[Recensione] “L’asta” di L. Knight
- fedecaglioni
- 8 ago
- Tempo di lettura: 6 min
Buongiorno!
A chiudere la settimana arriva la recensione in collaborazione con Heartbeat Edizioni di L’asta di L. Knight, un contemporary romance primo volume della serie Kings of Ruin e con protagonista la coppia Lincoln & Violet.

Titolo
L’asta
Titolo originale
The Auction
Autore
L. Knight
Traduzione
T. Coppola
Saga
King of Ruin #1
Collana
Loverdose
Editore
Heartbeat Edizioni
Pubblicazione
Luglio 2025
Genere
Contemporary Romance
Formato
Digitale (3,99€)
Pagine
327
Acquisto
Dicono che sono arrogante, freddo e crudele. “Il CEO senza cuore”.
E hanno ragione… finché lei non torna nella mia vita e tutto cambia.
Dieci anni fa, ho spezzato il cuore alla ragazza che amavo e lei è fuggita via da me senza darmi l’opportunità di spiegare, lasciandomi devastato e in preda ai sensi di colpa.
Adesso, Lottie è tornata e lavora nel mio locale. È l’occasione giusta per rimettere le cose a posto. So che mi nasconde un segreto, ma non riesco a stare lontano da lei. Quando partecipa a un’asta e mette in vendita il suo corpo, mi rifiuto di permettere a un altro uomo di toccare ciò che è mio.
Le offro una via d’uscita, un matrimonio di convenienza che porterà dei vantaggi a entrambi. In base al contratto, dovremo restare sposati per un anno.
Ma la verità è che lei era mia allora ed è mia adesso, e io non la lascerò andare mai più.
Da ragazzina, Lincoln Coldwell era il mio eroe. Il ragazzo che mi aveva fatto promesse d’amore eterno. Fino al giorno in cui ho scoperto che era tutta una bugia e ho capito che una ragazza come me non avrebbe mai potuto essere abbastanza per un magnate ultramilionario.
Oggi, dieci anni dopo, è il cattivo della favola che tiene il mio futuro nelle sue mani.
Sommersa da un mare di debiti e intenzionata a proteggere la persona a cui tengo di più al mondo, cerco un’àncora di salvezza e accetto di mettere all’asta l’ultima cosa che mi resta da vendere: la mia verginità.
Senza più alcuna soluzione, affronto l’uomo che ancora è capace di farmi battere più forte il cuore. Questa volta, però ho delle richieste anche io. Gli concederò il mio corpo per un anno, ma non il mio cuore. E non dovrà mai scoprire la verità su quanto successo dieci anni fa.

Inseparabili sin da bambini e un tempo convinti che avrebbero passato il resto della loro vita insieme, Violet e Lincoln si ritrovano dopo dieci anni passati a odiarsi, separati dagli eventi di una notte che entrambi non scorderanno mai e che influenzeranno le loro vite per sempre. Destinati a non rivedersi mai dopo tutto il dolore che entrambi si sono inferti, si ritrovano per caso nel locale che Lincoln gestisce con i suoi amici, il Ruin, lei intenta a lavorare per racimolare i soldi necessari a pagare le cure di suo fratello, lui disposto a tutto per tormentarla come si è sentito negli ultimi anni e farla andare via da lì, per farla sparire dalla sua vita così da cacciare ogni sua debolezza.
Ma Lincoln non ha fatto i conti con la determinazione di Lottie (come la chiama lui e nessun altro sin da bambini), disposta anche a mettere in vendita il proprio corpo per poter ottenere i soldi necessari occuparsi di Eric, un bambino che non ha colpe ma soltanto l'estremo bisogno di qualcuno che si prenda cura di lui.
Travolto dalla chimica e da un interesse che non riesce a negarsi, Lincoln però ha altri piani che non assecondare la decisione di Violet. Sottratta infatti all’asta le propone un patto: sposarlo per soldi e divorziare dopo un anno così che entrambi ottengano ciò che vogliono, lui l'azienda di famiglia che non può ottenere da scapolo e lei i soldi di cui ha disperatamente bisogno.
La mia mente è occupata dal ragazzo che ha spezzato il mio cuore da adolescente. Dall’uomo che ho odiato negli ultimi dieci anni e allo stesso tempo di cui ho sentito la mancanza.
Uniti in una relazione che si basa solamente sul rapporto fisico e ora finiti ad abitare insieme, con il fratello di Violet, Linc e Lottie si ritrovano a scoprire che tipo di persone sono diventate dopo tutti quegli anni di separazione, esplorando un rapporto che non è soltanto legato alla chimica tra loro, ma anche da anni in cui sono stati l’uno il migliore amico dell’altra. Entrambi cercano di non farsi influenzare dall’ascendente che ognuno sembra esercitare sull’altro, ma Lincoln non può sopportare di vederla andare via alla fine del contratto, disposto tutto pur di farla di nuovo innamorare di lui, salvo evitare di concederle il proprio cuore.
Travolti dalla passione, trascinati dei rispettivi problemi e dubbi, Lincoln e Violet si scontrano sul piano verbale tanto quanto fanno scintille tra loro su quello fisico, e una relazione in cui una vecchia amicizia torna pian piano a riaccendere le braci di un amore mai sopito davvero, mentre un’ombra del loro passato si muove di nuovo per sconvolgere tutto ciò che stanno pian piano costruendo.
Due caratteri forti, irruenti e determinati che si scontrano fino all'inevitabile rottura proprio dovuta al passato e a un mostro che non se ne è mai andato davvero, uno che li porta a mettere in dubbio tutto ciò che sembrano aver ritrovato e che forse non è mai stata nient'altro che un’illusione, una menzogna.
Lei è un rischio per me. Ha il potere di rendermi debole, ma non glielo permetterò.

