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La météo de Baudelaire #16 : Il canto del ribelle

Mercoledì significa solo una cosa: è arrivato il giorno de La météo de Baudelaire!

Il libro di oggi mi è molto caro, perché è riuscito a conquistarmi con la sua ironia e lo spirito. In inglese si chiama wit ed è incrocio proprio tra l’ironia e lo spirito, caratterizzato da sagacia e intelligenza. Questo romanzo è wit 😄


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Info


Titolo Il canto del ribelle. La vera storia di Loki Titolo originale The Gospel of Loki Autore Joanne Harris Traduzione Laura Grandi Editore Garzanti Anno 2015 Anno prima edizione 2014 Genere Fantasy, Mitologico Pagine 320 Prezzo 16,90€

Trama

Per Loki, il dio delle fiamme, intelligente, affascinante, ingannatore, spiritoso, l’accoglienza ad Asgard non è delle migliori. Nella città dorata che s’innalza nel cielo in fondo al Ponte dell’Arcobaleno, dove vivono le donne e gli uomini che si sono proclamati dèi, tutti diffidano di lui, che ha nelle vene il sangue dei demoni. Malgrado la protezione di Odino, Loki ad Asgard continua a non essere amato: quello è il regno della perfezione, dell’ordine, della legge imposta. Entrare definitivamente nella schiera delle divinità più importanti, per lui, è impossibile: non solo gli viene impedito, è la sua stessa natura ribelle a impedirglielo. Ma arriva il momento della sua riscossa. Il mondo delle divinità è agli sgoccioli, una profezia ne ha proclamato la fine imminente. E Loki potrà mettere le sue capacità al servizio di Asgard e dei suoi abitanti. È lui che si adopera, con la sua astuzia, per trarre in salvo Thor e compagni. Ma gli dèi sono capricciosi, volubili e di certo non più leali di Loki. Adesso è giunta per lui l’ora di decidere da che parte stare, chi difendere e contro chi muovere battaglia. E di scoprire se i suoi poteri e la sua astuzia possono davvero salvarlo dalla fine che minaccia i Mondi e le creature, umane e divine, che li abitano.

Parere

Difficilmente, leggendo una storia, si parteggia per il cattivo della situazione, il protagonista è quello che strappa sempre la nostra approvazione. Ma in questo romanzo il cattivo della storia e il protagonista coincidono, sono entrambi Loki, il demone del caos costretto da Odino a diventare suo fratello e a rinunciare al suo Aspetto originario fino alla fine dei mondi. La storia della creazione dei Mondi, della loro crescita e dell’arrivo di Ragnarök, la battaglia finale tra Ordine e Caos, vede con Loki un punto di vista inedito. Non solo ci troviamo nel mondo della mitologia norrena, non così famosa da noi se non attraverso le reinterpretazioni Marvel, ma anche dalla parte di chi, normalmente, veste il ruolo di cattivo per antonomasia e io non ho potuto fare a meno di amare questo dark side della storia e il suo umile narratore, con i suoi diversi e numerosi consigli tratti dal Lokabrenna, il Vangelo di Loki. Ironico, sagace, spigliato, perfido, libertino, falsamente modesto e anche un po’ ingenuo, è difficile non innamorarsi di Loki e della sua capacità di narrare una storia in cui lui, volente o nolente, finisce per essere sempre il capro espiatorio di ciò che va storto a Asgard. Che sia il responsabile o no poco importa (anche se 90 su 100 è lui la mente), perché le colpe ricadranno comunque su di lui, anche quando il suo genio viene messo al servizio degli Dei per proteggerli dai nemici esterni. È incredibilmente divertente, si prende costantemente gioco degli Dei, che lui definisce come “Quelli che contano”, evidenziandone i difetti e le naturali imperfezioni, nonché le mancanze e i pregiudizi, restituendone un ritratto denigrante ma sicuramente piacevole e, ancora, molto divertente. Gli Dei non sono perfetti, anzi, e possono essere più bugiardi di chi, come Loki, ha fatto della menzogna il suo mezzo di sopravvivenza. Il canto del ribelle dimostra come, anche chi dovrebbe essere tra i buoni, in realtà non è migliore di un cattivo nato. Che poi, Loki più che essere cattivo è curioso e questo lo porta a fare di tutto per soddisfare la propria curiosità, con conseguenze spesso producenti. Il tutto è condito da uno stile davvero scorrevole, che accosta paragoni e concetti moderni alla mitologia, il che aiuta a non farla sentire come qualcosa di lontano anni luce da noi. Joanne Harris è una scrittrice incredibile e questo è un romanzo che ho adorato e divorato.

Voto


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Ultimamente mi accorgo che associo più facilmente ai concetti parole inglesi rispetto a quelle italiane. Lo avete visto anche voi all’inizio con wit (sto ancora pensando se in italiano esiste una parola che esprima tutte quelle sensazioni che suscita wit)… Sono seri problemi 😄 Beh, fatemi sapere sia se avete avuto modo di leggere questo bel libro o se, come me, fino a poco tempo fa conoscevate solo quel Loki della Marvel e meravigliosamente interpretato da Tom Hiddleston.

See you soon 💋

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