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[Recensione] “Il circo dei dannati” di Laurell K. Hamilton

Buongiorno lettori e buon lunedì!

Ad aprire la seconda settimana di agosto arriva la recensione del terzo volume della serie dedicata ad Anita Blake e al suo tormentato rapporto con il vampiro Jean-Claude! 


Titolo Il circo dei dannati Titolo originale Circus of the Damned Autore Laurell K. Hamilton Traduzione A. Zabini Saga Anita Blake, Vampire Hunter #3 Editore TEA Pubblicazione Luglio 2006 Genere Fantasy, horror Formato Cartaceo (8,90€) ~ Digitale (6,99€) Pagine 365 Acquisto Sito editore

Benvenuti al Circo dei Dannati, dove potrete ammirare streghe scatenate, zombie danzanti, spaventose cerimonie vudù… Ma non tutti, a St. Louis, sono attratti da quel bizzarro luna-park, che prospera distribuendo brividi a buon mercato. Di certo non è il luogo preferito di Anita Blake, che, peraltro, non ha davvero tempo per divertirsi: oltre al suo normale lavoro di Risvegliante presso l’Animators Inc. (dietro compenso – e per un breve periodo – resuscita i morti), deve aiutare la polizia a far luce su un omicidio commesso da un branco di vampiri, probabilmente aizzati da un Master. I sospetti ricadono subito su Jean-Claude, il sensuale Master della città, il quale però nega ogni coinvolgimento nell’orribile fatto di sangue. Anita gli crede, ma intuisce che, se quel potentissimo vampiro è innocente, allora a St. Louis è arrivato un altro Master, deciso ad annientare Jean-Claude e forse a liberarsi anche di lei, della Sterminatrice, il terrore di tutti i non-morti… Così, mentre i delitti si moltiplicano e le piste si confondono, Anita si ritrova catapultata in un vero incubo, incarnato prima da Alejandro – un vampiro incredibilmente antico, quasi immune ai crocifissi e alle pallottole d’argento – e poi dall’oscuro artefice di una cospirazione diabolica, che minaccia l’intera popolazione umana di St. Louis. E scopre che, per dissipare le tenebre, è necessario un sacrificio estremo, un sacrificio che va compiuto proprio in quel tempio della follia che è il Circo dei Dannati. E allora accomodatevi, signore e signori, perché lo spettacolo sta per cominciare…

Due mesi dopo essere sopravvissuta all’attacco di un risvegliante zombie e aver scampato la prigionia tra le grinfie della regina del vudù di St. Louis, Anita Blake, risvegliante presso la Animators Inc. e cacciatrice di vampiri autorizzata (nonché negromante) si ritrova sommersa di lavoro nel periodo più impegnativo dell’anno (ottobre e Halloween) mentre in città si verificano dei crimini legati al soprannaturale che sembrano puntare in una sola direzione: un Master vampiro impazzito. E a St. Louis il Master ufficiale della città è soltanto uno, Jean-Claude, il vampiro pluricentenario che ha marchiato Anita due volte e che vorrebbe finire l’opera per trasformarla nella sua serva umana così da consolidare il proprio potere.

Buono fino all’ultima goccia? Lottai per non sorridere. E persi. Se si dedica molto tempo a esaminare i cadaveri, si sviluppa uno strano senso dell’umorismo: è necessario per non impazzire.

Perché se è vero che è lui il Master della città, lo è altrettanto il fatto che altri vampiri molto più antichi e potenti vogliono sottrargli il predominio e governare i non morti, e Anita gli crede quando afferma che non è lui il responsabile degli attacchi, ma qualcun altro, qualcuno che ben presto mette le proprie zanne alle calcagna di Anita.

