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Recensione “Like Lions” di Giorgia Vasaperna

Buongiorno a tutti, lettrici e lettori 😊

La recensione di oggi ci porta alla scoperta dell’opera di un’autrice emergente di cui vi parlavo qualche mese fa. Si tratta di Like Lions di Giorgia Vasaperna, un romanzo fantasy che mi è davvero piaciuto!

Info


Titolo Like Lions Autore Giorgia Vasaperna Editore Panesi Edizioni Collana Ecate Genere Urban Fantasy Anno 2015 Formato Cartaceo ~ Ebook Pagine 177 Prezzo 0,99€ (ebook) ~ 10€ (cartaceo) Link acquisto Amazon ~ Kobo .

Trama

Per Avril la vita è come un bivio senza indicazioni: non è facile capire cos’è giusto o sbagliato. D’altronde, chi non avrebbe difficoltà con una madre come Tenebra, l’incarnazione del Male? Il Castello Oscuro non dovrebbe essere un posto per ragazzini, eppure lei convive ogni giorno con il dolore dei Servi, le anime degli esseri umani più crudeli mai vissuti sulla Terra. Avril infatti vive su Kyom, il pianeta dei morti, ma non ha mai lasciato le mura del Castello Oscuro. È persino convinta di non avere un padre, finché un giorno un giovane guerriero le rivelerà una verità che le cambierà la vita per sempre. “Like Lions” è un fantasy sorprendente, in cui l’eterno scontro tra luce e oscurità assume una nuova forma trasportando il lettore in un mondo oltre la vita e la morte. Tra immortali, incontri straordinari, portali e magia, i protagonisti partiranno per un viaggio in cui scopriranno il valore di essere se stessi e da cui dipenderà il destino della Terra.

Parere

È una lettura interessante, i cui punti di forza sono l’ambientazione e la tipologia dei personaggi. In Like Lions l’Aldilà diventa un complesso sistema di “villaggi”, piuttosto che la classica e biblica scissione tra Paradiso e Inferno. Non decade la divisione tra Buoni e Cattivi, altrimenti non ci sarebbe stato un criterio per suddividere le anime, ma adesso queste anime appartengono ai domini di Luce e Tenebra. Il primo regna nel continente chiamato Kordakem ed è il signore di tutto ciò che è sinonimo di creazione e positività, la seconda vive in quello chiamato Scekran ed è padrona della distruzione e di ciò che ci si può immaginare di negativo. Luce e Tenebra sono due facce della stessa medaglia che regolano l’alternarsi di bontà e crudeltà sulla Terra e che impartiscono alle anime umane le ricompense o le punizioni che meritano una volta abbandonata la vita. Proprio il “sistema” di ricompensa/premiazione è interessante, soprattutto perché temporaneo e non assoluto. I giudizi possono essere modificati nel corso della seconda vita, segno che la divisione tra meritevoli e non è affidata alle scelte compiute di volta in volta, che la natura umana continua ad essere mutevole e che non si è mai buoni o cattivi in modo assoluto. Più complessa e forse difficile da seguire all’inizio è la tipologia dei personaggi che ci si trova di fronte durante la lettura, principalmente perché sono inconsueti all’interno del panorama fantastico. La distinzione tra i fratelli e le sorelle di Luce e Tenebra per i primi attimi confonde e spiazza, ma appena si entra nel meccanismo e nel vivo della storia capire chi sia un Eblis, un Amdir o una Arwen diventa più facile e meno problematico. Resta sempre complesso, ma passa in secondo piano rispetto allo svolgimento della vicenda. Parlando a livello più generale, la trama in sé è ben articolata e sviluppata, in cui la vita di Avril diventa il fulcro che muove tutto il resto e, dopo un interessante pretesto narrativo (la missione sulla Terra per sventare una possibile terza guerra mondiale), si apre a un vero e proprio colpo di scena. Questo, com’è giusto che sia, mette in discussione la priorità delle minacce da affrontare e soprattutto cambia l’idea che ci si potrebbe essere fatti di Avril fino a quel momento. Come personaggio Avril mi ha sorpresa per il candore e l’innocenza di certe sue idee e atteggiamenti, ma ha saputo anche adattarsi alla perfezione alle diverse situazioni che si è trovata ad affrontare. È la protagonista di un romanzo di formazione che si trova a fare letteralmente i conti con la doppia natura degli esseri umani, ne è addirittura la personificazione. Doppio nome, doppio aspetto e duplici poteri sono la metafora della complessità dell’animo umano. Ma se in lei questa complessità convive con assoluta uguaglianza e si manifesta senza creare conflitti, negli altri personaggi non accade, anzi genera una lotta interiore il cui scopo è far emergere solo uno dei lati dell’animo, quello Buono o quello Cattivo. Massimo esempio di questo aut aut, dell’esclusione assoluta di uno dei due lati, è Matteo, coprotagonista maschile, un personaggio decisamente complesso e tormentato dai sensi di colpa, nonché dalla paura di veder soccombere la propria parte buona di fronte ai sentimenti negativi. È il personaggio che ho apprezzato maggiormente per questa sua natura conflittuale più che per altro, perché forse, nelle azioni e negli atteggiamenti, non è sorprendente e amabile quanto Avril. In conclusione, Like Lions è un romanzo interessante, da annoverare tra le proprio letture e che si rende piacevole per uno stile che invoglia a proseguire nella scoperta di questo Aldilà alternativo e dei suoi abitanti.

voto4

Faccio i miei complimenti a Giorgia, perché è riuscita a creare una storia che cattura e sorprende! Se non lo avete letto e il fantasy Young Adult è il vostro genere, ve lo consiglio! Fatemi sapere se rientra nei vostri gusti 😉

Alla prossima Federica 💋

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