[Recensione] “The Scarlet Veil” di Shelby Mahurin
- fedecaglioni
- 19 ore fa
- Tempo di lettura: 6 min
Buongiorno!
Cambio di mese, ma le recensioni continuano come al solito! Oggi parliamo del primo volume di una serie spin off di Serpent & Dove di Shelby Mahurin: The Scarlet Veil. Protagonista di questo libro è Célie, già conosciuta all'interno della serie principale e qui unica voce narrante in una storia fantasy delle tinte dark e crime.

Titolo
The Scarlet Veil. La cacciatrice e il vampiro
Titolo originale
The Scarlet Veil
Autore
Shelby Mahurin
Traduzione
I. Katerinov
Saga
The Scarlet Veil #1
Editore
HarperCollins
Pubblicazione
Giugno 2024
Genere
Fantasy romance, dark romance.
Formato
Cartaceo (17€) ~ Digitale (9,99€)
Pagine
610
Acquisto
Sono passati sei mesi da quando Célie ha sfidato la tradizione e, lasciando tutti a bocca aperta, ha preso i sacri voti per unirsi agli chasseur, prima cacciatrice in una confraternita di soli uomini. Con il suo fidanzato Jean Luc al comando, è decisa a portare avanti la propria missione e a proteggere Belterra, ma il passato non le dà tregua: misteriosi sussurri la perseguitano e un nuovo male risorge dall’oscurità, lasciando dietro di sé una scia di cadaveri con due punture gemelle nel collo.
Ora Célie ha un nuovo motivo per temere il buio, perché qualcosa – qualcuno – la sta cercando. E nonostante i confratelli e Jean Luc cerchino di proteggerla, non c’è magia né spada che possa tenerla al sicuro da un mostro che si nasconde dietro belle parole e sorrisi taglienti. Se non vuole cadere preda delle tenebre, Célie deve trovare il modo di fermare la minaccia che avanza, ma più quel mostro si avvicina, più rischia di cedere ai suoi inquietanti desideri… e ai propri.

Célie è diventata la prima chasseur donna in un ordine che per secoli è stato sempre al maschile, una cacciatrice che negli ultimi sei mesi ha cercato di dare prova delle sue abilità ai suoi confratelli e al suo fidanzato, il capitano Jean Luc. Tuttavia, non solo gli altri chasseur la trattano come una fragile bambola da tenere al sicuro, disprezzandola a volte per la sua presenza come fa Frederic, ma anche lo stesso Jean le impedisce di esprimere tutto il proprio potenziale con l'intenzione di tenerla al sicuro e lontana dai pericoli che è certo riusciranno a sopraffarla.
Bloccata all'interno della torre degli chasseur, Célie non so più cosa vuole dal proprio futuro, soprattutto quando tutti sembrano ritenerla incapace di seguire una carriera che ha fortemente voluto e che dovrebbe farla sentire utile come lo è stata durante la battaglia di Cesarine, quando Morgane Le Blanc ha cercato di distruggere la città e i suoi abitanti, fermata soltanto grazie a Célie e ai suoi amici Louise, Reid, Cosette, Beau e Jean Luc. almeno finché il ritrovamento da parte sua del cadavere della sua amica Babette non la pone al centro di un intrigo che Jean conosce da mesi e che sembra coinvolgerla molto più di quanto sembrerebbe aspettarsi.
Arrabbiata per essere stata esclusa e messa da parte quando avrebbe potuto aiutare, Célie cerca di indagare sulle vittime e finisce per essere rapita da un misterioso individuo, il cui scopo tuttavia era prelevare la sua amica Cosette.
Anche adesso, come prima, il suo interesse sembra letale: mi sento in equilibrio sulla lama di un coltello.
Disposta a tutto per tenere al sicuro coloro che ama, Célie prima si finge la sua amica e poi, una volta smascherata, si ritrova prigioniera di Michal, re dei vampiri, intenzionato a vendicarsi sulle dames rouges, le streghe di sangue, per la morte di sua sorella, usando ovviamente Célie come esca. Rifiutandosi di credere che la sua amica possa avere qualcosa a che fare con quella morte e intenzionata a dimostrare che Michal è il misterioso assassino che cercano gli chasseur, si ritrova a collaborare con lui per svelare il mistero dietro alle cinque vittime e come se sembrino essere state prosciugate di tutto il loro sangue.
Costretta a vivere sull'isola di Requiem con Michal e i suoi cugini Odessa e Dimitri, e circondata da vampiri non sempre amichevoli e attenti come loro tre, Célie scopre ben presto che l'oscurità che avvolge Michal è più affascinante di quanto credeva, soprattutto perché a vivere accanto a lui la porta a scoprire degli aspetti della sua personalità che non credeva esistessero, compresa la capacità di poter attraversare il velo tra il suo mondo e quello degli spiriti, un regno a metà tra la vita e la morte che potrebbe aiutarli a scoprire il vero responsabile degli omicidi, oltre a chiudere il cerchio sul desiderio di vendetta del re dei vampiri e del modo in cui Célie vuole condurre la sua vita.
Ma più le indagini vanno avanti, più i pericoli simboli moltiplicano e i confini del rapporto tra lei e Michal si fanno sottili, impossibili non attraversare mentre entrambi scoprono su loro stessi e sull’altro qualcosa che non avrebbero mai creduto possibile.
Il problema è capire fin dove sono disposti a spingersi per scoprire chi si nasconde dietro agli omicidi e come questo metta in pericolo l'esistenza di Célie oltre l’immaginabile, un pericolo che rischia di separarla per sempre non solo dalla vita che ha sempre conosciuto, ma anche dalle nuove scoperte fatte su di sé grazie al re dei vampiri.

