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[Recensione] “Questo oscuro duetto” di Victoria Schwab

Buongiorno e buon martedì!

Questa settimana vi porto a scoprire i mostri che si nascondono nell’universo creato da Victoria Schwab con la recensione secondo volume della duologia Monsters of Verity!


Titolo Questo oscuro duetto Titolo originale Our Dark Duet Autore Victoria Schwab Traduzione R. Serrai Saga Monsters of Verity Editore Giunti Anno 2020 Genere Distopico, fantasy Formato Cartaceo (14€) ~ Digitale (8,99€) Pagine 400 Acquisto Giunti al punto

Kate Harker vive a Property e combatte i mostri; August Flynn vive a Verity e combatte i mostri. Ma le loro strade sono destinate a incontrarsi di nuovo.Kate dovrà ritornare a Verity; August dovrà lasciarla tornare. E una nuova minaccia è in agguato, un mostro che si nutre di caos ed è capace di far emergere il lato oscuro delle sue vittime.Cosa sarà più difficile fronteggiare: i mostri che incontreranno sulla loro strada o quelli nascosti nel loro cuore?Dopo Questo canto selvaggio, Victoria Schwab mette la parola fine a una storia originale e fuori dal comune, tra strade infestate da mostri, intrighi e giochi di potere.

Sei mesi dopo aver lasciato Verity, Kate Harker dà la caccia ai mostri che si nascondono a Prosperity, una città che sembra normale, ma la cui malvagità si cela nell’ombra e in essa cresce, come un parassita. Dopo essere scappata da una città in pericolo, lotta per aiutare i Guardiani, un gruppo di giovani che sa leggere cosa si cela davvero dietro a degli omicidi che la polizia non riesce a risolvere. V-City, invece, è immersa nel caos dopo la caduta di Harker, con le zone di North e South contese tra i nostri guidati dal Malchai Sloan e la FTF di Henry Flynn, dove è August a guidare le squadre che accolgono i profughi e a dara la caccia a Corsai e Malchai, degno sostituto di suo fratello Leo.

Se i peccati di Verity erano come coltelli, rapidi e brutali, quelli di Prosperity somigliavano a un veleno. Lento, insidioso, ma altrettanto letale.

Ma mentre Kate e August lottano per liberare le rispettive città dai mostri pericolosi e lasciano da parte chi erano per diventare una versione distaccata di loro stessi, entrambi ripensano a quanto sono stati vicini e a come la loro vita sia cambiata dopo essersi conosciuti. Negli occhi l’uno dell’altra erano solo Kate e August, due ragazzi in fuga da loro stessi e dai mostri che li perseguitavano, umani e non. Il destino, però, ha in serbo per loro ancora dell’altro e quando Kate affronta un tipo di mostro mai visto prima, uno che mette le persone le une contro le altre e si nutre della violenza generata dalle loro azioni, stabilisce con la creatura un legame. E le mostra che genere di città sia Verity: una in cui poter crescere solo accendendo la miccia della violenza che già vi abita. Dopo sei mesi in cui hanno solo potuto pensare a cosa avevano perso nel salutarsi, August e Kate si ritrovano a Verity, accomunati dalla caccia al Divoratore di Caos. E dalla vendetta che Sloan vuole ottenere su di loro insieme ad Alice, la Malchai nata dal crimine di Kate.

Era questa la cosa più bizzarra. Aveva visto il peggio di August. Lo aveva visto passare dalla fame, al malessere, alla follia, all’oscurità. Lo aveva visto bruciare. Lo aveva visto uccidere.

Torno a leggere di Kate e August dopo un paio d’anni da quando mi sono innamorata di Questo canto selvaggio e ritrovarli in Questo oscuro duetto è una sorpresa e una tristezza infinita. In questo volume, infatti, si chiude il cerchio di eventi che ha sconvolto Verity e si mette la parola fine alla guerra civile che l’ha scossa per diversi anni, arrivando a segnare i destini dei due personaggi in modo definitivo.

Dopo sei mesi trascorsi a raccogliere anime come avrebbe fatto Leo, che con Sloan voleva assumere il controllo della città, il Sunai (quel mostro nato da un massacro di innocenti e che si ciba delle anime di coloro che hanno commesso un omicidio) August è l’ombra del ragazzino conosciuto da Kate, colui che avrebbe preferito bruciare piuttosto che cedere all’oscurità, e guida con una determinazione di ferro la propria squadra nella FTF, smarrendo però anche il suo vero io per strada. Kate, invece, è forse ancora di più una giovane isolata e determinata a restare sola, anche se a Prosperity si è creata degli amici che tengono a lei e che, quando torna a Verity, vorrebbe poter rivedere. Sa che non c’è spazio per i sentimenti in quel mondo, eppure la nuova versione di August la spinge a pungolarlo, a dargli il tormento per ritrovare chi è davvero e insieme a riconquistare una persona per lei importante, un amico e forse qualcosa di molto più, proprio come la vede anche August.

E vide Kate. Era seduta da sola, in fondo alla stanza, la testa china su un tablet, e August non sapeva se era un déjà vu del suo primo giorno alla Colton, o del fatto che lei era l’unico punto fermo in mezzo a una tempesta, oppure che era Kate Harker, e ovunque andasse portava con sé il proprio centro di gravità.

A parte l’insofferenza per il cambio di formato e di copertine tra un volume e l’altro, la duologia che si chiude con Questo oscuro duetto mette con questo volume ancora di più l’accento sulla differenza tra mostro e umano e come il confine tra i due sia estremamente sottile, se non inesistente. Kate e August regalano emozioni e riflessioni a non finire, e anche se il finale è di quelli difficili da digerire e accettare, la poesia che avvolge i due protagonisti lo rende emotivamente importante e provante, da lacrime assicurate! Una conclusione non scontata ma giusta, per una storia che non sarebbe potuta finire in nessun altro modo.

Devo ammettere che mi mancheranno questi personaggi! Voi avete letto qualcosa di quest’autrice? L’altra sua serie famosa è quella di Magic (amata anche quella)! Impressioni?

Fatemi sapere Federica 💋

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