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“Caraval” di Stephanie Garber

Buongiorno 😊

Questo weekend sono riuscita a recuperare del tempo per scrivere qualche recensione e adesso ne recupero una che aspetta da un mese, decisamente tanto, una lettura che fa parte della mia lista di Libera Lo Scaffale di quest’anno!


Titolo Caraval Autore Stephanie Garber  Traduzione Maria Concetta Scotto di Santillo Editore Rizzoli Anno 2017 Genere Fantasy Formato Cartaceo Pagine 432 Prezzo 18€ Acquisto Amazon

Ricorda, è solo un gioco… Il mondo, per Rossella Dragna, ha sempre avuto i confini della minuscola isola dove vive insieme alla sorella Tella e al potente, crudele padre. Se ha sopportato questi anni di forzato esilio è stato grazie al sogno di partecipare a Caraval, uno spettacolo itinerante misterioso quanto leggendario in cui il pubblico partecipa attivamente; purtroppo, l’imminente, combinato matrimonio a cui il padre la sta costringendo significa la rinuncia anche a quella possibilità di fuga. E invece Rossella riceve il tanto desiderato invito, e con l’aiuto di un misterioso marinaio, insieme a Tella fugge dall’isola e dal suo destino… Appena arrivate a Caraval, però, Tella viene rapita da Legend, il direttore dello spettacolo che nessuno ha mai incontrato: Rossella scopre in fretta che l’edizione di Caraval che sta per iniziare ruota intorno alla sorella, e che ritrovarla è lo scopo ultimo del gioco, non solo suo, ma di tutti i fortunati partecipanti. Ciò che accade in Caraval sono solo trucchi ed illusioni, questo ha sempre sentito dire Rossella. Eppure, sogno e veglia iniziano a confondersi e negare la magia diventa impossibile. Ma che sia realtà o finzione poco conta: Rossella ha cinque notti per ritrovare Tella, e intanto deve evitare di innescare un pericoloso effetto domino che la porterebbe a perdere Tella per sempre.

La magica ed errante Caraval, con il suo gioco annuale, è un’attrazione che tutti vogliono visitare, rappresenta l’opportunità irripetibile di vivere un’avventura senza precedenti e che potrebbe cambiare le sorti di chiunque vi partecipi. Lo sa bene Rossella, che per sette anni scrive al misterioso e irraggiungibile Maestro Legend, il proprietario di questa città-attrazione, per implorarlo di far visita alla sua piccola isola con quel mondo di meraviglie prima che la sua vita e quella della sorella Donatella siano definitivamente sottomesse alla volontà di un padre cattivo e dispotico. Ma Maestro Legend non sembra dare ascolto alle richieste di Rossella, non fino a quando lei non gli comunica che non avrà più modo di visitate Caraval. Ed è a quest’ultima lettera che Legend risponde, inviandole tre biglietti con i quali lei potrà finalmente coronare il suo desiderio.

Ma prima d’immergervi nel nostro mondo, dovete ricordare che tutto è un gioco. Ciò che succede oltre a questo cancello potrebbe essere spaventoso o eccitante, ma non lasciatevi trarre in inganno. Proveremo a convincervi che sia vero, quando in realtà è tutta una messa in scena. Un mondo fatto di finzione. Noi cercheremo di coinvolgervi, e voi state attenti a non farvi coinvolgere troppo. I sogni che diventano realtà possono essere bellissimi, ma anche trasformarsi in incubi quando le persone non vogliono svegliarsi.

Ma Rossella è una ragazza ligia al dovere, impaurita da ciò che suo padre potrebbe farle se lei e la sorella dovessero sparire a pochi giorni dal matrimonio combinato che il genitore le ha organizzato con un conte mai visto. Se fosse per lei, non lascerebbe mai le mura di casa, tuttavia è Donatella a decidere per entrambe e, aiutata dal marinaio Julian, trascina Sella (questo il suo nomignolo, insieme a Tella per la sorella) su una nave diretta proprio a Caraval. Ed è alle porte di questa città, che per cinque giorni (la durata del gioco) vivrà solo di notte, che tutto inizia a precipitare: Tella scompare e a Rossella non resta che seguire Julian, scoprendo ben presto che, per ritrovare la sua adorata sorella, dovrà riuscire a vincere il pericoloso gioco orchestrato da Legend, battendo tutti gli altri partecipanti.

Se mi fermassi a questa descrizione, vi racconterei l’interessante storia di una ragazza intrappolata in una rete di inganni, dove nessuno è chi dice di essere e dove la suspence, il colpo di scena e l’adrenalina tengono con il fiato sospeso ad ogni pagina. Sarebbe la storia di un gioco pericoloso in cui la protagonista combatte con le unghie e con i denti per sovvertire le regole ferree imposte da Legend pur di trovare sua sorella, arrivando a scoprire i più oscuri segreti di questo misterioso burattinaio. E invece no. Purtroppo, tra tutto, è proprio Rossella a deludere come protagonista. È una ragazza semplice, ma non in senso positivo, bigotta in certe idee e atteggiamenti e con un forte senso di vittimismo che stonano con l’idea dell’avventura che permea la trama di questo romanzo. Rossella non vive la sfida, si lascia vivere da essa, arrivando a pochi passi dalla soluzione del mistero senza aver ancora capito cosa sia veramente l’esperienza di Caraval.

Il destino la faceva sentire impotente, incapace, una vera nullità. Il destino le sembrava una versione più grande e onnipotente del padre, che s’impadroniva delle sue scelte e controllava la sua vita senza alcun riguardo per i suoi sentimenti. Destino significava che niente dipendeva da lei.

Altro punto dolente è Legend, tanto osannato nel romanzo quanto assente. Incredibile, ma il grande orologiaio in questo primo volume (si tratta infatti di una trilogia) è solo una presenza a bordo pagina, un riempitivo che, invece di essere il fulcro attorno al quale ruota la storia di Rossella, resta un accenno quasi estemporaneo, utile solo a definire pochi elementi nel romanzo e a dare l’idea che, in fondo, dietro a questa strana caccia al tesoro si nasconda qualcosa di molto diverso. Un qualcosa che però Rossella non riesce proprio a cogliere. Lo stile di Stephanie Garber cattura, nonostante tutto, e compensa un po’ la mancanza di connessione con i personaggi e con ciò che accade loro, eppure non riesce a rendere propriamente interessante l’idea che sta dietro a Caraval. Aggiunge alcuni dettagli, delle impressioni e fa crescere le aspettative di comprendere il grande mistero finale, ma quando si tratta di svelarlo offre delle spiegazioni così frettolose che non sono soddisfacenti. Si ha la sensazione che, nel finale, manchi qualcosa di importante, non su Legend (perché credo, a questo punto, che di lui ne parlerà nel secondo volume…), bensì su Caraval stessa, sul perché della sua esistenza e di come questa influenzi e cambi le vite di Rossella, Donatella e Julian. Lui, specialmente, è un personaggio che, detto sinceramente, avrei voluto fosse sfruttato meglio, perché presenta un buon potenziale ma finisce, come Rossella del resto, con l’essere una comparsa pressoché scontata.

Sarebbe 2.5/5, però voglio fare un atto di fede e sperare che il secondo volume renda più comprensibile l’assenza di smalto che ho avvertito leggendo Caraval.

E voi lo avete letto? O è in wishlist? Fatemi sapere!

Domani ho un esame in università, perciò non ci sarò, ma Giovedì ritorno!

A presto Federica 💋

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