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Alla ricerca di Jane

Buongiorno a tutti!

Nella giornata di Guy Fawkes, io vi vado a raccontare di un film che, purtroppo, non è bello tanto quanto il libro da cui è tratto, un libro di cui vi ho parlato solo settimana scorsa: Tutta colpa di Mr Darcy!


Titolo Alla ricerca di Jane Titolo originale Austenland Regia Jerusha Hess Anno 2013 Genere Commedia, romantica Lingua Inglese Paese di produzione Stati Uniti d’America, Gran Bretagna Soggetto Shannon Hale (romanzo) Sceneggiatura Shannon Hale, Jerusha Hess Cast Keri Russell, JJ Feild, Bret McKenzie, Jennifer Coolidge, Georgia King, James Callis, Jane Seymour, Ricky Whittle


Jane ha trent’anni, un amore sconfinato per i romanzi di Jane Austen e soprattutto per Mr Darcy nella persona di Colin Firth, del quale ha anche un cartonato di dimensioni reali. Jane è così persa nel mondo della Austen che, stanca delle insoddisfacenti relazioni con gli uomini reali, decide di spendere tutti i propri risparmi e partire per l’Inghilterra, per Austenland, la villa dove donne come lei possono finalmente coronare il loro sogno d’amore.

La trama si svolge esattamente come il libro da cui è tratto. Giunta nella “terra promessa” di ogni Janeites, l’immersione nell’epoca regency lascia un po’ a desiderare, tanto che Jane si ritrova a bramare e cercare l’attenzione di Martin, attore che interpreta il giardiniere della villa e che offre a Jane lo scampolo di modernità che incredibilmente le manca da quando è arrivata in Inghilterra. E a nulla valgono le presenze di Mr Nobley e del colonnello Andrews, pagati per dare alle ospiti l’avventura romantica che tanto desiderano. Come vi dicevo, la trama (per fortuna) segue quella del libro, forse perché la scrittrice ha lavorato alla sceneggiatura, però a differenza del romanzo la resa dell’epoca di Jane Austen subisce un’incredibile caduta nello squallore più totale. È vero che Austenland è un covo per zitelle che sognano attenzioni da parte degli uomini, ma nemmeno lo immaginavo come un’accozzaglia di costumi posticci, di atteggiamenti adatti più a un Harmony che a una commedia romantica e di battute scontate quanto davvero fuori da ogni logica nel mondo di Jane Austen, tanto in quello reinterpretato da Shannon Hale.

È il tripudio dello squallore e del trash americano, che nulla ha a che vedere con l’immaginario formale e raffinato inglese e che raggiunge il punto più basso, il peggio del peggio, sul finale, dove Austenland viene trasformato in un parco a tema da una delle ospiti, dove tutto è una fiera allucinante e priva di logica. L’unico aspetto che mi sento di salvare, perché è un cambiamento che ho apprezzato rispetto al libro, è il personaggio di Mr Henry Nobley. Qui si chiama davvero così, non è un attore, ma una persona reale che si è trovata nella villa per una sfortunata coincidenza e che trova in Jane tutto ciò che sta cercando in una donna. La distinzione tra realtà e finzione qui è ancora meno marcata che nel libro, rappresentando appieno il messaggio del libro: si può trovare il proprio uomo dei sogni anche nella realtà.

E come spesso accade, le trasposizioni non reggono il confronto con il libro da cui sono tratti… Un altro caso che mi ha dato la stessa sensazione è tra i libri e i film di Harry Potter, per quanto tutti e due i prodotti mi siano piaciuti tantissimo! È capitato anche a voi?

Federica 💋

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