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“Il Trono di Spade: Libro Primo delle cronache del ghiaccio e del fuoco” di George R.R.

(E dopo il titolo più lungo di ogni altro mio articolo…)

Buongiorno a tutti!

Ebbene sì, oggi sì parla di Lui, il primo capitolo della saga più famosa degli ultimi anni, quel libro che, con quasi 900 pagine, è ben più lungo di tante trilogie che ho letto. Ed è solo l’inizio!


Titolo Il Trono di Spade: Libro Primo delle cronache del ghiaccio e del fuoco Titolo originale A Game of Thrones Autore George R.R. Martin Traduzione S. Altieri Saga A Song of Ice and Fire Editore Mondadori Anno 2012 Anno prima edizione 1996 Genere Fantasy, epico Formato Cartaceo Pagine 849 Prezzo 25€ Acquisto Mondadori

In una terra fuori dal mondo, dove le estati e gli inverni possono durare intere generazioni, sta per esplodere un immane conflitto. Sul Trono di Spade, nel Sud caldo e opulento, siede Robert Baratheon. L’ha conquistato dopo una guerra sanguinosa, togliendolo all’ultimo, folle re della dinastia Targaryen, i signori dei draghi. Ma il suo potere è ora minacciato: all’estremo Nord, la Barriera – una muraglia eretta per difendere il regno da animali primordiali e, soprattutto, dagli Estranei -sembra vacillare. Si dice che gli Estranei siano scomparsi da secoli. Ma se è vero, chi sono allora quegli esseri con gli occhi così innaturalmente azzurri e gelidi, nascosti tra le ombre delle foreste, che rubano la vita, o il senno, a chi ha la mala sorte di incontrarli? La fine della lunga estate è vicina, l’inverno sta arrivando e non durerà poco: solo un nuovo prodigio potrà squarciare le tenebre. Intrighi e rivalità, guerre e omicidi, amori e tradimenti, presagi e magie si intrecciano nel primo volume della saga de “Le cronache del ghiaccio e del fuoco”.

Westeros, il grande continente e i suoi sette regni uniti sotto la corona di Robert Baratheon, è quasi alla fine della stagione calda e al nord, tra i membri di casa Stark, questo significa solo una cosa: l’inverno sta arrivando! Ad aprire il primo volume delle Cronache del ghiaccio e del fuoco sono tre fronti contemporaneamente messi alla prova: le terre oltre la barriera, zone selvagge dove i morti sembrano essere tornati a camminare; il regno di Re Robert, in cui la morte del Primo Cavaliere Jon Arryn spinge la corte a viaggiare verso Grande Inverno, dimora di lord Eddard Stark, per chiedergli di prendere il suo posto; Esteros, il continente al di là del mare stretto, dove gli esuli Viserys e Daenerys Targaryen, ultimi eredi della potente stirpe che ha regnato su Westeros, si stanno muovendo per tornare in patria e riconquistare il trono che fu sottratto a loro padre.

La narrazione scivola tra personaggi diversi, raccontando i tre fronti dell’azione attraverso gli sguardi di Jon Snow, figlio bastardo di lord Stark, entrato tra i guardiani della notte su alla barriera e lì costretto ad affrontare i pericoli dell’inverno; di Eddard Stark e delle sue figlie Sansa e Arya, bloccati tra gli intrighi e gli inganni della corte ad Approdo del Re, e di Catelyn, sua moglie, che viaggia in lungo e in largo per scoprire cosa abbia portato all’attentato alla vita di suo figlio Bran da parte dei Lannister, altra grande casa del regno cui appartengono la regina Cersei e suo fratello gemello Jaime, il cavaliere dalla guardia reale noto come lo Sterminatore di Re; di Bran Stark, un ragazzino rimasto menomato a causa di una brutta caduta e che sembra legato al sapere mitico del Corvo con tre occhi; di Tyrion Lannister, terzo fratello, chiamato il Folletto perché affetto da nanismo, che si ritrova al centro della guerra tra la sua famiglia e gli Stark a sua insaputa; e, infine, di Daenerys, una giovane ragazza costretta a sposarsi con il khal (capo) della tribù dei Dothraki per volere del fratello. Ognuno diverso dall’altro per prosa e stile narrativo, un capitolo succede all’altro spostando continuamente l’attenzione del lettore da un problema all’altro, lasciando in sospeso la vicenda appena narrata anche per centinaia di pagine e riprendendola in un filo narrativo che, comunque, non manca della continuità necessaria a rendere la storia comprensibile. George R.R. Martin crea tanti attimi in cui ci viene narrato un pezzetto importante della storia, poi salta a quello successivo e cambia protagonisti, ambienti, riempiendo gli eventuali buchi con descrizioni e messaggi inviati da una parte all’altra del regno tramite i corvi messaggeri, così che tutti, lettore e personaggi, siano sempre al passo con gli eventi. Devo dire, conoscendo già la serie tv, di aver trovato il libro un po’ lento, soprattutto nei capitoli dedicati a Sansa e Catelyn, meno quelli di Eddard, ma lo stesso faticosi. Interessantissime, invece, – ed è quello che salva l’immensità del volume, secondo me – le pagine di Jon, Tyrion, Daeneris e Arya, i personaggi più interessanti, sia per gli eventi che li coinvolgono, sia per il loro stesso carattere e l’evoluzione che subisce più prosegue la storia. Una storia che, grazie allo stile di Martin, si riesce a vedere veramente mentre si legge, con descrizioni accurate, ben riuscite e capaci di coinvolgere tanto nei luoghi quanto nelle emozioni dei personaggi.

Avendo visto e divorato la serie, mi ritengo una fan accanita di Game of Thrones, perciò non vedo l’ora di leggere anche i prossimi libri! Mi è stato persino regalato il cofanetto, in lingua originale, e sarà un full immersion nell’opera al suo massimo! Non vedo l’ora!

Voi li avete letti i libri di George R.R. Martin? O siete tra coloro che, causa serie tv, hanno sviluppato un odio per tutto ciò che fa parte di GoT? Ditemi!

Federica 💋

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