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Libri illeggibili

Io adoro leggere. Bibliofila convinta, detesto prendere un libro in prestito perché, nel malaugurato caso in cui mi piaccia, lo devo restituire ingaggiando una cruenta lotta con me stessa. La parte ragionevole alla fine la spunta sempre, ma lascio passare poco tempo prima di fiondarmi in libreria per acquistare una copia del suddetto libro. Risultato: sprizzo gioia da tutti i pori e i ripiani in camera mia non hanno più un buco libero.

A volte, però, mi capita di incontrare dei libri dei quali penso sia meglio perderli che trovarli. Soprattutto se fanno parte di quella sacra categoria de “I Classici della letteratura” e risultano dei mattoni tali che al confronto Guerra e Pace è una passeggiata di salute. È lo sfortunatissimo caso di Mademoiselle de Maupin di Théophile Gautier.


Scritto tra il 1834-1835, narra le vicende di questa Mademoiselle de Maupin che, per sfuggire alla noia di una vita da donna, si traveste e comporta come un uomo. Fin qui potrebbe anche essere interessante, ma se lo leggi partendo dalla Prefazione (scritta da Gautier in risposta alle critiche ricevute) la voglia di leggerlo scappa in stile “fuggi, fuggi generale”! La vedi anche mentre ti fissa da una distanza chilometrica e la sua espressione ti dice chiaro e tondo che non tornerà finché non cambierai libro.

Ma vedi, cara VogliaDiLeggere, io questo libro non lo posso proprio abbandonare. È argomento d’esame all’università e se non lo leggo è un grosso problema. Perciò, ti prego, torna da me.

Sempre convinta che la situazione possa migliorare, mi sforzo di leggere un altro paio di pagine ma niente. Quella vipera non si schioda da là.

Di libri illeggibili ne ho trovati abbastanza nella mia vita, ma questo è veramente difficile da mandar giù… Forza e coraggio! Devo – no, POSSO farcela!!!

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