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  • Immagine del redattorefedecaglioni

“Il circo della notte” di Erin Morgenstern

Buongiorno 😊

Non vedevo davvero l’ora di parlarvi di questo libro e di trascinarvi nelle sue atmosfere magiche e notturne! Allora armatevi di una sciarpa, o di un dettaglio, rosso scarlatto e superate con me il cancello de Le Cirque des Rêves!

Titolo Il circo della notte Titolo originale The Night Circus Autore Erin Morgenstern Traduzione M. Magrì Editore Rizzoli BUR Anno 2017 Anno prima edizione 2011 Genere Narrativa fantastica Formato Cartaceo Pagine 476 Prezzo 12€ Acquisto Amazon

Appare così, senza preavviso. Le Cirque des Rêves apre al crepuscolo, chiude all’aurora. È il circo dei sogni, il luogo dove realtà e illusione si fondono: acrobati volanti, contorsioniste, l’albero dei desideri, il giardino di ghiaccio affascinano un esercito di spettatori che li insegue ovunque. Ma dietro le quinte due misteriosi rivali ingaggiano una magica sfida: due giovani allievi scelti e addestrati all’unico scopo di dimostrare una volta per tutte l’inferiorità dell’avversario, inaspettatamente, si innamorano. Contro ogni regola, la passione tra Marco e Celia si scatena e travolge tutto come una corrente elettrica che minaccia di distruggere il delicato equilibrio di forze a cui il circo deve la sua stessa esistenza. Nemmeno la forza del destino sembra potersi opporre. Un tuffo nel mondo magico e seducente della fantasia, un romanzo di culto ormai diventato un classico del fantasy.

Le Cirque des Rêves è un mistero, un sogno, un inganno all’interno del quale niente è come appare, dove tutto è esibizione ma anche qualcosa di più, qualcosa di così immensamente reale da fare paura. Qualcosa le cui conseguenze possono cambiare per sempre le vite di chi vi si trova coinvolto, non sempre per il meglio. E a tenere vivo il regno dei sogni, il circo dell’immaginazione è la sfida che vede contrapporsi Celia Bowen e Marco Alisdair, i predestinati allievi e sfidanti di due scuole di pensiero diverse, ognuna convinta di essere la migliore, i cui maestri sono disposti a tutto pur di dimostrate di avere ragione, anche a sottoporre i prescelti ad una sfida mortale.

«Non stai prendendo le cose sul serio.» «È un circo» dice lei. «È difficile prendere le cose sul serio.» «Il circo è soltanto il luogo dell’azione» «Allora non è né un gioco né una sfida, è solo esibizione.» «Ė molto di più.»

Erin Morgenstern crea una storia magica, che fa battere il cuore e che si tinge di tinte oscure quel tanto che basta a farci vivere sul confine tra sogno e incubo, tra gioia e paura, legandoci alle vicende che smuovono il circo e i suoi saltimbanchi con lo stesso vincolo inscindibile che lega Celia a Marco e entrambi alla sfida che devono portare a termine. Ma se i due “maghi” sono il motore che conduce il gioco, trasformandolo e rimescolando le carte ad ogni nuova mossa che Marco e Celia compiono, dandogli vita e alimentandolo, ad emergere come vero protagonista, il fulcro attorno al quale la storia si muove e si costruisce, è il Circo, i suoi abitanti, gli spettatori che restano incantati dai suoi prodigi e i rêveurs, appassionati che seguono il circo in lungo e in largo pur senza farne parte e con esso sognano (proprio come dice il nome).


«Sono stanca di cercare di tenere insieme cose che non possono essere tenute insieme» di Celia quando lui le si avvicina. «Di controllare ciò che non può essere controllato. Sono stanca di negare a me stessa ciò che desidero per paura di rompere cose che non sono in grado di riparare. Si romperanno comunque, nonostante tutto.»

Ad essermi piaciuto, oltre allo stile particolare dell’autrice e il senso di appartenenza che esso permette di sviluppare con la storia, è l’idea che, più che impedire qualcosa, il circo e il vincolo tra Celia e Marco siano lì per spronarli, per spingerli a dare il meglio di loro nonostante le circostanze avverse, a trovare l’attimo e il luogo della propria felicità anche se non sembra possibile, anche se sembra di non poter avere un lieto fine. Chiudo, e qui mi fermo perché sono a poco dallo sforare nello spoiler, dicendovi che, sì, ho amato i protagonisti e ho pianto per loro (e se piango sono certa di aver trovato un buon libro 😅), ma che trovo fenomenale sono i gemelli Widget e Poppet, meravigliosi, e Bailey, un personaggio defilato, ma che è il nostro specchio nel romanzo e senza il quale, credetemi, niente ne Il circo della notte potrebbe combaciare e chiudersi.


È un libro particolare, che forse non fa per tutti, ma che merita sicuramente di essere letto perché regala tante emozioni, ognuna diversa dall’altra.

Questo libro rientra tra i miei 12 per la sfida di lettura del 2018 Libera Lo Scaffale ed è il terzo che depenno dalla lista, dopo Magic Questo canto selvaggio (entrambi di Victoria Schwab), uno di quelli che mi è stato regalato lo scorso Natale e che rientra a pieno titolo tra i libri più belli che abbia ricevuto! Adoro quando qualcuno trova i miei futuri amori letterari, perché vuol dire che c’è sempre spazio per sorprendermi e per ricevere delle sorprese 😊

Qual è stato per voi l’ultimo regalo (fatto o ricevuto) che è stata una vera sorpresa? Il circo della notte lo è stato per me, pari merito con i biglietti per il concerto di Jake Bugg dello scorso 6 Febbraio!

Federica 💋

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