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La météo de Baudelaire #21 : La Trilogia delle Gemme

Buongiorno e benvenuti a bordo.

La OnRainyDays Timelines è lieta di ospitarvi durante il terzo viaggio nel tempo. Il vostro comandante, La météo de Baudelaire, vi augura di passare un soggiorno piacevole e una buona lettura.

 

Oggi vi parlo di una saga che ha fatto davvero furore, sia in Germania che nel resto d’Europa, e che ovviamente io non mi sono fatta mancare da brava divoratrice di libri Fantasy.


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Info


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Titolo Red Blue Green Titolo originale Rubinrot Saphirblau Smaragdgrün Autore Kerstin Gier Traduzione Alessandra Petrelli Editore Corbaccio Anno 2011 2011 2012 Anno prima edizione 2009 2010 2010 Genere Fantasy, Young Adult Formato Cartaceo Pagine 329 350 432 Prezzo 9,90€ 13€ 12€

Trama

Red: Per l’amica Leslie, Gwendolyn è una ragazza fortunata: quanti possono dire di abitare in un palazzo antico nel cuore di Londra, pieno di saloni, quadri e passaggi segreti? E quanti, fra gli studenti della Saint Lennox High School, possono vantare una famiglia altrettanto speciale, che da una generazione all’altra si tramanda poteri misteriosi? Eppure Gwen non ne è affatto convinta. Da quando, a causa della morte del padre, si è trasferita con la mamma e i fratelli in quella casa, la sua vita le sembra sensibilmente peggiorata. La nonna, Lady Arisa, comanda tutti a bacchetta con piglio da nobildonna e con l’aiuto dell’inquietante maggiordomo Mr Bernhard, e zia Glenda considera lei, Gwen, una ragazzina superficiale e certamente non all’altezza del nome dei Montrose. E poi c’è Charlotte, sua cugina: capelli rossi, aggraziata, bravissima a scuola e con un sorriso da Monna Lisa. È lei la prescelta, colei che dalla nascita è stata addestrata per il grande giorno in cui compirà il primo salto nel passato. Charlotte si dà un sacco di arie, ma Gwen proprio non la invidia: sa bene che si tratta di una missione pericolosissima non solo per la sua famiglia ma per l’umanità intera, e da cui potrebbe non esserci ritorno. E non importa se Charlotte non viaggerà sola ma sarà accompagnata da un altro prescelto, Gideon de Villiers, occhi verdi e sorriso sprezzante… Gwen non vorrebbe davvero trovarsi al suo posto. Per nulla al mondo… Blue: “Molto probabilmente il mio organismo aveva prodotto più adrenalina negli ultimi giorni che nei sedici anni precedenti. Erano successe così tante cose e avevo avuto così poco tempo per riflettere”. Gwendolyn ha tutte le ragioni di questo mondo per pensarla così. Ha appena scoperto di non essere una normale ragazza londinese, bensì una viaggiatrice nel tempo che i Guardiani – una setti segreta che ha sede nel dedalo di vie intorno a Temple Church – inviano nelle epoche passate per prelevare una goccia di sangue dai dodici prescelti e completare il cronografo, una missione da cui dipende il destino dell’umanità. Peccato che la sua famiglia non l’avesse informata perché tutti erano convinti che la predestinata fosse l’odiosa cugina Charlotte e peccato che, di conseguenza, Gwen avesse trascorso gli ultimi sedici anni della propria vita a studiare (poco), giocare (molto), chiacchierare e divertirsi con le amiche come ogni ragazza. Mentre avrebbe dovuto imparare a tirare di scherma, ballare il minuetto, apprendere nozioni di storia universale e conversare in modo appropriato con l’aristocrazia del Settecento. Quasi tutto, nella sua nuova situazione, la infastidisce: essere sballottata avanti e indietro nei secoli, la supponenza mista a invidia della cugina Charlotte, la noia delle lezioni di ballo e portamento… Poche cose le piacciono: il piccolo gargoyle fantasma Xemerius, che solo lei Gwen può vedere e, naturalmente, il suo compagno di viaggi nel tempo: Gideon, bello da morire… Green: «Sono davvero contento di aver chiarito le cose. In ogni caso resteremo sempre buoni amici, giusto?» Quando un ragazzo dice così a una ragazza non è che la renda pazzamente felice. Se poi il ragazzo in questione è Gideon de Villiers, occhi verdi e capelli corvini, Gwendolyn Shepherd, la destinataria del messaggio, si sente precipitare decisamente negli abissi dell’infelicità. E sì, perché, nelle due settimane che le hanno sconvolto la vita, facendole quasi dimenticare di essere una normale studentessa di sedici anni di una normale scuola londinese, Gideon le era sembrato la sua unica ancora di salvezza. Solo da due settimane, infatti, Gwen ha scoperto di essere predestinata a viaggiare nel tempo per portare a termine una missione pericolosissima da cui dipende il destino dell’umanità intera. Una faccenda che, in realtà, non le interessa affatto, diversamente dalla cugina Charlotte, che era convinta di essere lei la predestinata e che era stata educata ad affrontare situazioni e persone di ogni tempo e ogni luogo. Solo per Gideon, il suo compagno di viaggi nel passato, Gwen ha trovato sopportabile l’essere sballottata da un secolo all’altro alla ricerca di un cronografo perduto, ma ora perché dovrebbe continuare a lasciarsi tiranneggiare dall’implacabile setta dei Guardiani? D’altra parte, è vero che a poco a poco sta scoprendo segreti insospettabili sulla propria famiglia che la riguardano molto da vicino. E poi, finché è sostenuta da amiche come Leslie e da piccoli gargoyle impiccioni e simpatici come Xemerius, la sua vita, oltre a essere piena di pericoli, può essere anche molto eccitante.

