[Recensione] “Fourth Wing” di Rebecca Yarros
- fedecaglioni
- 37 minuti fa
- Tempo di lettura: 6 min
Buongiorno!
Questa settimana una recensione, ma una che riguarda una lettura che è stata per me una piacevole scoperta. Si tratta di Fourth Wing di Rebecca Yarros, primo volume di una serie ancora in corso di pubblicazione e che è diventata famosissima negli ultimi anni, pubblicato in Italia da Sperling & Kupfer.

Titolo
Fourth Wing
Titolo originale
Fourth Wing
Autore
Rebecca Yarros
Traduzione
M. Lanfranco
Saga
The Empyrean #1
Editore
Sperling & Kupfer
Pubblicazione
Maggio 2023
Genere
Fantasy, Romance
Formato
Cartaceo (18,90€) ~ Digitale (11,90€)
Pagine
528
Acquisto
Violet Sorrengail già si immaginava a passare i prossimi anni circondata dai suoi amati libri e immersa nel silenzio della biblioteca. Nulla di più lontano da ciò che le sta per accadere.
Quella generalessa di sua madre le ha ordinato di unirsi alle centinaia di candidati disposti a qualunque sacrificio pur di diventare parte dell'élite di Navarra: i cavalieri di draghi. Ma Violet ha solo vent'anni e un corpo ancora poco allenato alla battaglia: la morte per lei potrebbe arrivare in un lampo. I draghi, infatti, non si legano agli umani «fragili», ma li inceneriscono. E la maggior parte degli studenti non si farebbe scrupoli nell'eliminare Violet pur di migliorare le proprie possibilità di successo. Senza contare che tutti gli altri la farebbero fuori volentieri pur di punire la temibile e potente madre, compreso Xaden Riorson, il cavaliere più forte e spietato del Quadrante.
E così Violet ogni sera va a dormire con la sfida di riuscire a vedere l'alba del giorno dopo…

In un mondo in cui esistono creature mitologiche come i draghi e i grifoni, il regno di Navarra è in lotta da secoli con i popoli in ospitali che controllano le seconde creature, mentre le prime aiutano i suoi abitanti a proteggere i confini, legandosi ogni anno agli studenti meritevoli che superano le prove della scuola di Basgiath nel Quadrante dei cavalieri. Violet ha giusto l'età per entrare nella scuola, ma dopo essersi preparata per una vita a entrare nell'ordine degli scribi, sua madre, il generale capo della scuola, la obbliga a superare la prova di iniziazione per entrare nei ranghi dei cavalieri, anche a costo di portarla alla morte pre pura.inadatta dal punto di vista fisico, ma dalla volontà di ferro e dalla mente acuta, Violet si ritrova nel settore più spietato della scuola, sotto la guida del capo d’ala che più di ogni altro vorrebbe vederla morta: Xaden Riorson, figlio del ribelle che sei anni prima ha cercato di distruggere la loro nazione e a ucciso il fratello di Violet.
Messa sin da subito di fronte alla possibilità che Xaden cerchi di ucciderla in ogni modo possibile, sempre che sopravviva al percorso a picco sul vuoto che conduce nel Quadrante, a Violet non resta che una scelta possibile: dimostrarsi più sveglia e intelligente di tutti per sopravvivere e diplomarsi cavaliere.
Ma io non scapperò. Non sarei qui se avessi mollato ogni volta che qualcosa mi sembrava impossibile. Non morirò oggi. Me lo ripeto nella testa proprio come prima e durante la prova del Parapetto.
Tra attacchi a sorpresa dei suoi stessi compagni d’anno, istruiti al dovere liberare la propria ala dal suo membro più debole, Violet capisce ben presto che il mondo crudo e difficile del Quadrante dei cavalieri è un luogo inospitale in cui non esistono amicizie, soltanto alleati e nemici dei quali guardarsi. Poco importa che nella sua squadra stringa dei legami nuovi e capaci di mettere in ombra quelli che credeva eterni, come con il suo ritrovato migliore amico Dain, di un anno avanti a lei e intenzionato a farla fuggire da lì in ogni occasione possibile.
Ma Violet inizia a capire che non c'è modo di andarsene, che l'unica possibilità è crescere e diventare la guerriera che nessuno crede possa essere, ma che, sorprendentemente, soltanto Xaden la sprona a trovare dentro di sé per non essere più un peso per se stessa e per l’ala di cui lui è a capo. Cosa significa il suo aiuto? È una strategia per poterla controllare e uccidere a suo piacimento, oppure si nasconde qualcosa di diverso dietro la sua strana freddezza?
Tuttavia, la scoperta di cosa può esserci nel legame e nei continui scontri con il suo capo d’ala diventa di vitale importanza nel momento in cui entrano in gioco i draghi e la possibilità di diventare davvero cavaliere. Perché, volente o nolente, Violet si ritrova legata per la vita al suo peggior nemico a causa di Tairn, il potente drago entrato a far parte della sua vita. Ma possedere un legame non basta a farla sopravvivere, deve guardarsi dai suoi compagni di corso e dai sentimenti che inizia a provare per Xaden. Riuscirà quindi a terminare l'anno e a sopravvivere? Quali segreti nasconde il figlio di un traditore che sembra l'unico intenzionato a sostenerlo?

