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[Recensione] “Un uomo da conquistare” di Julia Quinn

Buongiorno lettori!

Oggi ritorno a pubblicare dopo un weekend confluito nell’inizio settimana per me lungo e impegnativo e apro agosto con il ritorno a una serie romance che sto amando molto, portandovi a scoprire i personaggi che ho atteso a lungo: Colin Bridgerton e Penelope Featherington!


Titolo Un uomo da conquistare Titolo originale Romancing Mister Bridgerton Autore Julia Quinn Traduzione M. Fiumali Saga Bridgerton #4 Editore Mondadori Pubblicazione Marzo 2021 Genere Romance, storico Formato Cartaceo (14,50€) ~ Digitale (5,99€) Pagine 384 Acquisto Sito editore


Londra, aprile 1824. Colin Bridgerton è l’uomo più affascinante di Londra, lo dicono tutti. Penelope Featherington è da sempre innamorata del fratello della sua migliore amica, e dopo una vita passata a osservarlo da lontano crede di sapere tutto di lui. Fino a quando non scopre il suo più profondo segreto, e si rende conto di non conoscerlo affatto. Dal canto suo, Colin è stanco: stanco di essere considerato solo un bel damerino con la testa vuota, stanco della monotona mancanza di scopo della sua vita, stanco di tutto quell’affannarsi di chiunque per svelare la vera identità della famigerata Lady Whistledown, la misteriosa autrice delle «Cronache mondane» in cui riporta tutti i pettegolezzi dell’alta società. E soprattutto non ne può più di trovare il proprio nome in ogni articolo della Whistledown! Quando però torna a Londra dopo un lungo viaggio all’estero, si accorge che molte cose sono cambiate. Più di tutte è mutata Penelope. O è solo diverso il modo in cui lui la vede? Sta di fatto che ora Colin non riesce a smettere di pensare a lei. Ma quando comprende che anche Penelope nasconde un segreto, si trova davanti a un bivio: la donna è la peggiore minaccia alla sua serenità… o colei che potrà renderlo felice?

Sono anni che Penelope Featherington fa da tappezzeria alle feste del ton, così come sono anni che nutre un amore non corrisposto per Colin Bridgerton, terzo fratello della famiglia più in vista della società per i matrimoni d’amore che hanno caratterizzato le unioni di Anthony, Benedict e Daphne negli undici anni precedenti, insieme agli articoli in cui l’intelligente e sagace Lady Whistledown ha messo a nudo pregi, difetti e segreti di ogni esponente della buona società londinese. Giunta ormai al rango di zitella conclamata, con la prospettiva di invecchiare insieme alla madre (una prospettiva che le fa orrore), Penelope gode ormai di una certa libertà nel vestire e nelle occasioni pubbliche, può evitare di sentirsi obbligata a rispettare certi canoni ora che nessuno la sposerà mai, perciò lascia trapelare un po’ dell’intelligenza e dello spirito che per anni nessuno ha mai sospettato avesse, soprattutto Colin. Di ritorno da un viaggio all’estero, Colin è stupito della tranquillità con cui la timida Penelope lascia emergere il carattere orgoglioso e determinato, che sapeva sfoggiare solo con le amiche, anche in mezzo ai buoni partiti e alle gran dame che la credevano invisibile. È bastata una parola dell’invadente Lady Danbury e la ragazza con cui è cresciuto si è trasformata davanti ai suoi occhi increduli.

«Non è bello» le disse l’anziana donna, sporgendosi in modo che solo lei potesse sentirla «scoprire che non siamo esattamente quello che pensavamo di essere?»

