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  • Immagine del redattorefedecaglioni

Potrebbe piovere #19 : La corrispondenza

Buon Lunedì! Una nuova settimana ha finalmente inizio! I sette giorni delle Lettere iniziano come al solito con Potrebbe piovere e il film di oggi è frutto del lavoro di un grande regista italiano.


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Info


Titolo La corrispondenza Titolo originale The Correspondence Regia Giuseppe Tornatore Anno 2016 Genere Romantico, drammatico Lingua Inglese Paese di produzione Italia Soggetto Giuseppe Tornatore Sceneggiatura Giuseppe Tornatore

Trama

Una giovane studentessa universitaria impiega il tempo libero facendo la controfigura per la televisione e il cinema. La sua specialità sono le scene d’azione, le acrobazie cariche di suspence, le situazioni di pericolo che nelle storie di finzione si concludono fatalmente con la morte del suo doppio. Le piace riaprire gli occhi dopo ogni morte. La rende invincibile, o forse l’aiuta a esorcizzare un antico senso di colpa. Ma un giorno il professore di astrofisica di cui è profondamente innamorata sembra svanire nel nulla. È fuggito? Per quale ragione? E perché lui continua a inviarle messaggi in ogni istante della giornata?

Cast

  1. Jeremy Irons è Ed Phoerum

  2. Olga Kurylenko è Amy Ryan

  3. Simon Johns è Jason

  4. James Warren è Rick

  5. Shauna MacDonald è Victoria

  6. Oscar Sanders è Nicholas

  7. Paolo Calabresi è Ottavio

  8. Rod Glenn è Grip

Trailer

Parere

Come certo vi aspetterete da me dopo aver letto la trama, ve lo confermo subito: al cinema ho pianto guardando questo film, molto (ma non tanto liberamente quanto avrei voluto). Dopo questa precisazione d’obbligo, passiamo alla vera parte importante, cioè il parere sul film. Nel tempo avete avuto modo di capire che, quando scrivo questa parte, non ho molte pretese di essere un occhio critico rigoroso, non ho competenze sufficientemente ampie per farlo, ma le mie sono più considerazioni a pelle di ciò che un film è riuscito a trasmettermi. Ve lo ripeto perché il regista è Tornatore e io, da piccola amante di cinema quale sono, non sono minimamente in grado di fare le pulci a un regista del suo livello. Di norma ci proverei, ma con Tornatore non mi conviene. Detto questo… La corrispondenza è un film tanto bello quanto nostalgico e triste, in cui la scomparsa della persona amata apre un vuoto impossibile da colmare e che trascina sempre di più lo spettatore nello stress emotivo di

Amy, la protagonista. Nonostante la sorte di Ed sia nota sin dall’inizio la sua continua presenza nei messaggi che vengono recapitati lascia il dubbio che, da un momento all’altro, egli possa ripresentarsi e mettere fine a una insostenibile sensazione di essere sospesi a metà tra due condizioni, tra la vita e la morte. Tutto nella pellicola richiama questa sospensione, comprese la carriera universitaria e lavorativa di Amy. Da studentessa di astrofisica e stuntwoman, Amy vive costantemente a cavallo di queste due situazioni da molto prima che la vera corrispondenza abbia inizio. Questa precarietà però raggiunge inaspettatamente anche il piano sentimentale, segnando il punto di rottura non solo nella vita di Amy, ma anche in quella di chi non c’è più.

Ed è la figura del fantasma ai tempi del cinema e della tecnologia 2.0, un’immagine e un’entità intrappolata nello schermo dal quale non riesce e soprattutto non vuole uscire, in una caparbia opposizione a quella che è l’inevitabile conseguenza del nostro essere umani: prima o poi dovremo andarcene. La corrispondenza è un buon modo di vedere come la tecnologia stia condizionando le nostre vite di tutti i giorni anche in relazione a chi se n’è andato. Da un lato, infatti, dimostra di saperci regalare l’illusione di una presenza reale, ma dall’altro i suoi limiti tecnici e di programmazione ne rivelano la completa artificiosità, la menzogna che nasconde una verità difficile da accettare. Qui si inserisce la sola considerazione negativa che mi ha suscitato il film (tra una lacrima e l’altra): perché creare un sistema di corrispondenza simile invece di passare del tempo con chi si ama? Il desiderio egoistico di continuare a far parte della vita di una persona ha condizionato ciò che veramente conta e cioè passare del tempo insieme, per quanto poco esso sia, e trarne il meglio. Meravigliosa la recitazione dei due protagonisti principali, Olga Kurylenko e Jeremy Irons, che si completano a vicenda in questa continua alternanza tra presenza e assenza, in un dialogo costante in cui la comunicazione però funziona solo in un senso. Altrettanto belle le musiche, ma essendo scritte da Ennio Morricone non poteva essere altrimenti.

Voto


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Come film è abbastanza recente, perciò se lo avete visto al cinema ditemi come vi è sembrato 😀 A presto 💋

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