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[A bookish love] “A Touch of Ruin" di Scarlett St. Clair

Buongiorno!

È San Valentino e sono felice di partecipare all'evento A bookish love per parlarvi di una delle mie coppie preferite del momento: Ade e Persefone!

Oggi infatti, con l'uscita oggi del secondo volume dedicato ad Ade, vi propongo la recensione di A Touch of Ruin, sequel del retelling proprio del mito di Ade e Persefone scritto da Scarlett St. Clair e pubblicato in Italia da Queen Edizioni.

Titolo

A Touch of Ruin

Titolo originale

A Touch of Ruin

Autore

Scarlett St. Clair

Traduzione

V. Battistoni

Saga

Hades x Persephone #2

Editore

Queen Edizioni

Pubblicazione

Novembre 2022

Genere

Fantasy, Romance, Retelling

Formato

Cartaceo (15,90€/18,90€) ~ Digitale (4,90€)

Pagine

380

Acquisto

La relazione tra Persefone e Ade è venuta allo scoperto, e la tempesta mediatica che ne è conseguita sconvolge la vita della ragazza e minaccia di smascherare il suo ruolo di dea della primavera. Ade, il dio dei morti, si porta addosso il peso del suo passato infernale. Un passato che tutti vogliono riportare alla luce in modo da allontanare Persefone da lui. Le cose non fanno altro che peggiorare quando un’orribile tragedia spezza il cuore di Persefone, e Ade si rifiuta di aiutarla. Disperata, la ragazza prende in mano la situazione, stringendo accordi che avranno gravi conseguenze. Afflitta dalla sua perdita e dall’aver scoperto un lato di Ade che non aveva mai visto, Persefone non potrà fare a meno di porsi una domanda a cui ha paura di rispondere.

È davvero disposta a diventare la regina dell’Oltretomba?

Finalmente la storia d’amore tra lei e Ade è tornata sul binario giusto. Dopo aver risolto l’incomprensione che li ha allontanati e ha quasi posto fine al loro amore, se mai hanno corso questo rischio, entrambi possono finalmente gioire di essersi trovati l'un l’altra e possono andare avanti a costruire il loro futuro insieme. Peccato che anche i giornali e le folle di ammiratori dei divini abbiano scoperto della loro relazione.

E poiché Persefone non vuole ancora far sapere al mondo di essere una divina, la dea della primavera, tutti si chiedono quanto durerà la storia tra il dio dei morti e la mortale che gli ha rubato il cuore. Una fame di conoscenza morbosa e con la quale Persefone si troverà a fare i conti in modo diretto e poco piacevole.

«Mia cara, io raderei al suolo questo mondo per te.»

Assediata attorno al suo posto di lavoro e durante le sue normali uscite da folle di curiosi, tutti intenzionati a sapere qualcosa di esclusivo sul dio più temuto di tutti, Persefone fatica a tenere insieme i pezzi della propria esistenza e a emergere dall’ombra soffocante dell’etichetta che le è stata affiliata: “l’amante di Ade”. Dopo aver tanto lottato per sfuggire alle grinfie di sua madre e trovare la propria strada, Persefone adesso non sa chi è e non riesce a capirlo, soprattutto se si aggiunge la possibilità di essere considerata e di diventare a tutti gli effetti la regina dell'Oltretomba, signora del regno di Ade e dea riconosciuta a tutti gli effetti, perdendo però la vita normale e mortali a cui cerca di aggrapparsi con le unghie e con i denti per non rinunciarvi, perché è l’unica cosa che sa per certo mantenerla in equilibrio. Peccato che il resto del mondo cerchi di farla vacillare e cadere, distruggendo insieme il suo grande amore se ci riesce.

Insicura e pronta a commettere azioni sconsiderate e vendette una dopo l'altra, Persefone in questo secondo volume si ritrova a dover prendere una decisione nella propria vita quando tutto ciò che desidera e potersi godere il momento senza pensare alle conseguenze. È una protagonista che pagina dopo pagina, sono sincera, mi ha fatta arrabbiare per le scelte compiute, per il non considerare ciò che ogni sua decisione avrebbe comportato non solo per lei stessa, ma anche per Ade, per il suo regno e per le persone a cui tiene.