Devo dire di aver iniziato Fourth Wing con un certo scetticismo dovuto a tutto il clamore e alla sua onnipresente comparsa sui social negli ultimi tempi. Mi sembrava la classica storia romance con tinte fantasy in cui il mondo passava un po' in secondo piano rispetto alla parte sentimentale. Ebbene, nonostante sia una lettura decisamente smut e spicy, sono stata ben più che felice di scoprire che, invece, il worldbuilding è ben curato e solido, oltre a occupare una parte importante della narrazione.
«So esattamente chi e cosa sei, Violet Sorrengail.»
Unica voce narrante della storia, fatta eccezione per un capitolo, e Violet Sorrengail, questa ragazza fragile nel fisico che, di fronte a prove e a chi la sprona a diventare migliore, dimostra di non volersi piegare di fronte alle apparenze e alle convinzioni altrui, emergendo come una protagonista decisa, dal carattere forte che non si lascia mettere i piedi in testa. Soprattutto, è una protagonista scaltra, che di fronte all'inevitabile attrazione per il personaggio maschile di turno, non si perde in brodi di giuggiole melensi, ma li affronta con un certo pragmatismo e un sarcasmo con il quale rivela tutte le classiche scuse maschiliste di fronte ai sentimenti e a loro essere espressi in modo diretto, abbattendo un po' i cliché di quelle che sono le protagoniste nei romance, un po' troppo accondiscendenti e subalterne all'aspetto emotivo nei confronti del lui di turno. Che, per quanto sia un concentrato di figaggine e carattere da duro, dimostra di essere il più emotivo e plateale dei due.
Benché infatti Xaden mantenga la facciata stoica e il suo atteggiamento da classico macho (alla “donna, non possiamo stare insieme, lo sai”) i suoi comportamenti tradiscono una profondità d'animo e una galanteria non indifferente, che fanno sicuramente presagire l'aspetto romantico più dalla sua parte che da quella di Violet da un certo punto in avanti, uno che per Xaden arriva anche abbastanza presto.
Interessante e vedere come la sua figura sia contrapposta a quella del migliore amico e cotta infantile di Violet, Dain, il quale, con la scusa del volerla tenere al sicuro, finisce per non comprendere davvero la forza di Violet, risultando il personaggio che ho amato meno in tutto il libro (ancor meno di quello che è il bullo del primo anno), consapevole che ci fosse dietro l'angolo un problema di qualche tipo legato alla sua figura. Nessuno spoiler, almeno da questo punto di vista, ma è un personaggio che, invece di farsi amare per il suo presunto rapporto stretto con Violet, finisce per rappresentare una vera e propria palla al piede.
«Sono tuo da più tempo di quanto tu possa immaginare.»
Come vi dicevo, la parte più spicy e smut è presente, non per tutto il libro, ma dopo quasi tre quarti, anche se in generale c'è una maggiore libertà da questo punto di vista, in quanto i cavalieri sono incentivati a essere più attivi, perché hanno un tasso di sopravvivenza minore rispetto a quello degli scribi e dei guaritori. Tuttavia, mancando la parte esplicita, quello che emerge e che interessante è il mondo all'interno del quale è ambientata la storia, con le sue regole, le leggende e i possibili sviluppi che mettono in crisi tutto ciò che conosce Violet e che sembra regolare il suo mondo.
È una storia che riesce a conquistare nei momenti di narrazione degli eventi, che rende la lettura piacevole, almeno a me personalmente, con battute sarcastiche e ironiche dovute tanto a Violet quanto al suo drago Tairn e alle continue frecciatine che lei e Xaden si lanciano a vicenda stuzzicare la reciproca antipatia, o quella che sembra essere una malcelata attrazione tra due persone che non dovrebbero stare insieme, alle quali le regole della scuola sconsigliano di stare insieme, ma che sembrano mossi da un destino più grande per ritrovarsi l'uno nell'orbita dell'altra anche quando tutto pare andare per il diverso sbagliato e condurli verso una fine prematura.
Una parte che mi è piaciuta molto è sicuramente il finale, con una successione di scene al cardiopalma che portano a rivelazioni difficili da prevedere, salvo una bomba finale che, per quanto mi riguarda, ho sospettato fosse così per un bel po' di tempo. Ciò nonostante, malgrado la mancata sorpresa, è comunque una conclusione con cliffhanger che porta a voler leggere subito il secondo volume.

Federica