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[Review Tour] “Burn the Ice / Ice Burn” di L. A. Cotton

Buongiorno!

Oggi vi propongo per me una novità assoluta: si tratta infatti della recensione di un Prequel alla nuova serie di L. A. Cotton pubblicata in Italia da Kiss Publishing (che ringrazio per la copia digitale del romanzo), una autrice che scopro proprio con questa lettura. Oggi parliamo di Burn the Ice, una novella, e di Ice Burn che ci introducono al mondo della Lakeshore U e dei Lakers, i famosi e fenomenali giocatori di hockey.

Titolo

Burn the Ice / Ice Burn

Titolo originale

Burn the Ice / Ice Burn

Autore

L. A. Cotton

Traduzione

C. Borgomeo

Saga

Lakeshore U #0.5 & #1

Editore

Kiss Publishing

Pubblicazione

Novembre 2024

Genere

Sport romance, hockey romance

Formato

Digitale (1,99€)

Pagine

222

Acquisto

BITE THE ICE

Quando accetta di partecipare al Bite the Ice, l’evento annuale organizzato dalla squadra di hockey, Ella Henshaw non sa che a festeggiare ci sarà anche Connor Morgan, il ragazzo che le ha spezzato il cuore anni prima.

Bello. Sicuro di sé. Con una perseveranza tale da sfinire anche il cuore più ostinato, Connor è determinato a conquistare la ragazza che ha ferito al primo anno.

Ma riuscirà a convincere Ella a dargli un’altra possibilità? O lei rimarrà per sempre il suo più grande rimpianto?


ICE BURN

Dopo una vita di studi a Boston, Dayna Benson è tornata a Dupont Beach, con il cuore pesante e la voglia di ricominciare a vivere. Separarsi dal suo ragazzo è solo uno dei molti cambiamenti da affrontare, ma il vero muro da abbattere è quello che si erge tra lei e Aiden Dumfries.

Con un atteggiamento arrogante e un animo gelido, l’atleta dei Lakers è determinato a non farsi aiutare da nessuno, soprattutto quando si ritrova esiliato nella piccola città costiera dopo uno scandalo che potrebbe rovinare la sua carriera di hockey.

Ma tra un incontro acceso e sguardi nascosti, Dayna riuscirà a far sciogliere il cuore di Aiden? O finirà per scottarsi? 

Tutti sanno alla Lakeshore U che non si può mancare alla festa di Halloween dei Lakers, i giocatori di hockey famosi per le loro feste e gli eccessi. È una verità assoluta su cui conta Connor, da due anni certo di aver commesso un errore nell’allontanare Ella da sé dopo la notte migliore della sua vita. È pronto a tutto pur di riconquistarla, nonostante lei lo odi dopo il momento passato insieme, quello in cui gli ha concesso tutto ed è rimasta con il cuore spezzato.

Ma tra lei e Connor l'attrazione scorre potente, impossibile da negare, soprattutto quando alla festa riescono a restare da soli. Sarà l'occasione che lui tanto aspettava, quella in cui poter essere finalmente felice con la ragazza giusta, oppure vincerà ciò che tutti sanno sui Lakers: solo l'hockey conta, nessuna relazione stabile?

Ed è un po’ il principio che vale anche per Aiden, tanto concentrato sullo sport e sulla sua vita privata da essere un giocatore burbero, freddo e distaccato. Che durante l'estate deve trovare un posto dove nascondersi per far scemare i pettegolezzi e le voci su di lui prima di un nuovo anno scolastico e di una nuova stagione sul ghiaccio. Peccato che il suo ritiro nella provinciale Dupont Beach mi metto davanti a un raggio di sole sotto al cuore non vede l'ora di crogiolarsi e che prende il nome di Dyana Benson.

Non eravamo amici. Non eravamo nemmeno nemici, ma non sapevo abbastanza di lei o della sua relazione con Josh per ficcare il naso.

Rientrata a casa alla fine dell'università con un ragazzo diretto a Toledo per il tirocinio, Dayna non vede l'ora di passare l'estate nel luogo che l'ha sempre fatta stare bene e che tuttavia si è anche preso la sua gioia più grande quando suo fratello se n'è andato. Ma per lei si tratta di ricominciare, di costruire una vita con il lavoro che ha sempre desiderato presso il giornale locale, una relazione stabile che, tuttavia, non sembra poi più così idilliaca dopo aver lasciato Boston.