«Il cuore di mio fratello è molte cose» fa lei, con fervore, «ma non è nero.»
Avendo amato molto il mondo di Serpent & Dove nei tre libri della serie principale, ritrovarlo in The Scarlet Veil è stato dei punti di forza durante la lettura, considerato anche come questo viene ampliato con nuove figure all'interno di questo romanzo. Le streghe conosciute nei tre libri precedenti ricompaiono qui come personaggi principali in una narrazione portata avanti solo dal punto di vista di Célie e rappresentano una base di partenza sulla quali si sviluppano nuove conoscenze legate al mondo dell'occulto e dei vampiri, compresa quindi la presenza e la possibilità di parlare con i fantasmi.
Célie è una protagonista sicuramente determinata, ma molto accondiscendente con chi reputa suo amico o con il suo fidanzato, a discapito della sua realizzazione personale e della possibilità di affermare il proprio carattere e una specie di indipendenza. Ha spesso questo atteggiamento passivo con Jean Luc, un po' come lo aveva nella trilogia precedente, ma subisce una rottura non indifferente quando si ritrova a fare i conti con la figura misteriosa di Michal prima e con il suo lato soprannaturale poi, una scossa che le dà di certo una svegliata, trasformandola pian piano da una specie di comparsa simile a una zerbino a una protagonista dal carattere più duro e non disposta ad accontentare gli altri se ciò significa mettere da parte se stessa.
È un cambiamento, questo, che ha sicuramente a che fare con il dovere sopravvivere in mezzo a un'isola di predatori che la vedono soltanto come cibo o come un’esca da mantenere in vita fin quando sarà necessario, o almeno è ciò che traspare dalle azioni di Michal nelle prime parti del romanzo.
Perché, con il proseguire delle indagini e la dimostrazione che Célie non possiede soltanto un bell’aspetto ma anche una mente acuta, anche la considerazione che il re dei vampiri ha di lei subisce una trasformazione non indifferente, complice la sottile e più volte accennata ma non esplorata attrazione tra loro, sia per quanto riguarda il desiderio di sangue (principalmente di lui), sia a livello fisico ed emotivo.
«Perché» lo preme con forza sul mio labbro inferiore, «da quando ti conosco cerco di immaginare il tuo sapore.»
È una storia che si fa leggere dall'inizio alla fine senza potere staccare gli occhi dalle pagine, tanto per il filone Crime che li vede intenti a scovare un assassino di creature magiche e ossessionato da Célie in qualche modo, sia per l'aspetto più dark romance di ciò che accade tra Célie e Michal, nonostante lo sviluppo lento che questo ha e del tutto privo di elementi più spicy. C’è infatti un'attenzione particolare da questo punto di vista, attenta più a trasmettere le sensazioni e i sentimenti piuttosto che a concentrarsi sugli aspetti più fisici ed espliciti del tutto, in una pacatezza che è tipica dell'autrice per quanto riguarda i primi volumi delle sue serie.
The Scarlet Veil, inoltre, recupera tutti i personaggi di Serpent & Dove, dà loro una nuova veste e li usa per costruire un nuovo pezzetto all'interno di un mondo ben architettato e solido, portando avanti le loro caratteristiche fondamentali, pur da personaggi secondari. Louise, Reid, Cosette, Beau e anche (l’insopportabile) Jean Luc si riconfermano per come li ho conosciuti nel trilogia precedente, andando qui a evidenziare come alcuni di loro, di fronte ai cambiamenti, non sono disposti a scendere a patti con la verità, non di fronte all'immagine che hanno costruito degli altri e del loro rapporto (ogni riferimento a Jean è puramente casuale).
Una lettura che mi ha sorpresa in positivo, proprio perché non toglie nulla al mondo che già avevo apprezzato, ma permette di conoscere un nuovo lato dello stesso, una il cui finale è tanto sorprendente quanto emotivamente intenso, capace di tenere con il fiato sospeso e di far desiderare di poter leggere il seguito non appena si è girata l'ultima pagina.

Federica
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