Tra attimi bollenti e un protagonista maschile a cui piace il dominio e il dirty talk, L’asta è un romanzo che si legge velocemente, sia perché la storia in sé ti prende e ti spinge a voler vedere fino a che punto arriveranno Violet e Lincoln prima di capire che, di fronte ai sentimenti, la ragione non vale e tutte le scuse che possono accampare per non lasciarsi coinvolgere non hanno effettivamente valore, sia per la curiosità di capire proprio fin dove, con tutti i loro pregi e difetti, questi due personaggi arriveranno e come, inevitabilmente, complicheranno le cose.
Da un lato c'è una protagonista femminile resiliente, con un passato difficile e un presente altrettanto complicato, poiché deve prendersi cura del fratello diabetico e lo fa sobbarcandosi di lavori finché non incontra di nuovo Lincoln e, con il suo lato possessivo, non si ritrova sposata a lui per ottemperare un contratto da cui, in teoria, guadagnano entrambi senza esserne coinvolti. Tuttavia, le cose non vanno mai come previsto quando ci sono in gioco i sentimenti e Violet si ritrova travolta dal lato fisico della loro relazione, il quale è accompagnato da un’attenzione e da una dimostrazione d’affetto da parte di Lincoln non indifferente. Questo fa sì che le sue certezze vengano minate, nonostante sappia i rischi che corre nel dimenticare il passato e ciò che questo nasconde, proprio come non riesce all’inizio a superare il dolore che ha sofferto a causa di Lincoln e della sua famiglia.
Anche lui è un protagonista maschile spezzato, che ha reagito al dolore subito in giovane età diventando uno di quegli uomini duri e tutti d'un pezzo che non si lasciano intenerire dei sentimenti, anzi fuggono non appena ne sentono soltanto la presenza. Lincoln è a tutti gli effetti un rappresentante di questa categoria che non si rifiuta di essere diretto quando si tratta di esprimere ciò che vuole da Violet, anche se non ho particolarmente apprezzato il suo lato più denigrante nei confronti di lei quando la rabbia e il risentimento prendono il sopravvento. È un uomo che è stato cresciuto da un mostro, quindi comprendo la difficoltà nell'esprimere i sentimenti, ma ha atteggiamenti, come quelli che poi portano al classico scontro finale e all'apparente fine del rapporto, che rasentano un po' troppo il cliché del genere per essere ormai credibili.
«Lincoln Coldwell, sex symbol ultramilionario, che striscia ai piedi di qualcuno. Questa non me la posso perdere».
C'è un momento in cui il rapporto si schianta di fronte alle differenze tra loro, però se mi aspettavo che il cliché arrivasse più dalla parte femminile, qui invece rientra proprio Lincoln nel totale e assurdo cambio di rotta che avviene all'interno del libro prima del tanto atteso lieto fine. Non mi dilungo e non faccio spoiler rispetto a quello che è il nocciolo della questione, ma leggendo la storia attraverso entrambi i punti di vista, quindi conoscendo entrambi i protagonisti, mi sarei aspettata un livello di maturità in più da parte di Lincoln (che anagraficamente è pure il più grande), perché avrebbe tolto quell'aspetto un po' stantio e già sentito all'interno di una storia che rientra a pieno titolo nel genere romance! Insomma, ultimamente, dopo aver tanto visto questi personaggi in integerrimi che però si perdono in un bicchiere d'acqua quando si tratta di confrontarsi con l'altro, mi sarei aspettata più un confronto verbale da adulti, con tutto il carico emotivo che si sarebbe portato dietro, che piuttosto l'evoluzione vista all'interno del libro e lo scontro che ne è seguito. Che fosse catartico per dare una svegliata ai personaggi, soprattutto a lui, non lo nego, ma, secondo me, ci si sarebbe potuti arrivare in un altro modo.
A parte questa caduta di stile da parte di Lincoln, e che si porta dietro il finale almeno per un certo pezzo, la lettura è stata molto positiva, una in cui ho apprezzato molto i personaggi secondari, sia il fratellino di Violet, sia gli amici e la cugina di Lincoln, i suoi soci al locale Ruin e che saranno protagonisti dei prossimi volumi, come lascia presagire l'epilogo di L’asta.

Federica






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