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[Domino Letterario] “Tutta colpa di Mr Darcy” di Shannon Hale

Buon Hallowe’en 🎃

Fine mese e ritorna quella bellezza del Domino Letterario! Questa catena di libri che viaggia tra diversi blog oggi mi porta a seguire Scheggia tra le pagine e a riscoprire la mia passione per Jane Austen.


Titolo Tutta colpa di Mr Darcy Titolo originale Austenland Autore Shannon Hale Traduzione A. Crea Editore Piemme Anno 2017 Anno prima edizione 2007 Genere Narrativa rosa Formato Cartaceo Pagine 240 Prezzo 18,50€ Acquisto Mondadori

Che cosa distingue una semplice lettrice di Jane Austen da Jane Hayes? Tutto: nella sua testa parole come “orgoglio”, “pregiudizio”, “ragione”, “sentimento” hanno un significato ben diverso da quello del dizionario, e soprattutto, per lei, non c’è nessun uomo al mondo di cui valga la pena innamorarsi. Perché nessun uomo è e sarà mai Fitzwilliam Darcy – tranne Colin Firth nella migliore interpretazione della sua carriera, si capisce. Così, anche se Jane è una single trentenne che potrebbe godersi la vita a New York, le sue chance in amore sono regolarmente sabotate dalla sua fissazione platonica. Finché un viaggio la porta dove ha sempre sognato di andare: complice l’eredità di una prozia, Jane parte per Pembrook Park, Inghilterra. L’unico posto dove, tra costumi d’epoca, carrozze, balli di gala e rigida etichetta, per una modica cifra anche tu puoi vivere il tuo sogno austeniano. E magari innamorarti. Nella villa fuori dal tempo che la accoglie, piena di stanze e servitù, tra personaggi bizzarri che non si fanno problemi a vivere per qualche giorno nel passato, Jane conoscerà un giardiniere belloccio, ma si scontrerà anche con un gentiluomo che si crede un po’ troppo affascinante. E forse vivrà finalmente il sogno più bello. Quello da vivere nella realtà.

Jane Hayes ha una passione smodata per Mr Darcy. Lui è l’uomo perfetto e da quando questo mito letterario ha preso vita nella persona di Colin Firth, per Jane è stato l’inizio di un’ossessione senza pari, così grande e inspiegabile che si ritrova a nascondere i DVD della serie di Orgoglio e Pregiudizio per non incorrere nei giudizi degli altri. Finché la prozia Carolyn non li vede e in un attimo comprende la verità. A trent’anni, Jane è completamente persa nei mondi romantici della Austen e niente, ma soprattutto nessuno, sarà mai capaci di eguagliarli. O forse no. Perché quella vecchia prozia l’ha presa a cuore e nel proprio testamento le ha lasciato un regalo che vale il sogno di una vita: un soggiorno tutto compreso a Pembrook Park. Questo parco a tema è un vero e proprio viaggio nell’epoca regency, tra corsetti, cuffiette, balli e buone maniere, dove le ospiti possono immergersi nella vita e negli amori in stile inglese che Jane tanto adora. Così Jane, decisa a vivere appieno l’avventura per poi iniziare a vivere la sua vita, viaggia fino a Londra e da lì a Pembrook, dove Mrs Wattlesbrook mette in chiaro le regole assolute: niente oggetti moderni, niente linguaggio moderno, nessun riferimento alla vita fuori da Pembrook. La finzione deve essere assoluta, così che le ospiti si possano godere il soggiorno al massimo. Peccato che il castello di finzione non sia così perfetto.

La zia Saffronia prese sottobraccio Jane e la condusse al piano di sopra, in una stanza spaziosa con un letto a baldacchino, pareti celesti e pochi mobili non abbastanza gotici da spingerla a cercare i nomi “Catherine” e “Heathcliff” incisi sul davanzale della finestra. Era proprio come Jane se l’era immaginata. E non capiva perché quella scoperta fosse deludente. Fu leggermente più sconfortante scoprire che la lampada al “cherosene” accanto al suo letto aveva una lampadina a forma di fiamma ed era attaccata a una presa.

