o organizzazioni presenti al suo interno, nel quale si muovono i suoi personaggi principali e secondari, tutti collegati dal sistema suddiviso tra padroni e schiavi, e che alcuni tra loro cercano in ogni modo di sovvertire per creare una realtà più equa e giusta, uno in cui forse si muovono forze e realtà che neppure il Caos Cosmico riesce a controllare.
È stato un vero e proprio viaggio all'interno della nave spaziale Cherry e ai suoi passeggeri, uno nel quale si impara a capire pian piano tutto ciò che costruisce il worldbuilding e lo fa funzionare, ma che lascia anche grandi domande e aspettative in attesa delle risposte e delle rivelazioni all'interno del prossimo volume, e di quelli sicuramente successivi, per un’opera che con Il canto della sirena promette grandi avventure.

Federica
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