«Tu sei la mia debolezza, quella di perderti è la mia più grande paura, il tuo amore è il mio bene più prezioso.»

Persefone, se già nel primo volume si dimostra combattiva ma un filo insicura e quindi portata a sbagliare a causa di come è stata cresciuta avendo Demetra come madre, qui continua a inanellare una serie di decisioni dalle conseguenze discutibili e nefaste in alcuni casi che, se ci avesse riflettuto un po' di più, forse avrebbe evitato.

Dietro al concetto di compassione e altruismo nasconde una vena egoista che sinceramente non mi aspettavo, soprattutto nel suo rapporto con la sua migliore amica Lexa, con la quale si arriverà ad una rottura che forse, finalmente, riesce a far svegliare questa protagonista un po' troppo distruttiva.

In un arco narrativo di sviluppo, in questo volume narrato solo dal suo punto di vista, Persefone avrebbe dovuto cercare di migliorare, di approfondire quella conoscenza di sé e della propria magia che è mancata per tutta la sua crescita e invece qui ancora la considera come qualcosa di cui non è forse degna, o comunque sia di cui non capisce la portata e che, invece di essere ragionevole e impegnarvisi, trascura perché tanto dà per scontato che non sarà brava a gestire i propri poteri. Nonostante abbia dalla sua parte Ade ed Ecate, due personaggi che sono convinta dovrebbero fare santi, dopo tutto ciò che Persefone fa passare loro in questo volume. E se da una parte sono rimasta sconvolta da questo suo comportamento per la maggior parte del libro, dall'altro mi ha sorpreso molto il punto di svolta in cui, finalmente, si assiste ad una presa di coscienza netta da parte sua.

«Invece è abbastanza. È abbastanza perché voi due i amate.»

Qui mi fermo per evitare spoiler, ma aggiungo che in tutto questo processo ho sentito letteralmente il bisogno di consolare quel pover'uomo, pardon quel povero dio chiamato Ade, perché commetterà anche molti sbagli di comunicazione, soprattutto considerato la necessità che loro due hanno di condividere le esperienze per conoscersi, ma dimostra anche un'infinita pazienza di fronte a tutto ciò che Persefone combina, ricordandole pagina dopo pagina che comunque sia la certezza del suo amore per lei non vacilla mai, né ha dei ripensamenti su di loro. È un personaggio che di per sé fatica a gestire la rabbia, che però qui dimostra la propria maturità nei confronti della situazione romantica del libro, un aspetto nel quale invece Persefone ancora arranca. Infatti il punto forte della storia e della coppia è sicuramente il dio dei morti, beninteso che anche lui ha i suoi difetti, e le continue e meravigliose dichiarazioni d'amore e di intenti che continua a regalare a Persefone. Oltre agli attimi di passione smisurata che fanno battere il cuore e anche sventolare la mano per fare aria e calmare i bollenti spiriti.

È un romanzo, A Touch of Ruin, in cui davvero si assiste alla rovina di quello che è il mondo pre storia d'amore di Persefone, non solo nella sua quotidianità ma anche nei rapporti con le persone, una rovina causata tanto da agenti esterni, da chi vuole rompere l'idillio con Ade (anche qui, avrebbe dovuto aprire gli occhi un po' prima sul responsabile), quanto dagli stessi comportamenti distruttivi e forse un po' incuranti delle conseguenze di Persefone. Un volume di transizione per la protagonista femminile di questo retelling, che la porta a toccare il fondo per risalire, si spera ancora di più, verso un futuro più luminoso grazie ad Ade.

Sì, so che avete capito che di questa coppia mi piace soprattutto lui 😅 sono una ragazza semplice: datemi Ade e siamo tutti contenti!

E alla fine di questa settimana parleremo anche di A Game of Retribution! Esatto, si inizia con la versione di lei e si chiude con quello del magnifico e paziente Ade!

Prontə a scoprirla con me?


Federica

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