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  • Immagine del redattorefedecaglioni

You Can’t Take It With You — Si ritorna!

Poco più di un anno fa vi raccontavo di una serie tv tutta nuova, girata da un gruppo di giovani ragazzi delle mie zone, che aveva l’aria di diventare una di quelle serie dalle quali è impossibile staccarsi. La serie era You Can’t Take It With You e in quest’anno appena trascorso ha saputo diventare un vero fenomeno della rete. Sabato 23, domani, alle 14, inizierà la seconda stagione!!

Ma procediamo con calma! In fondo le cose si apprezzano meglio se arrivano poco per volta!

La prima stagione


Amelia, Stefano, Marcello, Irene: quattro sconosciuti che insieme costituiscono un mix esplosivo. C’è Marcello, l’esperto informatico con un segreto inconfessabile; Irene, la metallara perennemente sull’orlo del licenziamento; Amelia, l’annoiata bibliotecaria che aspira a qualcosa di meglio; e Stefano, il bello e maledetto. A sconvolgere le loro vite arriva un misterioso pollo di gomma con strani poteri e tra ricerche, inseguimenti e fughe rocambolesche, i quattro protagonisti scriveranno a quattro mani il loro personale romanzo di formazione.

La sigla


Con soli 9 episodi, dalla durata di 10 minuti l’uno, la serie web ideata da Alessio Osio e Alessandra Salvoldi ha conquistato il pubblico di YouTube ed è arrivata a Roma con molte nomination in tasca per i Rome Web Awards, i premi dedicati alle serie tv nate sul web, dove ha conquistato ben quattro Oscar.

È una serie davvero incredibile e voglio riproporvi il loro primissimo episodio: “Dimmi come va”.


Ma quest’anno si ricomincia e la seconda stagione promette di portare i nostri quattro protagonisti in nuove e altrettanto incredibili avventure!

La seconda stagione


Amelia, Stefano, Irene e Marcello hanno deciso di partire per la Finlandia con l’intenzione di sfuggire agli uomini misteriosi che sono sulle loro tracce a causa del pollo che hanno ritrovato e che è dotato di poteri magici: ogni volta che cade al suolo permette ai ragazzi di rivivere la loro giornata. Tra il gruppo però aleggia una forte tensione, con rancori e segreti che rischiano di separare i ragazzi quando su di loro incombono gli uomini in nero e un nuovo pericolo. Vecchi odi e nuove vendette si intrecciano e investono i quattro protagonisti, costretti a compiere scelte sempre più difficili.

Quest’anno gli episodi saranno solo 5, ma tutti dalla durata di 25-30 minuti, e i titoli fanno già venire voglia di vederli tanto sono ricchi (e importanti come citazioni!): 1. Ritorno al Futuro 2. La Camera di Sangue 3. Re(l)azioni Collaterali 4. Memento 5. L’inverno sta arrivando

Per fortuna, se come me vi siete appassionati a questa nuova serie, non dovrete aspettare tanto per l’arrivo della nuova stagione! La prima puntata sarà proprio domani, Sabato 23, alle 14 sul canale YouTube You Can’t Take It With You!!

I contatti

L’intervista

E per chiudere in bellezza, ecco una piccola intervista fatta a Alessandra Salvoldi e Alessio Osio:

1. Dopo il successo della prima stagione, sia di pubblico, sia di critica con la premiazione ai Rome Web Awards, cosa vi aspettate per You Can’t Take It With You in questo nuovo anno?

Alessio: Cerchiamo di non crearci troppe aspettative, perché sappiamo quali sono e quali sono stati i limiti nella realizzazione del progetto, purtroppo a budget zero. Più che aspettative, parlerei di speranze! Ci auguriamo che la seconda stagione piaccia e che si possa estendere ad un pubblico più nutrito. Alla fine, siamo partiti da zero, con il supporto di amici e compagni di università. Speriamo sopratutto di aver fatto dei progressi tra la prima e la seconda serie!

2. Per la seconda volta ritroviamo i nostri quattro protagonisti, Amelia, Stefano, Marcello e Irene, ma con loro si presentano due nuovi nemici, Il Duca e Leon. Ti va di raccontarci qualcosa su di loro? Come interagiscono nella storia?