E Penelope si rivela ancor più sconvolgente quando, in pieno giorno, si reca da sola nella city di Londra, un luogo pericoloso per lei e per ogni donna sola, tanto che Colin, sempre di buonumore, sente per la prima volta i morsi della rabbia travolgerlo davanti all’incoscienza di Penelope, insieme all’eccitazione per l’avventura inattesa, lo stesso sentimento che lo porta a viaggiare in posti lontani da casa. Ma la gita lo pone davanti a una verità sconvolgente: Penelope Featherington, timida e impacciata e sempre presente come buona amica ha un segreto, uno che coinvolge la signora più chiacchierata del ton e che Lady Danbury ha sfidato la società a smascherare in cambio di mille sterline, Lady Whistledown! Legati da questa scoperta e dal talento per la scrittura, l’amicizia tra Colin e Penelope ha una svolta ancor più grande quando un bacio inatteso mette a soqquadro le loro certezze, o meglio le certezze del Bridgerton più chiacchierato sulle Cronache di Lady Whistledown, ponendolo davanti al fatto che tutto è diverso e nulla può impedirgli di avere per sé Penelope, nemmeno l’indifferenza che sembra riservarle la sua famiglia e l’intera società.

A quel punto, Colin stabilì una volta per tutte che il cervello femminile era un organo strano e indecifrabile e che nessun uomo doveva tentare di comprenderlo. Non esisteva una sola donna al mondo capace di andare dal punto A al punto B senza passare dai punti C, D, X e poi chissà.

Un uomo da conquistare è il volume che più aspettavo della serie dei Bridgerton perché Colin e Penelope sono i personaggi che più mi hanno intrigata nei libri precedenti. Avevo aspettative molto alte per loro due e mi sono piaciuti davvero tanto, ma non quanto immaginavo dalle loro apparizioni nei libri precedenti. Ho apprezzato tantissimo il carattere di Penelope, il suo uscire dal guscio di timidezza grazie all’età e all’aiuto della scontrosa ma buona Lady Danbury, che la porta a difendere con le unghie e con i denti ciò che ha realizzato e che la rendono fiera di sé. Un po’ meno mi è piaciuta la sua ingenuità nel momento in cui il suo segreto viene minacciato, perché mi sarei aspettata uscisse il carattere deciso che la contraddistingue quando si tratta delle sue “opere”, però è comprensibile se si pensa che deve affrontare lo spauracchio che ha reso le sue stagioni un inferno.

Non era affatto bella, lo sapeva. Anche nei momenti migliori, era stata al massimo graziosa. Lui però la credeva bella e quando la guardava… Penelope si sentiva bella. E non era mai accaduto prima.

Strano è il risvolto emotivo di Colin, nella direzione impulsiva e collerica che prende il suo carattere non appena si accorge di chi è Penelope, di cos’è che davvero li lega e come entrambi abbiano fatto della scrittura un motore (più o meno serio) delle loro esistenze. È come se si svegliasse di colpo da uno stato di eterno buonumore per scoprire emozioni diverse e totalizzanti in modo a volte non positivo e questo lo porta a reazioni che non immaginavo gli appartenessero e che me lo hanno fatto apprezzare mono di quanto avrei pensato prima di leggere il libro. Penelope e Colin tuttavia, anche se non mi hanno colpita e affondata, sono una coppia che funziona bene insieme e che mette entrambi davanti a due mondi per l’altro estranei e in cui trovare un punto di equilibrio grazie alla loro unione. La narrazione di Un uomo da conquistare si concentra più su questo che sul lato romantico della coppia e forse questa mancanza un po’ mi è dispiaciuta, perché volevo proprio vedere il loro rapporto approfondirsi in quella direzione, anche se lo stile è comunque capace di trasmettere i sentimenti che li uniscono e li trasformano in una coppia inseparabile, non la mia preferita (purtroppo) ma una comunque piacevole da leggere e da cui farsi trascinare.

Insomma, mi aspettavo davvero tanto da Colin e Penelope e forse le aspettative sono state ciò che mi ha portata ad apprezzarli meno… Peccato! Adesso aspetterò un po’ per leggere il volume dedicato a Eloise Bridgerton, anche se qui già qualcosa mette voglia di leggerlo, ma preferisco far passare un po’ di tempo!

Qual è il libro da cui vi aspettavate tanto e che invece si è rivelata una lettura sottotono?

Federica 💋

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