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[Recensione] "La caduta di Lord Drayson" di Rachel Anderson

Buongiorno e buon lunedì!


Dopo una settimana strana e pesante dal punto di vista personale, questa riprende con tante recensioni e non vedo l'ora di raccontarvele tutte! Oggi iniziamo con uno dei libri della mia lista di #MyLiberaLoScaffale2022 : La caduta di Lord Drayson di Rachel Anderson, un romanzo edito da Hope Edizioni che mi ha tentata allo scorso Salone del Libro di Torino!

Titolo

La caduta di Lord Drayson

Titolo originale

The Fall of Lord Drayson

Autore

Rachel Anderson

Traduzione

A. Veppi

Saga

Tanglewood #1

Editore

Hope Edizioni

Pubblicazione

Luglio 2021

Genere

Romance Storico

Formato

Cartaceo (12,90€) ~ Digitale (3,99€)

Pagine

276

Acquisto

Quando Colin Cavendish, il nuovo conte di Drayson, informa Lucy Beresford che lei e la madre devono lasciare la loro casa, alla giovane crolla il mondo addosso. Le due donne non hanno soldi, nessun parente a cui rivolgersi per chiedere aiuto e nessun posto dove andare ad abitare. Come osa il conte rompere la promessa che suo padre aveva fatto ai Beresford anni prima e senza neanche provare il benché minimo rimorso?

Il destino però offre ben presto a Lucy la possibilità di vendicarsi. La giovane infatti soccorre il conte – trovato incosciente e ferito in mezzo alla strada – e, quando l’uomo si risveglia, senza ricordare chi sia, lei coglie al volo l’opportunità per impartirgli una lezione di umiltà, facendogli credere di essere nulla più che un semplice servo. Il suo servo, in effetti.

Ha così inizio la storia di un nobile all’apparenza arrogante e di una giovane donna fin troppo impetuosa, una storia che, tra bugie e batticuori, aratri rubati e serrature forzate, vedrà sbocciare uno dolcissimo amore.

Lucinda “Lucy” Baresford è una giovane di buona famiglia che non mente mai, lo ha fatto una volta e il biasimo di suo padre è stato sufficiente a farle giurare di dire sempre la verità… o una versione sostanzialmente molto simile alla verità. Peccato che anni dopo, ospitata con la madre e una domestica nella casa vedovile della tenuta di Tanglewood grazie alla generosità del vecchio conte, Lucy si ritrovi a mentire non solo una volta, ma per ben dieci giorni di fila, tutto pur di dare una lezione all’indisponente e autoritario (nonché nuovo) conte di Drayson, proprietario della tenuta dove abitano e che ha deciso di vendere il prima possibile.

Colin Cavendish, Lord Drayson, non ha infatti intenzione di tenere una proprietà non redditizia, neppure se il padre ha concesso ospitalità alla vedova e alla figlia del reverendo scomparso qualche anno prima. Tuttavia, dopo una brutta caduta, a Colin, diventato Collins il maggiordomo/stalliere/tuttofare di Mrs e Miss Baresford, non resta che eseguire gli ordini della giovane signorina, ignorando l’istinto che lo spinge a sentirsi parte di tutt’altro mondo che non quello della servitù e che gli fa apprezzare fin troppo la sua compagnia.

I ricordi erano una cosa complicata: potevano giocare con il cuore di una persona – farlo volteggiare proprio come il vicario faceva volteggiare Lucy – e poi gettarlo a terra affinché fosse calpestato e niente sarebbe stato più lo stesso, poi.

Lucy e Col(l)in(s), tra scaramucce, opinioni contrastanti e tentativi di abbellire quell’angolo della tenuta di Tanglewood, finiscono per scoprire di avere molte più cose in comune di quante credevano all’inizio e il loro rapporto, caratterizzato da sfide e rimbotti impossibili non adorare, finisce per diventare un po’ più stretto e informale di ciò che – per Collins – è un rapporto tra dipendenti e gentildonne e – per Lucy – tra la semplice figlia di un vicario e un conte, uno a cui lei ha spudoratamente mentito per insegnargli un po’ di umiltà.

Tra vicine impiccione, attimi rubati e il ritorno di Mrs Baresford proprio quando la reputazione di Lucy sembra essere in serio pericolo, sarà un caso a far tornare la memoria a Lord Drayson, riportando il loro rapporto alla freddezza e alla distanza che si conviene tra membri della buona società. Peccato che adesso Lucy cerchi un segno di ciò che è nato tra loro in quel poco tempo, oltre a sperare che Colin non si sia trasferito a Tanglewood con la famiglia solo per renderle tutto ciò che le ha fatto passare.

Lucy non aveva mai pensato che potessero stare bene insieme, eppure, sentire Lord Drayson esprimersi in maniera così categorica contro quell'idea l’aveva ferita.

I protagonisti di La caduta di Lord Drayson (un titolo azzeccatissimo secondo me), Lucy e Colin, sono una coppia impossibile da contenere, una che mi ha fatta sorridere e anche un po’ disperare per tutte le discussioni che portano avanti su qualsiasi tipo di argomento, soprattutto per le eterne sfide che si lanciano per punzecchiarsi l’un l’altra. C’è tra loro, per diverse ragioni, un continuo bisogno di dimostrare qualcosa, che sia per un comportamento ritenuto sbagliato o per insegnare qualcosa in cui si crede di essere più portati, ed è questo che, pian piano, li fa andare oltre i preconcetti e costruisce un rapporto tenero, fatto di idee che stuzzicano la rispettiva competitività e portano a baci capaci di sconvolgere la vita e di mettere in dubbio tutte le certezze.

Lucy, infatti, dopo aver temuto il “ritorno” di Lord Drayson si ritrova a chiedersi perché tanto distacco se le era sembrato fosse nato tra loro qualcosa di davvero speciale. Da un’avversione per Colin Cavendish alla richiesta delle sue attenzioni, anche se è ben consapevole che, dopo ciò che gli ha fatto, potrebbe aver intaccato in profondità il loro rapporto.

La guardò per alcuni battiti del cuore prima di sussurrarle: «Voglio del tempo. Più tempo. Con voi.»

Neppure per Colin è facile capire cosa fare con Miss Lucinda Baresford, non dopo che lei ha capovolto tutto ciò che credeva di sapere e di voler fare con la tenuta di Tanglewood – soprattutto, non dopo aver trasformato la sua visione del mondo. Sa cosa vorrebbe, eppure esita perché una donna forte e decisa gli occupa i pensieri e lo rende insicuro. Fin quando un gentiluomo non si fa avanti per acquistare Tanglewood, e allora sia Colin sia Lucy dovranno affrontare la sfida che temono di più: parlarsi a cuore aperto.

Raccontato in terza persona con punto di vista alternato tra Lucy e Colin, La caduta di Lord Drayson è un classico romance in epoca Regency, con tanti battibecchi molto divertenti (e anche un furto), baci e sentimenti che svelano la persona dietro a un titolo o a un determinato ceto sociale, per arrivare a scoprire cosa conta davvero nella vita. Lo stile rende la lettura piacevole, mai scontata o dispersiva, una trama in cui lasciarsi trascinare per vivere un’avventura all’inglese tra orti che non vogliono crescere e sfide in calesse dal finale tutt’altro che scontato.

Spero vengano pubblicati anche i prossimi volumi della serie, così da scoprire cosa ne sarà della tenuta di Tanglewood e dei suoi abitanti!


Federica

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