Buongiorno e buon martedì!
Dopo aver adorato il romanzo d’esordio, vi propongo la recensione del secondo volume della trilogia fantasy La strega e il cacciatore.
Titolo Blood & Honey Titolo originale Blood and Honey Autore Shelby Mahurin Traduzione I. Katerinov Saga Serpent & Dove #2 Editore HarperCollins Pubblicazione Marzo 2021 Genere Fantasy, Young Adult Formato Cartaceo (17,90€) ~ Digitale (6,99€) Pagine 528 Acquisto Sito editore
La posta in gioco è sempre più alta. la magia più pericolosa. la passione più rovente… Lou e Reid sono in fuga da tutti. Dalla congrega, dalla Chiesa e dal re. Per sopravvivere hanno bisogno di alleati. Alleati potenti. Ma il loro aiuto ha un prezzo. Cosa dovranno sacrificare per pagarlo? Sfuggiti per un soffio al pugnale di Morgane, Lou e Reid sono di nuovo insieme… ma le streghe della congrega, gli uomini del re e gli chasseur continuano a dar loro la caccia. Non c’è più tempo, ormai, e il cerchio si stringe inesorabile… Erano certi che insieme avrebbero superato ogni cosa. Ma quando Morgane li attira in un crudele gioco del gatto col topo, i due giovani sono costretti a chiedere aiuto a La Voisin, regina delle Dames Rouges e nemica giurata della congrega di Lou. Mentre Lou, convinta di non avere alternative se vuole salvare suo marito e i loro amici, percorre i sentieri più oscuri della magia, Reid, benché riluttante, deve esplorare i suoi nuovi poteri. Hanno giurato di essere una cosa sola fino alla fine dei loro giorni…
In fuga da sua madre dopo essere stata salvata dalla morte in cambio della vita dell’arcivescovo, Lou si nasconde nella Forêt des Yeux con Reid, Coco, Ansel, Beau e Madame Labelle, incapace di decidersi ad accettare di dover affrontare il pericolo sul loro commino se vuole avere una possibilità di sopravvivere a chi dà loro la caccia, a partire da Morgane, ma anche gli chasseur e il re, deciso a estirpare le streghe e la magia dalla terra una volta per tutte. Ma mentre si nascondono, per Lou e Reid le conseguenze di ciò che è accaduto non sono facili da affrontare, soprattutto alla luce di una scoperta inattesa: la magia scorre anche nei maschi e che Reid sia una strega cambia le carte in tavola di ciò che si è sempre creduto vero. Tuttavia per lui, ex cacciatore che ha appena ucciso l’uomo che considerava un padre, quella scoperta è più una maledizione che altro.
L’importante era avere Reid vicino.
E quando Morgane li mette con le spalle al muro, si ritrovano a cercare aiuto nei più impensabili dei luoghi: dalle Streghe di Sangue, parenti di Manon e acerrime nemiche delle Dames Blanches, e dai loups garoux, lupi mannari che non tollerano né le streghe, né gli chasseur, soprattutto Reid. Ma basta un incontro improvviso, un impresario teatrale chiamato Claud Deveraux e la sua compagnia di speciali saltimbanchi, per mescolare le carte in tavola, a separare Lou e Reid e a portare il caos tra loro e nelle loro esistenze, in una trappola sempre più stretta che li riporta là dove tutto è iniziato, a Cesarine, durante il funerale dell’arcivescovo. Tra segreti e magie che spezzano l’anima di Lou e Reid, oltre che il loro rapporto, Blood & Honey (un titolo che si riflette nel romanzo meglio di quanto fatto con il primo, che qui viene ulteriormente bistrattato – vi dico solo che dove, colomba, è tradotto con un generico uccello 😱 di cattivo gusto, per tante ragioni) è una continua discesa verso un baratro oscuro, in cui entrambi i protagonisti finiscono per diverse ragioni.
Nonostante la sua pelle nuda sulla mia, indossava i segreti come un’armatura e non se li toglieva per nessuno. Neanche per me. Soprattutto non per me.
Lou, con l’amore sconfinato che nutre per Reid e per i suoi amici, appare disposta a tutto per proteggerli, anche a sacrificare pezzi di sé se ciò significa essere abbastanza potente da sconfiggere sua madre. È una protagonista oscura, con la quale ho fatto un po’ fatica a entrare in empatia per via delle scelte discutibili che fa, soprattutto per un chiudersi in sé stessa che la porta a essere sempre più vicina a ciò che Morgane vuole. È cieca Lou, e fa di tutto per restarvi, convinta che basti essere potente per vincere e il suo cammino verso l’oscurità avrebbe dovuto, proprio perché tiene a coloro che ama, farla rinsavire prima. Un discorso analogo, ma diverso e unico, vale per Reid: sconvolto da ciò che ha fatto all’arcivescovo e di ciò che è, Reid si ritrova ad affogare nell’autosabotaggio, nel disprezzo e nel rifiuto della magia, che si traduce in un rifiuto di sé e di Lou, anche se non palese, e che li porta a una frattura ben più profonda del previsto. Il percorso di Reid, però, si svolge in un turbine di esperienze catartiche che lo portano a sviluppare una profonda conoscenza di sé, di chi era e di chi è diventato, di chi è chiamato a essere per sé stesso e per Lou, per aiutarla a non soccombere al potere che ha trasformato anche sua madre.
La amavo. E se dovevo fuggire, nascondermi e combattere per quell’amore, l’avrei fatto. Per il resto della vita.
Sono combattuta su questo secondo volume, perché sono diverse le cose che mi sono piaciute, dal percorso fatto da Reid ai nuovi personaggi che arricchiscono il gruppo, ma diverse volte durante la lettura ho avvertito il peso della voce narrante di Lou come un fastidio e ho spesso trovato ripetitive le interazioni tra loro, i tira e molla, le promesse fatte e mancate dopo tre pagine. È una storia carina di per sé, con un finale che riaccende la curiosità e la voglia di scoprire come i tradimenti saranno scoperti e vendicati, ma c’è bisogno che Reid e Lou, insieme ma soprattutto lei da sola, tirino fuori un po’ di verve e si tolgano i paraocchi, dimenticando scuse e disattenzioni che un po’ stancano e tanto innervosiscono.
So che prima della fine del mese uscirà l’ultimo volume e – ovvio – lo leggerò, perché sono comunque curiosa di sapere come va a finire, soprattutto adesso che alcuni degli alleati si sono rivelati dei doppiogiochisti! Spero anche che migliori 😅
Fatemi sapere se lo avete letto! Federica 💋
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