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Immagine del redattorefedecaglioni

Penny Dreadful

Buongiorno 😊

Come state?? Spero sia andato tutto bene durante la mia assenza! Sto preparando un piccolo resoconto dei miei 7 giorni parigini ma nel frattempo vi porto a fare un giro in una serie tv ambientata qualche chilometro più a nord della capitale francese! Si va a Londra 😊


Titolo Penny Dreadful Ideatori John Logan Paese Stati Uniti d’America, Regno Unito Anno 2014-2016 Genere Fantastico, horror, drammatico Stagioni 3 Episodi 27 Lingua Inglese Cast Eva Green, Josh Hartnett, Timothy Dalton, Harry Treadaway, Rory Kinnear, Billie Piper, Danny Sapani, Reeve Carney, Helen McCrory, Simon Russell Beale, Patti LuPone, Wes Studi

Trailer Prima Stagione


Trailer Seconda Stagione


Trailer Terza Stagione


La serie è una grande tragedia in tre atti, costruita con coerenza e in un crescendo di pathos, unito alla sempre maggiore profondità dei temi trattati. Questi passano dall’ovvio doppio mostro/umano a una riflessione sulla fede e su Dio, passando da quella a proposito del male come totalmente estraneo al bene e quindi come elementi divisibili e inconciliabili, da una sul rapporto familiare e su cosa determini la classificazione di una gruppo come “famiglia”. Altri temi affrontati sono l’analisi delle tendenze e le realtà sessuali come semplice appagamento di un desiderio fine a se stesso (che sia etero o omosessuale non importa), la vicinanza e la comunione spirituale di fronte agli stessi intenti, l’amore e la passione come un terreno incerto e che fa paura, le debolezze umane, la disparità tra uomo e donna e la differenza tra ciò che è accettato/accettabile e ciò che non lo è. Ma la parte migliore è costituita dai personaggi e dal fatto che siano tutti estrapolati e riattualizzati (in un certo modo) dai romanzi ottocenteschi. I classici Frankenstein, Dracula, Dorian Grey, Henry Jekyll sono la base per lo sviluppo dei protagonisti principali. Sono figure, unite a quelle della medium e dell’uomo-lupo, che ricorrono nella letteratura del periodo e nei Penny Dreadful, libretti horror/macabri pubblicati a metà dell’800, e tutti presentano una personalità spaccata, a partire dai protagonisti principali.

Vanessa Ives è l’incarnazione perfetta di tutti i temi che vi ho elencato, perché è combattuta tra la luce e l’oscurità, perché è così ricca di contraddizioni, paure e ferite che appare sin da subito incapace di seguire la strada giusta, quella che le impedirà di soccombere alle tentazione dell’oscurità e mettere il mondo in pericolo. È, tuttavia, una donna forte e combattiva, dolce con le anime solitarie e aliene alla società, ma profondamente critica e insicura se si tratta di se stessa. Trae la propria forza dal sostegno e dalla vicinanza di Ethan, Sir Malcom, Victor e Sembene (il tuttofare di Sir Malcom), perciò quando si separano la solitudine e le ferite causatele dalla crudeltà umana la rendono una facile preda del nemico, che sia Dracula o Satana non fa differenza. Eva Green è eccezionale nel dare vita a Vanessa, un personaggio estremamente mutevole e che richiede cambi di espressione e movimenti repentini, convulsi fin quasi al limite dell’elasticità umana.

Ethan Chandler è un americano perennemente in fuga: da se stesso, dalla sua famiglia e dal padre, dalle proprie responsabilità e soprattutto dalle conseguenze delle proprie azioni. Ha un carattere insicuro a causa del suo rifiuto di affrontare la propria natura e il senso di colpa che deriva dal non essere propriamente conscio delle proprie azioni, ma è anche attratto dall’oscurità e dall’idea che non possa vincerla, un aspetto di sé che trova stabilità grazie al rapporto con due donne: Brona Croft prima e Vanessa Yves poi. È il solo tra i protagonisti a mostrare il suo lato mostruoso in modo evidente e che nonostante tutto riesce a non perdere di vista la propria umanità e la propria coscienza. Josh Hartnett e la sua fisicità (è più alto di tutti gli altri attori) rendono bene la doppia natura di Ethan e la trasformazione in licantropo è fatta in modo tale da non perdere la sua fisionomia, lo trasfigura quasi come se il suo secondo aspetto fosse del tutto naturale, mentre la recitazione lo porta ad assumere atteggiamenti dimessi, in netto contrasto con la natura feroce del lupo ma che rendono alla perfezione il senso di colpa di Ethan, creando così un personaggio realista e più incline al riscatto rispetto alla stessa Vanessa.

Tutta la trama si sviluppa in modo lineare e coerente, intrecciando alla storia di Vanessa e Ethan quelle dei singoli personaggi e rendendola un’unica grande narrazione, in cui temi e metafore si richiamano a vicenda e nella quale la Londra di epoca vittoriana si fa cupa, nebbiosa e fredda. È una serie con scarse scene diurne e quelle presenti sono comunque poco luminose/soleggiate, il tutto contornato dagli elementi tipici della Seconda Rivoluzione Industriale, la forte presenza di macchinari automatici, dell’elettricità, del vapore, in una oscurità che caratterizza la mente e l’animo dei personaggi, ma anche l’attitudine negativa della società verso i poveri, i malati e i diversi. Come vi dicevo sono proprio i personaggi il punto di forza, anche perché giocano un ruolo magistrale nel creare empatia con chi guarda, mettendo in luce le debolezze, i pregi e i difetti che tutti loro hanno e che li rendono reali e umani. Di Penny Dreadful ho adorato la continua messa in discussione delle certezze, del confine tra bene e male, tra ciò che è essere umano e ciò che è mostro, in una ridefinizione costante della realtà e dei suo significati. È una serie a tutto tondo, horror e letteraria insieme, con un pizzico di romanticismo che ha fatto gioire e soffrire il mio lato sdolcinato attraverso le storie dei personaggi, ma soprattutto con quella di Ethan e Vanessa, la “non-coppia” per eccellenza.

Purtroppo il finale da “E vissero tutti felici e contenti…” è stato categoricamente escluso, il che mi ha portata a guardare l’ultimo episodio con le lacrime agli occhi e un groppo in gola. E non sono nemmeno riuscita a piangere!!! Il finale infatti, nonostante mi abbia spezzato il cuore per poi camminarci sopra, è stato giusto per le premesse che lo hanno preceduto. Per Vanessa e Ethan, ma anche per Malcom, Victor e gli altri personaggi (di cui non vi ho parlato per non tenervi qui a leggere fino a stasera…) non poteva esserci altro destino se non quello degli amanti tragici visto ciò che hanno affrontato e come sono cambiati nelle tre stagioni.

Una serie bellissima in cui il lieto fine sarebbe stato fuori luogo rispetto alla trama… Però non mi avrebbe fatto schifo, anzi!! Al diavolo la coerenza e la verosimiglianza! I presupposti per il “Vissero felici e contenti” c’erano se solo avessero voluto seguire questo filone. Purtroppo così non è stato e adesso devo accontentarmi del finale giusto ma che spezza il cuore 😭

Voi che mi dite: conoscevate già questa serie? O la scoprite per la prima volta qui da me? Ditemi, che sono curiosa!!

A presto Federica 💋

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