Ciao 😊 buon Venerdì, lettori e lettrici!
Oggi come anticipazione del weekend vi propongo la recensione di un fantasy/distopico tutto italiano interessante e che promette bene con il suo seguito!
Titolo Strider – La grande foresta Autore Andrea Grassi Illustrazioni Ivan Calcaterra Editore Amazon Self Publishing Anno 2013 Genere Fantasy Formato Cartaceo ~ Ebook Pagine 340 Prezzo 8,22€ (cartaceo) ~ 0,99€ (ebook) Link acquisto Amazon
Un tempo vi fu una guerra terribile, un conflitto tra gli uomini… e qualcos’altro. La Storia è un susseguirsi d’invasioni e soprusi, ma nessuno era preparato ad affrontare ciò che uscì dalla nebbia che un giorno avvolse il Nord. Da quel momento qualcosa cambiò per sempre, nel mondo e nelle persone. Ma, per due ragazzini di quello che potrebbe essere l’ultimo villaggio ancora esistente, la Nebbia Nera ed i guerrieri conosciuti come Strider sono solo vecchie storie… Fino a quando un orfano senza alcuna memoria del proprio passato sconvolge le loro vite, perché la Progenie non è solo un ricordo e la guerra… forse non è mai davvero finita.
In quello che ricorda a tutti gli effetti un futuro post apocalittico si sviluppa la storia dei tre tredicenni protagonisti, Ian, Elana e Nora, presi dal desiderio di scoprire il mondo che li circonda, di crescere e di dimostrarsi all’altezza dei pericoli da affrontare nella vita di tutti i giorni. Tre adolescenti come tanti, se non fosse che il loro mondo è abitato da creature impensabili e mostruose, retaggio di una guerra che quattordici anni prima ha scatenato il caos e la devastazione, e da individui dalla forza sovrumana addestrati per sconfiggerli.
Gli Strider, questo il loro nome, sono guardati come degli eroi da chi è cresciuto nel culto della loro figura, ma anche temuti per via delle loro abilità fuori dal comune e i tre ragazzi di Cori, il piccolo villaggio sperduto nella Grande Foresta, si trovano ben presto coinvolti nel ritorno di una minaccia che è più grande di loro e che vede nell’intervento di questi straordinari soldati il solo modo per uscirne vivi.
Strider – La Grande Foresta è il primo volume della saga di Andrea Grassi ed è una grande introduzione all’universo che ha creato, nonché alle avventure che di certo aspettano Ian, Nora ed Elana nel libro successivo. Serve a mettere a fuoco tutti i dettagli che poi verranno di certo svelati più avanti e a introdurre i personaggi e i diversi rapporti che li legano.
È una storia coinvolgente e accattivante, anche se manca di un vero e proprio collegamento tra il prologo iniziale e le vicende dei tre amici protagonisti dell’intero romanzo. Si percepisce un legame e gli indizi lasciati di tanto in tanto avvalorano l’ipotesi che per Nora, Ian e Elena ci sia un collegamento con i due Strider (e con il loro scontro) che fanno da apripista al volume, ma non sono abbastanza marcati da mettere in moto l’ansia che spinge a divorare le pagine per scoprire cosa accadrà ai tre amici. Ovvio, non tutti i libri svelano gli intrighi e i dettagli fondamentali nelle prime pagine, però credo che, con una dose di colpi di scena in più e qualche velato accenno aggiuntivo a proposito del legame di cui vi dicevo qui sopra, questo romanzo sarebbe potuto esplodere come una bomba.
Strider – La grande foresta ha tutti gli elementi per diventare una di quelle storie che lasciano il segno nei lettori – l’amicizia e la rivalità tra ragazzi, delle figure femminili forti e capaci al pari di quelle maschili, l’idea dell’avventura e della minaccia da sconfiggere come un percorso di crescita e formazione, gli intrighi e i misteri di un passato sconosciuto, la varietà di esseri e gruppi da far invidia a altri universi fantastici – ed è un peccato che restino un po’ sottotono. Scatenano la curiosità di chi legge e di certo invitano a scoprire come proseguirà la storia, però il ritmo della narrazione andrebbe velocizzato e reso un po’ più incalzante per sfruttare appieno il potenziale che possiede.
Un occhio di riguardo va alle illustrazioni, un accompagnamento alla lettura che ne diventa parte integrante quando si tratta di mettere in evidenza certi eventi della trama o alcune caratteristiche dei personaggi. Le ho trovate davvero molto belle e, soprattutto, utili, funzionali a far entrare in contatto la storia e i suoi protagonisti con il lettore, benché alcune di esse non siano messe esattamente in corrispondenza di ciò che rappresentano e si debba fare un piccolo lavoro di avanti/indietro tra le pagine. In conclusione, è un romanzo interessante e particolare, che ha tutte le carte in regola per essere una di quelle storie che ti restano nel cuore. Vanno solo sfruttate al meglio! Un piccolo consiglio prettamente grammaticale: attenzione all’accento. “É” invece di “È” non pregiudica la lettura né l’apprezzamento o meno della storia, ma vista la frequenza con cui appare non può essere giustificato come un semplice refuso e è poco piacevole da vedere.
Ovviamente sono curiosa di sapere come continuerà l’avventura di Nora, Ian e Elana in Strider – I marchiati di Minharan! È sempre bello sostenere il made in Italy, specie se promette bene, perciò stay tuned e tra un po’ vi parlerò di nuovo di questa storia 😉
Ci risentiamo presto Federica 💋
Comments