Ciao a tutti!
Ultimamente sto recuperando un po’ di film che non sono riuscita a vedere al cinema! Oggi vi porto a rapinare un museo 😉
Titolo
Ocean’s 8
Regia
Gary Ross
Anno
2018
Genere
Thriller, giallo, azione, commedia
Lingua
Inglese
Paese di produzione
Stati Uniti d’America
Soggetto
George Clayton Johnson e Jack Golden Russell (personaggi), Gary Ross (storia)
Sceneggiatura
Gary Ross, Olivia Milch
Cast
Sandra Bullock, Cate Blanchett, Anne Hathaway, Mindy Kaling, Sarah Paulson, Awkwafina, Rihanna, Helena Bonham Carter, Dakota Fanning, Richard Armitage, James Corden, Nathanya Alexander, Elliott Gould
Debbie Ocean, sorella del defunto Danny (George Clooney nella famosa trilogia Ocean’s 11, 12 e 13), esce di prigione dopo cinque anni, e una condanna per truffa, e la primissima cosa che fa è rapinare vari negozi, truffare un albergo per passare la notte, nonché mettere in moto una rapina super articolata con la sua amica e socia Lou, insieme a un gruppo di donne esperte nella truffa e disposte a correre tutti i rischi necessari se in ballo ci sono milioni di dollari.
Perciò, se l’obiettivo è la più preziosa collana di Cartier, un gioiello fatto di diamanti che nessuno ha più visto negli ultimi cinquant’anni perché non ha mai lasciato il caveau del suo proprietario, ecco che Debbie mette in scena un piano infallibile, studiato fin nel minimo dettaglio negli ultimi cinque anni, la rapina perfetta per chiudere il cerchio con il passato e con la nomea della famiglia Ocean (non solo il fratello, ma anche il ladro era noto per le truffe e i furti).
Ocean’s 8 è sia un sequel che uno spin-off della serie precedente, interpretata da Clooney, Pitt e da una lista di attori famosissimi, ma proprio come nei tre film precedenti, lo schema narrativo della storia non cambia, esattamente come non cambiano i ruoli all’interno della squadra messa insieme da Sandra Bullock. Ocean è il capo dell’operazione, poi segue un socio biondo, un ricettatore, un esperto di gioielli, un hacker e un borseggiatore dalla mano lesta. Unica differenza dalla trilogia precedente è che, stavolta, sono tutte donne e contano tra loro anche una stilista al verde.
Niente di nuovo, insomma, e nemmeno nuovo è lo sviluppo della storia, con i grandi proclami promessi e fatti per ogni elemento – dal “colpo del secolo” al “miglior sistema di sicurezza” – che vengono puntualmente smentiti o che non vengono poi realizzati. Sono tutti titoloni e super descrizioni che si concludono in un nulla di fatto, come il vero colpo messo a segno, relegato e ridotto a una spiegazione di due minuti, invece che ad argomento centrale del film, come a dire che ciò che ci è stato mostrato era soltanto un diversivo. Per non parlare, poi, dei vari stereotipi legati alle donne che vengono sì usati per portare a buon fine il colpo, ma che, con un cast composto da Cate Blanchett, Anne Hathaway e Helena Bonham-Carter (solo per citarne tre), avrebbero potuto rappresentare il punto di svolta del film, se solo avessero fatto un mezzo passa in avanti, il piccolo sforzo in più necessario a trasformare lo stereotipo in una critica di tale cliché e il plauso del suo opposto.
Un gran cast, ma alla fine niente di che… Voi che ne dite?
A domani Federica 💋
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