Buongiorno!
A chiudere questa settimana arriva la recensione del secondo volume della saga distopica di Greta Cipriano!
Grazie alla CE per la copia e-Arc!
Titolo Warrior Autore Greta Cipriano Saga The Defector Saga #2 Editore Genesis Publishing Pubblicazione Ottobre 2019 Genere Distopico, epico Formato Cartaceo (11,60€) ~ Digitale (3,99€) Pagine 272 Acquisto Amazon ~ Kobo ~ YouCanPrint
Non puoi sfuggire al tuo destino. Questo Alya Lovelace l’ha capito molto presto. Quando ha visto crollare suo fratello a causa del morso di un Ulf non ha esitato un solo momento ad abbandonare tutto e partire alla volta di una missione di salvataggio. Durante la sua disperata corsa contro il tempo, la Principessa dei Defector si ritroverà coinvolta in situazioni che minacceranno di sopraffarla. Inaspettati e sorprendenti incontri, nuove alleanze, ignobili inganni costringeranno Alya e i suoi compagni a riconsiderare ogni certezza e rischiare tutto pur di rimanere ancorati al loro mondo. Venire a patti con la sua nuova realtà sembra essere l’unico modo per sopravvivere alla guerra che infuria intorno a lei. Ma sarà davvero disposta a scegliere tra chi è e chi dovrebbe essere?
Audes è bloccato al Covo, avvelenato e in fin di vita a causa del morso di un Ulf (un animale davvero pericoloso), perciò Alya e Dastan si recano all’isola delle Alfee, creature antiche che conoscono il passato e molti dei segreti di Glaceis, compresi quelli dei giovani chiamati a riunire un continente disgregato da battaglie di vecchia data. Ma una volta ottenuto l’antidoto, al costo di un favore da ricambiare, ed essere riusciti a salvare il suo gemello, le cose per i Defector non si mettono bene. Perché c’è un traditore tra loro e Alya, con tutti i problemi di fiducia che nascono quando qualcuno le nasconde le cose, è intenzionata a scoprire ogni prova possibile per coglierlo in fallo e liberarsi di lui.
In quel momento, sdraiata all’aria aperta, sotto un meraviglioso cielo trapuntato da una collezione infinita di stelle, una parte di lei avrebbe voluto stringersi tra le sue braccia e sussurrargli il suo perdono.
Ma la ricerca la porta a mettere in pericolo chi le è più caro e quando accade qualcosa di irreparabile, dentro la futura regina di Glaceis una corda si spezza e rivela chi è davvero, insieme a un potere che rischia di prendere il sopravvento e causare a tutti ancor più problemi. E mentre Alya, Audes, Dastan e Kyle affrontano le conseguenze degli incidenti di percorso e delle proprie azioni, Moreor, l’usurpatore, e i suoi seguaci si muovono e agiscono per sedare la ribellione con ogni mezzo possibile, arrivando a colpire i Defector là dove fa più male, al cuore della loro stessa speranza. Ma Alya non è sola: le Alfee, la resistenza e anche le Fenici, i misteriosi figli degli dei, posso essere dei preziosi alleati davanti a un nemico spregiudicato, un faro di speranza in mezzo all’oscurità e all’insicurezza, proprio come si rivela essere la scoperta dell’esistenza di due cugini ancora in vita, anche loro gemelli e non così indifferenti alle sorti di Glaceis.
«Tutto il mio mondo è crollato.» «Allora, forse, è giunto il momento di costruirne uno nuovo.» Lei lo guardò, aggrottando le sopracciglia. «Cosa vuoi dire?» Xander le rispose, con un sorriso furbo. «Cosa sai dei Defector?»
Warrior, come secondo volume della Defector Saga, innalza l’asticella delle aspettative con continui colpi di scena e grandi dolori, non solo per la povera Alya, ma anche per chiunque abbia a cuore le Ship letterarie ben fatte come quella tra la Principessa dei Defector e il bel Ragafer (il capitano delle guardie) Dastan, una coppia ancora sulla graticola e che, tra gelosie, fraintendimenti e catastrofi causate da un nemico sempre pronto a sconvolgere le carte in tavola, ha ancora una strada molto lunga davanti a sé. Come sapete non amo fare spoiler, quindi mi limiterò a dire che i problemi (l’ultimo dei quali metterà in crisi davvero profonda il gruppo dei Defector) si susseguono imperanti e sembra essere sempre più difficile risollevare le sorti della ribellione quando anche colei che dovrebbe guidarli è preda della emozioni. Alya, in questo volume, è infatti divisa tra un’emotività che la schiaccia e una consapevolezza di sé, del suo ruolo e delle qualità che esso richiede sempre più profonda, il che la rende forte e indipendente da un certo punto di vista, ma altrettanto vulnerabile dall’altro, perché diventare il perno dei Defector e del gruppo ristretto formato da Audes, Dastan, Kyle e Jared significa soffrire di più quando a qualcuno viene fatto del male.
Possibile che una settimana fosse così lunga? In molti momenti, l’unica cosa che gli aveva impedito di impazzire era stata la voce e il volto di Alya nella sua testa. Si sentiva spezzato, completamente annientato. Avevano avuto così poco tempo insieme.
Interessanti, di questo nuovo volume, sono i due cugini di Alya e Audes, Xenia e Xander, che movimentano trama e narrazione con la loro presenza, con le conoscenze che dimostrano di possedere e con l’intraprendenza che fa ben sperare per l’evolversi della storia. Soprattutto dopo un finale come quello di Warrior, capace di distruggere con le rivelazioni e i cambi di fazione che sembrano avvenire in un battito ciglia e che di certo segneranno il futuro della lotta di Alya e dei Defector. Come già in Rebel, è interessante vedere come in una storia di riscatto dalle tinte fantasy rientri anche l’idea della formazione personale e, soprattutto, dell’integrazione della diversità in tutte le sue forme, vista non come un motivo di scontro ma più come una ragione per cercare di costruire un mondo migliore e più giusto per tutti. Una lezione che, in modi diversi, viene portata avanti in entrambi i volumi e che dona a questa un guizzo in più, una caratteristica che è davvero notevole e super apprezzabile.
Adesso mi resta solo l’extra da leggere, in attesa del prossimo volume che devo – DEVO – leggere assolutamente! E voi cosa leggerete di bello?
Federica 💋
コメント