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[Domino Letterario Febbraio] “Via dalla pazza folla” di Thomas Hardy

Buongiorno 😊

Come ogni mese ritorna la catena librosa del Domino Letterario, l’iniziativa che ci spinge a creare un domino con i libro come tessere! Questo mese mi ricollego al blog Il nostro angolo dei sogni e ho scelto un grande classico della letteratura inglese!

"Via dalla pazza folla" di Thomas Hardy ~ 442 pagine ~ Garzanti ~ 2015

“Via dalla pazza folla” di Thomas Hardy ~ 442 pagine ~ Garzanti ~ 2015


Via dalla pazza folla narra le appassionanti vicende di Gabriel Oak, un giovane la cui vita viene sconvolta dall’inatteso arrivo dell’affascinante Bathsheba, bellezza orgogliosa e nullatenente di cui s’innamora. Quando le chiede di sposarlo lei lo rifiuta, ma i loro destini tornano a incrociarsi: mentre lei eredita una fattoria dallo zio, lui perde tutti i suoi averi in una notte di tempesta. Si ritrova così costretto a lavorare per Bathsheba e a contendersi le sue attenzioni con altri due uomini. Se un romanzo può essere completamente intriso d’amore, ebbene questo lo è. Un amore per tutto, e non solo per le cose vive: per le melodie polifoniche del vento e per il linguaggio delle stelle, per le piante e per i colori, per il tempo che passa da un sorriso a una minaccia, per la fragilità della vita o per l’incanto di un gioco di luci. E, soprattutto, per la misteriosa algebra dei sentimenti umani.

Parere

Tra le opere di Hardy che legano in modo quasi ossessivo l’essere umano alla natura, con una corrispondenza tra stati d’animo e condizioni atmosferiche, Via dalla pazza folla è quella che risente ancora di un influsso positivo nella trattazione dei temi e che viene rivestito da questa incredibile positività. Diversamente da Tess dei d’Uberville, dove prevale il disfattismo verso la condizione della donna e una sostanziale crudeltà della Natura e del Fato, qui si respira una continua possibilità di riscatto dalle avversità, una fiducia nella giustizia naturale e divina che porta alla realizzazione dei propri desideri. Non mancano certo i problemi e i personaggi non sono tutti esempi di correttezza e virtù, ma questo non impedisce a Hardy di mostrare come possa essere ricompensata la devozione ai due pilastri della filosofia dell’autore: Dio e la Natura. Gabriel Oak, Bathsheba Everdene, William Boldwood e Francis Troy sono i quattro maggiori personaggi sui quali viene mostrata la logica di Hardy sul rispetto delle leggi di Dio e della Natura. Ognuno di loro si fa esempio di una mancanza più o meno grave verso uno (o entrambi) di questi due capisaldi e le vicende che si susseguono nella trama non sono altro che un sistema di premiazione e punizione ben congegnato. I tre uomini sono portati all’errore e allo sbaglio dal loro amore per Bathsheba, che si sviluppa in tre diverse ripercussioni sulle loro vite e che vede in Gabriel Oak un vero e proprio beniamino per Bathsheba, e di conseguenza per Hardy, perché lui, pur continuando ad amare Bathsheba nonostante il suo rifiuto, non si perde nella follia distruttiva data dal sentimento e dalla passione come accade a Boldwood e Troy, e si impegna affinché questo amore si trasformi in un impegno costante nel lavoro e verso Dio, così da elevare i propri sentimenti verso qualcosa di più importante e non dimenticare il legame con la campagna e con la religione. Se Hardy si concentra tanto sui tre personaggi maschili, fa altrettanto con la protagonista femminile ma al confronto con Oak, BoldWood e Troy, Bathsheba esce perdente, o quanto meno con un ritratto decisamente poco lusinghiero. La sua prima descrizione è quella di una donna vanitosa e non migliora con l’avanzare della storia, tanto da renderla una delle protagoniste che ho apprezzato meno e che viene rivalutata un po’ solo nel finale. Peccato, ma credo dipenda dal mio non essere propriamente d’accordo con le idee di Hardy a proposito del ruolo sociale della donna, del suo rapporto con l’altro sesso e della considerazione che l’amore non debba distrarre dai proprio obblighi verso Dio e la Natura. Ultimo aspetto un po’ stancante del libro riguarda le descrizioni più che prolisse degli ambienti naturali, ma nonostante tutto è un romanzo che si legge velocemente e che resta nel cuore per i personaggi (per Oak per quel che mi riguarda) e per la sua positività di fronte alle avversità della vita.

Voto

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Quest’oggi è l’ultimo giorno del Domino ma non perdete le tappe che mancano e quelle passate. Ecco qui l’elenco completo

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A presto Federica 💋

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