Ma essendo Jane disposta a tutto per vivere questa esperienza, chiude un occhio sulle incongruenze e, sotto il falso nome di Miss Erstwhile, si tuffa a capofitto nella vita ottocentesca insieme all’attempata Miss Charming, alla perfetta Miss Heartwright, a uno spigoloso Mr Nobley, al colonnello Andrews e all’intrepido capitano East, tra passeggiate in campagna, pomeriggi trascorsi a cucire e leggere, cene lunghe e serate passate a giocare a whist.

Nulla manca al sogno in stile Austen di Jane, c’è persino un Mr Darcy locale, ma nemmeno il taciturno e scontroso Mr Nobley può cambiare la realtà dei fatti: per quanto bello, Pembrook Park è fin troppo monotono.

Dopo tutte quelle ore passate a sognare di vivere nel mondo della Austen, si ritrovava a pensare agli aspetti più banali della vita normale. Era davvero crudele.

Fortunatamente, però, arriva Martin il giardiniere a soccorrerla e a regalarle quel briciolo di normalità che le manca e che, a New York, le sembrava insufficiente. Tanto quanto insufficienti erano le storie d’amore di Jane con i suoi fidanzati. Questi, numerati in ordine di apparizione da 1 a 12, appaiono tra un capitolo e l’altro, mostrando come la fallimentare sequenza di relazioni sia dovuta a una tendenza della stessa protagonista, quella di prendere tutto troppo sul serio, di fare programmi a lunga scadenza anche quando sarebbe meglio vivere la vita un pezzetto alla volta, giorno dopo giorno e attimo dopo attimo.

Era tutto un gioco. Persino i baci disimpegnati di Martin erano preferibili alla perfezione fasulla. Desiderava qualcosa di vero: gli uomini stupidi e gli odori sgradevoli, i treni persi e le incombenze noiose. Ma si ricordò che, in mezzo alle brutture della realtà, c’erano anche veri momenti di grazia: le pesche a settembre, le risate sincere, la luce perfetta. Gli uomini veri.

Tutta colpa di Mr Darcy è una lettura davvero carina e divertente, adatta a chiunque ami i personaggi di Jane Austen tanto quanto la protagonista, dove lo stile è ironico e preciso, soprattutto riguardo alle sviste storiche di Pembrook e anche ai comportamenti adatti all’epoca regency. È la presa di coscienza di una donna di trent’anni ancora persa nelle proprie fantasie amorose, nella ricerca di un uomo fantastico dalla caratteristiche ben precise e che può essere trovato, in una lezione valida per tutte le fan della Austen, anche nella vita vera, solo che non si chiamerà mai Fitzwilliam Darcy.

Mr Darcy non esisteva, come non esisteva l’uomo perfetto. Ma avrebbe potuto esserci qualcuno lì fuori. E lei si sarebbe fatta trovare pronta.

Mi è piaciuto molto, perché è quel salto all’indietro che vorrebbero fare tutte le lettrici di Jane Austen. Nel mio caso l’uomo ideale è Mr Knightly, da Emma, perciò devo dire di essermi ritrovata parecchio nelle considerazioni della protagonista, nel suo lasciarsi andare alla finzione delle vacanza un po’ per volta, quasi fosse impossibile ricreare davvero il mondo ottocentesco che tanto si ama. Anche i personaggi maschili, più delle altre ospiti femminili, sono ben delineati, sempre sul filo del rasoio tra realtà e finzione, tra regency e modernità, quel tanto che basta a mettere in dubbio se davvero sia tutto una finzione o se, in quel mondo di inganni, ci possa essere qualcosa di vero, qualcosa di reale.

La mia tappa si chiude qui ma il Domino Letterario continua e qui sotto trovate il calendario con tutte le tappe, quelle già uscite e quelle successive!

A domani Federica 💋

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