Parere

Quando ho avuto occasione di leggere i tre libri della saga ho pensato che fosse una fortuna vederli pubblicati tutti a pochi mesi di distanza l’uno dall’altro, perché la fine di Red, per quanto strana e out of blue (che accade senza alcun tipo di preavviso), mi ha lasciata con la voglia di sapere cosa sarebbe successo non solo tra Gwen e Gideon, ma soprattutto come sarebbe continuata la loro ricerca per completare il secondo cronografo e per fare luce sul perché il primo fosse stato rubato. Per il periodo in cui è stata pubblicata, La Trilogia delle Gemme, con i suoi protagonisti dotati del gene nel viaggio nel Tempo, era una vera e propria novità nel Fantasy Young Adult, perché appunto i personaggi principali non erano, né avevano contatti con, creature quali vampiri, licantropi, angeli e via dicendo. Anche oggi lo è, perché comunque vampiri, licantropi, angeli e quant’altro restano i preferiti, ma a distanza di qualche anno devo ammettere che non ho rivisto gli stessi elementi che me l’hanno fatta apprezzare la prima volta. È una saga ben concepita e orchestrata, che non incorre in incongruenze e sviste. Trattando di viaggi nel tempo, a volte anche accidentali, occorre avere uno schema ben preciso, perché altrimenti sono convinta che una svista temporale o un errore possa anche accadere. Non parlo solo delle azioni dei protagonisti, ma anche delle descrizioni dei luoghi, degli abiti e dei comportamenti tipici di una determinata epoca. È facile sbagliare un dettaglio ma questo non succede a Kerstin Gier. Per quanto me ne intendo io, ho apprezzato davvero tanto l’accuratezza e la puntigliosità dimostrate verso la veridicità storica, rappresentate da Madame Rossini, la sarta incaricata di preparare gli abiti e gli accessori dei viaggiatori. È piacevole leggere e scoprire assieme a Gwen come erano diverse le mode, le attitudini e i comportamenti delle persone anche solo mezzo secolo prima dell’inizio della storia e l’autrice riesce a regalare davvero dei bei quadri storici con il suo stile scorrevole, divertente nelle scene di gruppo e che tiene incollati alla pagine pur di sapere come andrà a finire. Quello che purtroppo manca sono due protagonisti davvero importanti. Non che Gwen e Gideon non lo siano, ma ho avuto spesso l’impressione che forse, a conti fatti, sarebbe stato meglio avere Leslie (la migliore amica di Gwen) e Raphael (il fratello minore di Gideon) come coppia lei/lui della storia. Gwen passa, tra un imprevisto e un attacco e l’altro, a lamentarsi di non aver scelto lei di possedere il gene del tempo (Red) e di Gideon che non la guarda più con gli occhi a cuoricino (Blue e parte di Green). Capisco che il primo, e il conseguente stress che ne deriva, possa essere un gran problema, soprattutto vista l’aspettativa che tutti hanno nei suoi confronti e la poca collaborazione che le dimostrano all’inizio, ma Gwen avrebbe dovuto reagire prima secondo me e intestardirsi su questioni più importanti, piuttosto che agire per ripicca nei confronti della mania di controllo di Gideon. Lui, poi, ho avuto da subito la sensazione di trovarmi di fronte a una banderuola, abituato a ruotare a seconda del vento. Prima esisteva solo Charlotte, poi Gwen è diventata il centro del Mondo finché non l’ha vista nel passato e ha concluso che fosse in combutta con i nemici. Per Gideon ho un consiglio: prima di saltare alle conclusioni parla con le persone, magari mantenendo un tono di voce normale e non aggressivo, forse così eviti di complicare la vita alla gente e ci si può concentrare su cose più importanti. È una bella trilogia, questo sì, soprattutto per il tema dei viaggi nel tempo, ma che ho apprezzato più per i personaggi “di contorno” che per i protagonisti veri e propri, perché sono quelli che risollevano un po’ il morale di fronte ai continui litigi tra Gwendolyn e Gideon.

Voto


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Se conoscete la saga, anche solo grazie ai due film che hanno tratto da Red Blue (quello su Green è in lavorazione), sono curiosa di sapere come vi è sembrata! Sapete quanto adori i diversi punti di vista 😊 Se vi era sconosciuta, sono felice di avervene parlato un po’!

A presto 💋

 

Vi ricordo che, cliccando sul link sottostante, potete partecipare all’On Rainy Days Contest e vincere uno dei premi in palio 😄

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