Buongiorno 😊
Visto che tempo fa vi ho parlato del libro (e del terrore puro che mi ha scatenato), mi è sembrato giusto continuare la mia avventura con Stephen King e il suo clown andando al cinema e scoprendo la trasposizione di It!
Titolo
IT
Regia
Andrés Muschietti
Anno
2017
Genere
Horror
Lingua
Inglese
Paese di produzione
Stati Uniti d’America
Soggetto
Stephen King (romanzo)
Sceneggiatura
Chase Palmer, Cary Fukunaga, Gary Dauberman
Cast
Jaeden Lieberher, Bill Skarsgård, Wyatt Oleff, Jeremy Ray, Sophia Lillis, Finn Wolfhard, Jack Dylan Grazer, Chosen Jacobs, Jackson Robert Scott, Nicholas Hamilton, Owen Teague, Logan Thompson
Partendo dal presupposto che, con il libro, questo film a poco a che vedere, ho trovato IT più una delusione che una paurosa trasposizione del best-seller di Stephen King. Capisco le esigenze di adattare ai canonici 90/120 minuti un librone di oltre 800 pagine e ho apprezzato la scelta di dividerlo in due capitoli, ma tutto il resto mi è sembrato una trovata commerciale di cattivo gusto. It (romanzo) è stato spogliato di tutti i simboli e i significati che King ha affidato ai suoi personaggi ed è stato trasformato in un commercialissimo film horror, in cui nemmeno una delle scene è riuscita a spaventarmi o sorprendermi, non tanto quanto lo hanno fatto quelle sulla carta. Sapete bene che io e gli horror non andiamo particolarmente d’accordo, perché mi impressiono e spavento facilmente. Ebbene, IT (film) è stato una deludente passeggiata di salute, in cui le note tese della musica di sottofondo, messa per accompagnare ed enfatizzare gli attacchi di Pennywise il clown, in realtà non fa che avvisare in anticipo della sua presenza, annullando così ogni effetto sorpresa che avrebbe dovuto spaventare a morte. Se so che sta per accadere qualcosa di “brutto”, quando questo arriva non sarà poi così pauroso, proprio perché me lo aspettavo. È un sovraccarico di aspettativa che distrugge tutto lo spavento generato da un evento improvviso e inaspettato, e che mi ha fatto passare la visione del film ad aspettarmi l’arrivo di Pennywise e quindi a non temerlo. Un’altra cosa che ho avuto il tempo di fare (proprio perché non c’era il coinvolgimento dato dalla paura) è stata fare l’elenco delle differenze con il romanzo, trovando quest’ultimo decisamente più spaventoso e con una costruzione dei personaggi migliore, più articolata. Nel film, infatti, il club dei perdenti (composto da Bill, Stan, Ben, Richie, Beverly, Mike e Eddie) non è che una versione da dodicenni di una compagine unita per miracolo e non così inseparabile, armata come gli adulti (in un chiaro spirito americano) di pistola (sparachiodi ma pur sempre una pistola), mazze, catene e ogni altra possibile arma capace di fare fisicamente fuori Pennywise… Niente a che vedere con il gruppo di preadolescenti presi nella lotta tra l’infanzia e l’età adulta. L’unico aspetto che voglio salvare del film è l’idea che, se non avessi letto prima il libro, sarebbe potuto essere un buon film horror abbastanza buono, non eccessivamente terrorizzante, ma almeno un po’ pauroso, grazie soprattutto alla versione di Pennywise creata da Bill Skarsgård.
So che questo film non è per tutti e ammetto di essere andata a vederlo solo perché ho letto di recente il libro e già sapevo cosa aspettarmi 😆 Ma voi lo avete visto? Avete preso parte alla frenesia per il ritorno di Pennywise, magari rileggendo proprio il libro? Ditemi, sono curiosa!
A presto 🤡 🎈
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