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  • Immagine del redattorefedecaglioni

[Recensione] “Dark” di V. E. Schwab

Ciao a tutti e buon inizio settimana!

È anche il primo giorno di marzo, e riprendiamo l’attività del blog continuando con le recensioni dedicati ai fantasy e soprattutto con l’ultimo volume della serie di V.E. Schwab ambientata in quattro Londra distinte da colori diversi!


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Come si uccide un dio? Questa è la domanda che tormenta Lila e Kell mentre l’oscurità minaccia la loro casa. Londra Bianca, Londra Rossa, Londra Grigia e Londra Nera sono realtà alternative che rispondono a leggi magiche diverse. Solo gli Antari, esseri umani dotati di poteri particolari, possono viaggiare tra questi universi paralleli. I quattro regni sono vissuti in pace per anni, grazie alla magia che ha sigillato le forze del male impedendo loro di riversarsi sui regni. Almeno fino a ora. Osaron, la più oscura entità di Londra Nera, si è impossessato di Londra Rossa. E desidera essere venerato. Neppure i maghi più forti dell’impero possono competere con lui, così Kell e Lila si lanciano in un’impresa disperata. Insieme al pirata Alucard Emery e al redento Antari Holland intraprendono la ricerca di un artefatto magico in grado di sconfiggere Osaron definitivamente e impedire l’avanzata delle ombre in tutto l’impero.

Holland è caduto, Osaron ha vinto il suo corpo perché Kell lo ha rifiutato e adesso Londra Bianca non gli basta più. Vuole di più, ancora di più e mentre Lila si lancia tra i mondi per salvare l’Antari, quell’antico demone che si crede un re e un dio decide di prendersi anche un’altra Londra, quella Rossa, nel mondo di Kell, Rhy, Lila e Alucard. Londra Rossa è un mondo pieno di magia, di vita, di persone da assoggettare e che devono inchinarsi alla sua potenza. Ma a Londra Rossa si sono appena svolti gli Essen Tasch, i Giochi degli Elementi, e la città pullula dei più grandi maghi dei tre imperi conosciuti. Ognuno di loro è pronto a sfidare questo nemico insaziabile, ma nessuno di loro è davvero in grado di sconfiggerlo. Solo Kell, Lila, Rhy e Alucard Emery possono sperare di ottenere un risultato, ma solo se pronti a tutto pur di salvare la loro città.

«Te l’avevo detto che avrebbe funz…». Kell la bloccò, prendendole il viso con le mani macchiate di sangue e baciandola, profondamente e disperatamente. Un bacio mescolato a sangue e panico, dolore e paura, e sollievo. Non le chiese come aveva fatto a trovarlo. Non la rimproverò per averlo fatto, disse solo: «Tu sei pazza». Lei riuscì a fare un piccolo sorriso esausto. «Prego, quando vuoi».

E mentre Osaron conquista la città e i suoi abitanti sotto forma di una nebbia implacabile e malvagia, bruciando chiunque vi si opponga e trasformando gli altri in burattini da cui attingere forza, i sovrani Maresh, la loro corte e i loro due figli mettono insieme i pezzi di ciò che scoprono su Osaron per sconfiggerlo, trovandosi forse davanti a una minaccia troppo grande e troppo forte da poter affrontare con la speranza di sopravvivere.

Era una causa persa, e se lui non riusciva a vederlo… ma certo che ci riusciva. Lo vedeva nei suoi occhi, nella mascella serrata, nelle linee del suo viso, che lo sapeva anche lui. Lo sapeva, e non poteva lasciare che accadesse. Non poteva arrendersi. Non poteva ritirarsi.

Dopo un secondo volume che mi ha lasciata perplessa per buona parte della lettura, e che solo il finale è riuscito a lasciarmi di stucco, con Dark è impossibile staccare gli occhi dalle pagine. La successione di eventi è incalzante, gli scontri e le emozioni fanno immergere in un universo fatto di oscurità ma dove i protagonisti trasmettono tutta la loro forza, dove non negano la debolezza e la fragilità, tuttavia le utilizzano per mostrare tutta la loro profondità caratteriale e d’animo, in un percorso di crescita doloroso eppure inevitabile. La narrazione in terza persona si alterna tra diversi punti di vista. Ci sono, ovvio, i quattro giovani protagonisti che già negli altri volumi hanno saputo conquistare il mio cuore, ma a questi si aggiungono anche delle nuove voci narranti. Holland e il suo passato, Maxim ed Emira Maresh con la loro responsabilità e il timore di non aver fatto abbastanza per la famiglia e il loro popolo, Osaron e i suoi deliri e infine gli spezzoni da Londra Bianca e Londra Grigia, che vanno ad ampliare la portata di quella che è, a tutti gli effetti, l’evoluzione all’età adulta e la presa di posizione definitiva di cinque persone diverse tra loro, spezzate e in fuga da qualcosa ma che trovano in Osaron e in Londra Rossa la propria ragione per lottare.

«Amore e perdita», disse, «sono come una nave e il mare. Crescono insieme. Più amiamo, più abbiamo da perdere. Ma l’unico modo per evitare la perdita è evitare l’amore. E che mondo triste sarebbe».

Lo stile di Victoria Schwab è una conferma e qui lacrime, passione e gioia si sono mescolati dall’inizio alla fine, toccando corde speciali che rendono questa autrice, la serie e i suoi personaggi davvero incredibili e indimenticabili. Kell e Lila sono i migliori, la coppia che mi ha conquistata e che spero di poter incontrare di nuovo perché i misteri su di loro non sono del tutto risolti, ma anche Rhy e Alucard non sono da meno, una vera soetpresa dello scorso volume e che qui si consolida in qualcosa di sorprendente. Insomma, chiudere la trilogia di Shades of Magic così è chiudere con il botto, letteralmente, ma a differenza di tante storie, il senso di perdita per aver finito quest’avventura è mitigato da una parola spettacolare. Anoshe, a presto, ciò che c’è di più vicino al concetto di addio nella lingua popolare di Londra Rossa, e Dark lo è sul serio. È questo che ci dice, salutandoci ma lasciando una porta aperta. Perché, forse, nessuno storia viene mai abbandonata davvero.

E proprio perché me ne sono innamorata, sono andata a cercare qualche info su possibili sequel… Be’, è in arrivo una nuova trilogia ambientata nello stesso universo, dove torneranno questi meravigliosi personaggi ❤︎

Ma voi conoscete questa autrice e i suoi libri?

Federica 💋

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