Alessandra: È un po’ difficile spiegare come interagiranno questi personaggi nella serie senza fare grossi spoilers, perché si inseriranno in maniera davvero profonda nella trama, quindi qualsiasi loro interazione verrà scoperta poco alla volta, episodio per episodio. Quel che possiamo dire è che questi due personaggi acquisiranno un’importanza fondamentale anche grazie ad un terzo personaggio, la Madre di Amelia, interpretata dalla bravissima Maria Enza Latella. Leon, portato sullo schermo da Nicola Adobati, è un personaggio cupo, misterioso e ricco di diverse sfaccettature. È curioso invece che i personaggi del Duca, interpretato da Federico Benna, e della madre di Amelia  portino in una dimensione un po’ differente. Ci siamo sempre trovati di fronte ai quattro protagonisti, ragazzi giovani che per la prima volta si approcciano ai veri problemi della vita. Il Duca e la Strega sono personaggi di una diversa fascia d’età, perciò la narrazione si infittisce, affrontando nuove tematiche, anche grazie a loro.

3. I titoli degli episodi sono un tributo a altrettante opere della tv, del cinema e della letteratura. Queste citazioni hanno influenzato anche la trama oltre ai titoli?

Alessandra: Ho sempre avuto una grande passione per le citazioni. Mi piace la possibilità di attingere da contesti noti e poter provare a rielaborarli. I cinque titoli degli episodi sono altrettante citazioni. Il primo è Ritorno al Futuro. In questo caso la citazione riprende il mood della prima stagione e quindi le battute che i protagonisti si scambiavano quando si accorgevano di tornare indietro nel tempo. Ritorno Al Futuro è uno dei testi filmici che maggiormente sintetizza il tema del ritorno temporale e della possibilità di viaggiare nel tempo. In questo senso, Ritorno al Futuro è il background ideale della nostra serie. Il secondo episodio si intitola La Camera di Sangue ed è l’unico dei 5 titoli che non è ispirato ad un film o una serie tv ma ad un libro. Quando ci siamo trovati a pensare ai titoli ci è venuto in mente questo testo che in realtà non viene citato direttamente nella serie per quanto riguarda i contenuti, ma ha ispirato un altro lavoro al quale abbiamo collaborato io e Alessio, il cortometraggio Rosso Cremisi. È stato un modo per creare una sorta di filo rosso tra le nostre esperienze insieme. Il terzo titolo è Re(l)azioni collaterali, il sottotitolo italiano della serie americana Breaking Bad. In You Can’t Take It With You viene citata più volte, perché mentre scrivevo la seconda stagione stavo riguardando gli episodi e trovo che Breaking Bad sia una delle serie meglio scritte che io abbia mai visto. Il quarto titolo è Memento: in questo caso la citazione non è contenutistica ma formale, in quanto vengono riprese delle soluzioni tecniche utilizzate da Christopher Nolan, come ad esempio l’uso del bianco e nero per alcune sequenze dell’episodio. Quinto episodio: L’inverno sta arrivando. Come per Breaking Bad, anche il Trono di Spade è una delle serie che preferisco. Era doveroso dedicare un titolo nella speranza che prima o poi Kit Harington si palesi anche sul set di You Can’t Take It With You (ride).

4. Tre parole che descrivono la nuova stagione.

Alessio: Descriverei la seconda stagione come: Complessa, Rivelatrice e Audace. Con audace, intendiamo diversa, se non tendenzialmente opposta alla prima stagione, che a posteriori, sembra un grande prologo felice di quanto accadrà in questa seconda serie. Abbiamo sperimentato soluzioni sia narrative che tecniche nuove, cercando di fare un passo in più con questi episodi.


Coraggio-tattoo

Vi ricordo ancora che la serie inizia domani e che potrete seguirla sul canale YouTube ufficiale e la Domenica pomeriggio qui su On Rainy Days, il blog che commenterà passo passo l’evolversi della seconda stagione di You Can’t Take It With You!!

A domani 💋

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