Alle prese infatti con un ragazzo che, dopo aver tanto insistito per approfondire la loro relazione, si ritrova a chiederle spazio poco prima del suo trasferimento, per Dayna l'incontro con Aiden rappresenta una seccatura di cui non ha bisogno, soprattutto quando lui se ne va in giro a baciare le ragazze senza il loro permesso e a rifilare commenti su sentimenti e relazioni che non lo riguardano.

Mentre Aiden cerca di scrollarsi di dosso l'influenza di un padre assente, la cui reputazione lo perseguita, e Dayna si trova a dubitare della sua vita e a voler ritrovare sé stessa partendo dalle proprie origini, insieme devono fare i conti con un legame che non avevano previsto, una chimica di rompente e un affetto che li coglie impreparati.

Dayna riuscirà a scrollarsi di dosso un rapporto insipido e ad abbracciare il ritorno a casa e a sé stessa? Aiden andrà oltre le sue classiche storie di una notte soltanto per scoprire perché quella ragazza risulti per lui irresistibile? E riusciranno insieme a costruire qualcosa di positivo, considerato che hanno solo un'estate per stare insieme davvero?

«A volte si fanno cose stupide per provare qualcosa, Dayna. Per ricordarci che siamo vivi.»

Come mio primo approccio allo stile e alla scrittura di L. A. Cotton, devo dire che entrambi questi racconti, Burn the Ice e Ice Burn, sono stati una lettura estremamente piacevole e coinvolgente. Nel primo abbiamo una classica coppia “enemies to lovers” che in pochissime pagine riesce a catturare e a far entrare in simbiosi con entrambi i punti di vista. Connor ed Ella, infatti, permettono di apprezzare entrambi i loro caratteri e la visione contrapposta sul loro rapporto nonostante la brevità della storia, come anche di comprendere i meccanismi della Lakeshore U e di un gruppo di giocatori trattati come divinità.

Oltre a loro è infatti il mondo dei Lakers a essere in primo piano ed è bello vedere già in questo breve racconto tutti i personaggi che poi faranno parte della serie. A chiudere la storia di Connor ed Ella è infatti una considerazione sul pessimista Aiden e su come il suo carattere prima o poi si scontrerà con la Ragazza Giusta.

Infatti tocca proprio a lui in Ice Burn fare i conti con i sentimenti contrastanti che suscita in lui la presenza di Dayna, come anche le sue reazioni a un rapporto per nulla sano e in cui lei ha solo che da perdere. È interessante vedere come una persona tanto fredda e distaccata, un aspetto del suo carattere sviluppatosi per non soffrire di fronte alle delusioni che la vita e le persone ti rifilano, si ritrovi a fare i conti con una che è sì solare, ma anche altrettanto fragile e bisognosa di qualcuno che la sostenga per continuare a splendere.

Volevo un’estate con questa donna. E forse anche di più.

Perché Dayna sembra aver rinunciato a tutto ciò che la rendeva felice quando suo fratello se n'è andato e da allora vivere nella comfort zone è tutto ciò di cui si è sempre accontentata per evitare di soffrire di nuovo. Una tranquillità che viene messa sottosopra da Aiden e da come la porta a reagire in modo spesso istintivo e non proprio gentile, un continuo confronto tra loro che le permette forse di ritrovare quella parte di sé nascosta per troppo tempo.

Sono due storie molto brevi, delle quali avrai sicuramente letto qualche pagina in più, e che ci permettono di imparare a riconoscere un po' il mondo dell'hockey universitari senza viverlo davvero, non per ora. Entrambe le storie coinvolgono ed emozionano per quanto riguarda la parte dei sentimenti dei quattro protagonisti, anche se non mancano le scene spicy e gli attimi piccanti e da batticuore.

L'unico elemento che un po' mi ha infastidita, più che altro perché suona molto come un cliché, è la presenza del ragazzo/ex di Dayna e le sue reazioni alla presa di posizione di lei nei confronti del loro rapporto, con una serie di attacchi stereotipati che avrebbe anche potuto evitare. Forse è una tendenza un po' generalista, per non sviare l'attenzione dei due protagonisti principali, ma avrebbe potuto dare ragioni un po' più consistenti per arrabbiarsi con lei quando dichiara finita la loro relazione (non che potesse poi davvero lamentarsene). Insomma, una piccola pecca che però nulla toglie al romanzo e alla storia in sé.

Federica

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