Buongiorno e buon martedì!
Venerdì ho chiuso la settimana con il Rediscovery Party dedicato al primo volume, mentre oggi vi propongo la recensione di Refuge di Karin Lynch, il secondo capitolo della trilogia paranormal romance su Sara Grey!
Ringrazio Queen Edizioni per la copia digitale del romanzo.
Titolo
Refuge
Autore
Karen Lynch
Traduzione
V. Battistoni
Saga
Relentless #2
Editore
Queen Edizioni
Pubblicazione
Settembre 2022
Genere
Paranormal romance
Formato
Cartaceo (15,90€) ~ Digitale (3,90€)
Pagine
512
Acquisto
Per tenere al sicuro le persone che ama, Sara si è lasciata alle spalle tutto quello che conosceva. In breve tempo si rende conto che il nuovo mondo nel quale è entrata non ha niente a che vedere con il precedente, e fatica a trovare il suo posto tra i Mohiri. Ma presto diventa evidente che Sara non è la classica guerriera che tutti si aspettano.
Mentre è impegnata a mantenere segreta la sua singolare discendenza, settimana dopo settimana Sara costruisce nuovi rapporti, affronta i suoi istruttori e cerca di gestire i suoi poteri in continuo mutamento. Sullo sfondo si profila incombente l’ombra costante del Maestro, che è disposto a tutto pur di averla.
Sara si ritroverà in un viaggio alla scoperta di sé, che svelerà i suoi punti di forza e risveglierà una parte di lei che non sapeva di avere. Vivrà la gioia di nuove amicizie, la dolcezza e il dolore del primo amore, e una perdita così profonda da rischiare di esserne spezzata. Alla fine di tutto, realizzerà che proprio l’unico posto in cui avrebbe dovuto essere al sicuro potrebbe non essere il rifugio che lei pensava.
Se non avete letto il primo volume, attenzione agli spoiler!
Sara si è lasciata alle spalle la vita a New Hastings per vivere con i Mohiri come lei. Accompagnata dal bel e tenebroso guerriero Nikolas tra coloro che possono proteggerla, si ritrova tuttavia da sola in mezzo a degli estranei quando proprio lui se ne va senza dirle una parola, scomparso chissà dove per portare a termine chissà quale missione.
Tra allenamenti che non portano alcun tipo di risultato e un ambiente che non ha nulla a che vedere con lei, Sara si ritrova in un vero e proprio incubo, all’interno del quale ha una sola certezza: il Maestro vampiro che la sta cercando è disposto a tutto pur di averla e quindi spetta a lei fare tutto ciò che è in suo potere per diventare abbastanza forte da sconfiggerlo. Ciò significa allenare la sua natura di fata e le misteriosi capacità che diventano di giorno in giorno più potenti, e insieme entrare in contatto con il suo Mori.
Cercare compagnia era un’esperienza del tutto nuova per me, ma prima di arrivare in quel posto non mi ero mai sentita davvero sola.
Ma imparare a fidarsi del demone che vive dentro di lei non è per niente facile per Sara, tutto considerato che proprio quel demone è spaventato e tenuto a bada dalla luce fatata che rappresenta l'altra parte della sua anima. Ed solo grazie al ritorno dell’indisponente e fastidioso Nikolas che riesce a trovare un modo di allenarsi che l’aiuti a diventare la guerriera che è destinata a essere, mentre nella fortezza Mohiri, tra legami e amicizie nuove, diventa sempre più chiaro che tra lei e il guerriero leggendario esiste un rapporto ben più profondo di un semplice rapporto tra protetto e difensore, tra allenatore e allieva.
Quasi rinchiusa tra i suoi simili, in questo secondo volume Sara si ritrova a imparare cosa significa vivere in mezzo ad altri come lei e a relazionarsi con persone che non la vedono subito come una minaccia o come un’attrazione particolare, ma che al contrario sono incuriositi dalle sue vicissitudini e soprattutto dal rapporto con quella leggenda che è Nikolas nel mondo Mohiri.
