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  • Immagine del redattorefedecaglioni

[Segnalazione] “L’acrobata” di Aharan Lee

Buongiorno lettori!

E buon lunedì 😊 la settimana inizia con una segnalazione!


Titolo L’acrobata Autore Aharan Lee Editore Black Robot Publishing Genere Narrativa, racconti brevi Pubblicazione 2020 Formato Cartaceo (26€) Pagine 86 Acquisto Amazon

“Così, condotti dalla malinconica arte, vivranno estraniati dal mondo senza eredi e senza lasciar traccia del loro passaggio se non sul volto di qualche vanitoso attore”.

Davanti a uno spartito, nella sala prove di un conservatorio, Paul lavora senza sosta per comporre il capolavoro della sua vita prima che la malattia lo divori. Seduto sulla panchina di un molo, Joseph osserva malinconicamente il mare mentre si prepara a dire addio alla donna della sua vita. Tra i tavolini di un bar, Pierre porge un mazzetto di gerani alla bella Amélie, sperando che la ragazza accetti di rivederlo il giorno dopo. In un angolo di un teatro, nascosta agli occhi di tutti e rannicchiata sulla sua poltrona preferita, Elisabetta scrive il copione dell’opera teatrale nella quale Marta, attrice di punta della compagnia, potrà rinascere dopo la morte della sorella. Queste sono solo alcune delle trame dei racconti contenuti ne L’acrobata. Storie malinconiche e dal finale dolceamaro, ricavate da alcuni attimi rubati dalle vite di personaggi tanto fittizi quanto reali. Undici vite e undici attimi: undici brevi racconti in grado di trascinare i lettori in un mondo palpabile, tanto vicino da poterlo sfiorare, e, alla fine, lasciarli in bilico sul filo di un sogno sospeso.

L’autrice & L’opera

Aharan Lee, classe 1992, è appassionata di arte e studia a Firenze per diventare restauratrice di libri antichi. Dopo essersi dedicata alla pittura, ha virato verso la scrittura alla ricerca di qualcosa che tempere e pennelli non riuscivano a darle: “La tela non mi bastava più a dipingere questo colorato mondo che mi porto dentro, così ho cominciato a muovere le parole”. L’acrobata è formato di attimi. Ogni racconto è un attimo gentilmente rubato dalla vita di un estraneo, che l’autrice, seduta al tavolino di un bar davanti a una tazzina di caffè sporca e un foglio scarabocchiato, ha tramutato in arte. L’acrobata è una piccola opera d’arte, potrebbe essere paragonato a un quadro o a uno spartito musicale, dove ogni racconto è un colore o una nota. È un testo che va oltre, non racconta solo a parole, ma ogni racconto ha una forza descrittiva tale da ricordare una fotografia. Il lettore si ritrova improvvisamente immerso in un altro mondo, una realtà diversa, sospesa, come un sogno e non può fare a meno di proseguire la lettura, di avventurarsi in questo mondo e godersi il sogno fino alla fine.

A presto Federica 💋

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