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[Recensione] “Fandom” di Anna Day

Buongiorno lettori 😊

Oggi vi propongo la recensione di un volume che fa parte della lista di #MyLiberaLoScaffale2021 e che mostra cosa succede a desiderare di far parte del mando immaginario di cui si è innamorati!


Titolo Fandom Titolo originale The Fandom Autore Anna Day Traduzione R. Verde Saga The Fandom #1 Editore De Agostini Pubblicazione Febbraio 2018 Genere Young Adult Formato Cartaceo (9,90€) ~ Digitale (6,99€) Pagine 397 Acquisto Sito editore

Finalmente il gran giorno è arrivato, Violet è pronta. Pronta per incontrare gli attori che hanno portato sul grande schermo il suo romanzo preferito, La Danza delle forche. Violet lo sa recitare a memoria, ne conosce ogni battuta. Se potesse esprimere un desiderio, chiederebbe di poterci vivere dentro ed essere Rose, la protagonista perfetta. Dovendo fare i conti con la realtà, Violet si accontenta di presentarsi all’evento come cosplayer di Rose e mettersi in fila per l’autografo dei suoi idoli. Soprattutto per quello dell’attore che interpreta Willow, l’eroe più bello di sempre – darebbe ogni cosa per far colpo su di lui. Proprio nel momento in cui il ragazzo si complimenta con lei per il suo costume accade qualcosa di inaspettato. Un terremoto. Urla. Il buio. Violet riapre gli occhi e qualcosa è cambiato. Le guardie corrono ovunque impazzite. Ma è solo quando un proiettile colpisce Rose e la ragazza cade a terra esanime che Violet capisce. Capisce che adesso non è più solo a un evento in costume per appassionati di fantasy. Adesso quella è la realtà. Adesso lei è dentro la storia e la protagonista del suo romanzo preferito è appena morta. Violet ora può fare solo una cosa: prendere il suo posto, ripassare le battute e vivere la storia fino alla fine… E sperare che tutto vada come è stato scritto.

Violet, con le amiche Alice e Katie e con suo fratello Nate, è entusiasta di recarsi al ComicCon travestita come la protagonista del suo romanzo preferito, Il Ballo delle Forche, una storia distopica dove gli esseri umani sono divisi in Imp, da imperfetti, e Gem, da geneticamente modificati e quindi migliori, e che vede al centro la storia d’amore tragica tra Rose e Willow, un’Imp e un Gem. Il loro gruppo ha anche la possibilità di incontrare gli attori del film per una serie di fotografie ed è proprio durante questo incontro che qualcosa di strano accade: dopo un terremoto ed essere stati travolti da una impalcatura, Violet, Nate, Katie e Alice si ritrovano a scappare dalla stanza solo per ritrovarsi in un anfiteatro, uno molto simile a quello descritto dall’autrice Sally King all’inizio del libro che tanto amano. Ma dopo un secondo di spaesamento la realtà e gli eventi li mettono davanti alla verità: quello è l’anfiteatro descritto nel libro e loro sono finiti davvero dentro Il Ballo delle Forche!

Attento a quello che desideri, perché a volte la realtà può letteralmente esplodere.

Dopo un inizio disastroso, dove gli eventi del libro vengono stravolti dalla loro presenza, Violet e gli altri si ritrovano a percorrere la strada della protagonista, soprattutto Violet che, per una serie di disavventure, non solo incrocia sulla propria strada Ash, l’amico destinato alla friendzone di Rose, ma si ritrova a dover sostituire la protagonista nella sua storia con Willow, se vuole che tutti loro tornino a casa. Ma essere Rose è sia un sogno che un incubo, perché il finale che l’attende è la morte per impiccagione, oltre a una serie di prove che non è certa di poter superare perché non è esattamente una persona determinata e sicura di sé. Come non è certa di poter conquistare Willow con le sue imperfezioni, nonostante conosca le battute tra lui e Rose a memoria. Se poi ci si mette anche la sua strana attrazione per Ash, un personaggio del tutto diverso da ciò che viene descritto nel libro, e l’interferenza di Alice, tanto perfetta da passare per una Gem, ecco che la missione di Violet si fa più complicata del previsto. Anche perché qualcosa sembra non andare per il verso giusto, non sempre gli eventi del libro – detto il canone – si avverano e questo mette a rischio la loro possibilità di tornare a casa.

Non c’è nessun copione anche a volerlo. Sorprendentemente, questo pensiero è rassicurante… non devo recitare la battuta giusta o assumere la posizione corretta!

La storia creata da Anna Day gioca con il desiderio che quasi ogni fan ha di ritrovarsi all’interno delle storie che tanto ama (oh Dio, mi è piaciuto Hunger Games, ma farvi parte anche no, grazie!), ma la amplia fino a coinvolger il fandom, per l’appunto, con tutte le derive che da questo arrivano e si sviluppano, per creare un universo molto più complesso. È in questa realtà ibrida che si muove Violet con i suoi amici, trasformandosi da ragazzina insicura a eroina decisa e determinata, grazie al suo ruolo di protagonista in un mondo distopico dove, tra realtà e fantasia, tutto sembra condurre verso un’unica soluzione: la sua morte. Affascinante, in Fandom, è tutta l’impalcatura di citazioni a proposito della letteratura distopica e Young Adult degli ultimi anni, il sarcasmo con cui ne descrive alcuni aspetti fondamentali (vedi la scelta dei nomi per i personaggi principali e secondari, l’impatto sul pubblico di certi attori) o anche i fenomeni che questi hanno generato.

«Sai quel segreto che non ti ho mai detto?» La confusione affiora sul suo viso. «Sì?» Sorrido. «Sei sempre stato tu.» E con un’ultima spinta, li guardo allontanarsi nella corrente.

Tutto questo, però, perde un po’ di punti quando viene spiegato come questi quattro giovani sono riusciti ad arrivare nel mondo de Il Ballo delle Forche e delle ragioni per cui certi eventi sono andati in un certo modo. Se da un lato mi è piaciuta molto l’idea di un inconscio collettivo la cui forza genera un universo alternativo, dall’altra la pseudo non spiegazione di meccanica quantistica che viene rifilata a Violet – e a noi – rende meno incisiva la prima parte del perché esista il mondo del romanzo. Come pure i vari accenni all’ospedale e a una possibile spiegazione reale di cosa è successo ai quattro ragazzi. Lasciata perdere la parte di meccanica quantistica, si sarebbe potuto gestire meglio l’aspetto dell’inconscio collettivo come fondamento di questa terribile realtà distopica, anche perché è l’aspetto che dà meno problemi rispetto al dover dare a tutti i costi una spiegazione “scientifica” al viaggio di Violet e dei suoi amici, salvo poi nascondersi a un “Non te lo spiego, tanto non sei intelligente abbastanza per capirlo”, anche perché suona tanto come una scusa per non raccontare una cosa facile da smentire o che nemmeno l’autrice ha poi così chiaro in mente.

Insomma, una lettura un po’ così, che ha anche un seguito, ma da noi ancora inedito e che comunque non credo leggerò, neppure in originale!

Avete letto Fandom? Se poteste scegliere, in quale universo fantastico vi piacerebbe ritrovarvi? Io sono indecisa tra Hogwarts e Narnia 😊

Federica 💋

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