Se in Relentless la protagonista e i suoi amici lottano per restare vivi, in Refuge si assiste a una crescita come individuo e come guerriera parte di una grande famiglia da parte di Sara, una in cui parte alla scoperta dei propri poteri per imparare a usarli e a non fare del male alle persone che, con il passare del tempo, cominciano a diventare sue amiche e che purtroppo risvegliano le sue abilità da fata.
«Perché ti conosco. Sei una delle persone più determinate che io abbia mai conosciuto, e servirebbe molto più di un demone per controllarti.»
Rispetto al primo volume, dove Sara Grey è una ragazza solitaria ed elitaria (pochi amici ben selezionati altrimenti fa fatica a gestirli), ciò che avviene nei due mesi successivi agli eventi di Relentless è che questa giovane e unica protagonista impara ad aprirsi ad un gruppo un po’ più ampio ed eterogeneo di individui, che la spronano in diverso modo ad agire e a comportarsi come una Mohiri non solo per integrarsi, ma anche per portare avanti la propria ricerca su dove è andata a nascondersi la madre e su come può portarla allo scoperto per mettere fine all'inseguimento del Maestro vampiro.
Il background attorno al quale ruota la sua storia viene arricchito da tanti altri piccoli pezzi che lo rendono una perla fantastica da scoprire, una dove creature diverse e situazioni incredibili si susseguono l'una dopo l'altra per dare a Sara il modo di scoprire quanto può essere profondo e diversificato il raggio d'azione delle sue capacità soprannaturali, siano essi legati alla sua natura fatata o demoniaca.
Se in Relentless ha vinto l’azione continua, in Refuge si assiste più a una scoperta emotiva e sentimentale che conferma qualche sospetto nato durante la caccia al vampiro Eli e che apre tutto un nuovo vantaggio di possibilità.
Avevo trattato folletti e bazerat con più compassione e più gentilezza di quanto avessi fatto con il demone che viveva dentro di me.
Tuttavia non mancano certo i momenti al cardio palma e ce ne sono davvero diversi. Tra vampiri, creature che sembrano pronte a staccarle la testa a unghiate, Sara si rende conto – e noi con lei – che anche tra i suoi simili si annida del marcio e chi potrebbe pagarne le conseguenze sono sempre le persone che ama. È davvero una lettura che lascia con il fiato sospeso e il cuore in subbuglio, specie quando arrivano certe consuetudini Mohiri a ribaltare le carte in tavola tra Sara e il bel guerriero Nikolas, mettendo a soqquadro qualcosa che forse ci si aspettava, ma non fino a questo punto.
Per fortuna che, a dar tregua al cuore provato dei lettori, c’è tutta una serie di personaggi secondari che conquista la scena e rende indimenticabile il soggiorno di Sara nella fortezza Mohiri, in modi che però non sono spesso tranquilli o pacifici. Oltre ai classici Roland e Peter, insieme allo zio Nate, la cerchia di amicizia di Sara si allarga a Jordan, Olivia, Tarrence, Mark e tanti altri giovani che come lei si addestrano per diventare guerrieri e che, insieme ai familiari ritrovati proprio tra i Mohiri, rendono speciale un luogo che sembra non appartenerle.
Riprendendo la narrazione in prima persona, Refuge è un volume dove Sara, dopo aver scoperto tutte le sue origini, impara ad affrontarle e a utilizzarne i poteri per diventare la migliore versione di sé, per essere colei che si aspettano di vedere e che sa proteggere non solo sé stessa ma anche coloro che hanno bisogno di lei. Insomma una protagonista di tutto rispetto, che ci mette in crisi in un finale a sorpresa di tutto rispetto.
Aaaah voglio il terzo volume, tipo adesso! Non posso aspettare, non dopo il super finale che mi ha riservato questo libro. Ditemi che lo leggerete, per favore, perché merita davvero.
Federica 💋
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