Il tutto mentre la Human First, partito contro i vampiri e chi difende i loro diritti, cerca di strappare ad Anita il nome del Master di St. Louis così da poterlo eliminare, utilizzando a volte metodi del tutto discutibile e proteggendo un segreto ben più pericoloso di Jean-Claude e del suo interesse. Coinvolta in uno scontro tra Master e presa di mira come serva umana non solo dal vampiro che tanto la inquieta e la attrae, Anita si ritrova a scavare nel cuore immortale di St. Louis, tra creature mitologiche, sanguinarie e pericolose che finiranno per contendersi il dominio della città al Circo dei Dannati, un luna park e un vero e proprio circo popolato di mostri alle dipendenze di Jean-Claude, in una guerra finta e reale dove tutto può succedere.

«Forse, Anita, sto cominciando a rendermi conto che l’unica cosa che vuoi è anche l’unica che non posso darti…» «E che cosa vorrei, secondo te?» «Che io fossi umano», mormorò lui.

Come terza avventura nel mondo soprannaturale dove vampiri, zombie ed esseri mannari di ogni tipo godono di diritti e non sono creature immaginarie, Il circo dei dannati da un lato rappresenta un’indagine a sé di Anita, ma aggiunge anche un altro tassello alla sottotrama che lega tutti i volumi, cioè il rapporto tra lei e Jean-Claude, quel tira e molla che sembra condizionare le loro vite ma anche quelle di chiunque passi da St. Louis. La storia è ricca di colpi di scena, introduce nuovi personaggi capaci di mettere in crisi le certezze assolute della protagonista e preparano il terreno a un’analisi un po’ più approfondita di quello che è il rapporto tra cacciatrice e vampiro, tra Anita e Jean-Claude. Rispetto ai primi due volumi, oltre a riconfermare il carattere sopra le righe di Anita e i suoi modi affettati, la comparsa di un altro Master interessato a trasformarla nella sua serva umana e l’incontro con il bel e normale (a quanto sembra) insegnante Richard Zeeman, mettono in discussione i capisaldi non solo delle ragioni per cui Jean-Claude sembra essere interessato a lei, ma anche tutte le spiegazioni che Anita fornisce a se stessa – e a noi – per non cedere all’attrazione dirompente che la lega all’insistente vampiro.

Ebbene, avrei rischiato l’anima in qualunque momento, se fosse servito a impedire la morte di altre persone. Il senso di colpa è straordinariamente motivante.

Capitolo dopo capitolo, lo stile di Laurell K. Hamilton trattiene il lettore incollato alle pagine e porta fino all’esibizione finale in un susseguirsi di colpi di scena che capovolgono quelle che sembrano le inevitabili conclusioni e aggiungono quel qualcosa in più alla tormentata storia tra la Sterminatrice e il Master di St. Louis. Questo libro è speciale per me perché è stato il mio primissimo incontro con questi due personaggi! L’ho letto per la prima volta nel 2011 ed è la ragione per cui, all’epoca, mi sono ripromessa di recuperare tutta la serie. Ebbene, ora che conosco i primi due libri (Nodo di sangue e Resti mortali), ho riletto il libro con un altro spirito e sono stata intrigata dalle direzioni che prende la storia, anche perché mette Anita davanti a una facoltà che, nei volumi precedenti e per buona parte di questo, le è stata strappata dallo stesso Jean-Claude: la libertà di scelta davanti alle avances del bellissimo e tanto pericoloso – oltre che tanto morto – Master di St. Louis! In Il circo dei dannati assistiamo a un’inversione di rotta sia su questo punto, sia sull’atteggiamento di Anita verso gli esseri soprannaturali, i mostri, che accresce ancor di più la curiosità per ciò che accadrà nel prossimo volume delle avventure di Anita Blake.

Se mi seguite anche su Instagram, avrete magari notato che tra i miei ultimi acquisti a tema libri c’è anche Luna nera, quarto volume della serie 😍 Ebbene sì, adesso che l’ho iniziata devo continuare a leggere la serie per sapere come va a finire!

Ma del prossimo volume se ne parlerà tra un po’, a settembre, perché alla fine di questa settimana il blog chiude per un paio di settimane! È tempo di vacanze anche per me, ma spero restiate nei paraggi!

Federica 💋

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