[Recensione] “La promessa del duca” di Julia Quinn
- fedecaglioni
- 23 mag
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 28 giu
Buongiorno!
Oggi nuova recensione legata al mondo di Julia Quinn e ai romance storici. Vi parlo infatti di La promessa del duca, secondo e ultimo volume della serie The Two Dukes of Wyndham, pubblicata da Mondadori.

Titolo
La promessa del duca
Titolo originale
Mr. Cavendish, I presume
Autore
Julia Quinn
Traduzione
A. Petrelli
Saga
The Two Dukes of Wyndham #2
Editore
Mondadori
Pubblicazione
Giugno 2024
Genere
Romance storico
Formato
Cartaceo (14,90€) ~ Digitale (7,99€)
Pagine
326
Acquisto
Amelia Willoughby è promessa al duca di Wyndham da quando riesce a ricordare. Letteralmente. Aveva solo sei mesi quando furono firmati i contratti e ha passato il resto della sua vita ad aspettare. E aspettare.E aspettare… perché Sua Grazia l’altissimo duca Thomas Cavendish non si decide finalmente a convolare? Ma mentre lo osserva da lontano, Amelia in effetti ha il vago sospetto che lui non pensi mai a lei.E ha ragione. A Thomas piace l’idea di essere fidanzato, più che altro per tenere a bada le cacciatrici di dote, e ha tutte le intenzioni di accasarsi… prima o poi. Quando però si rende conto che prendere in moglie Amelia potrebbe essere assai piacevole e non solo l’adempimento di un dovere, ecco che a rovinare tutto spunta dal nulla un cugino di cui nessuno immaginava l’esistenza.Ma se il vero duca di Wyndham è lui, dovrà anche essere lui a sposare Amelia?Sarebbe senza dubbio una beffa crudele, proprio ora che Thomas ha commesso l’errore peggiore: si è innamorato della sua (forse ex) fidanzata!

Thomas Cavendish, settimo duca di Wyndham, ha fatto del titolo e dell'occuparsi del ducato la sua ragione di vita sin dalla più tenera età, cresciuto in una famiglia disfunzionale e rimasto con una nonna assai difficile da sopportare, una donna dispotica che condiziona la sua vita e quella della dama di compagnia Grace. Tanto da spingersi a rapire uno dei malviventi che hanno cercato di rapinarla dopo una serata mondana, soltanto perché crede di aver riconosciuto in lui l’erede del figlio perduto trent’anni prima.
Thomas ha altro a cui pensare, oltre alle proprietà, come per esempio l’eterno fidanzamento stipulato da suo padre con Lord Crawford, uno per il quale presto dovrà sposare Amelia Willoughby, giovane affascinante ma per lui del tutto priva di significato, almeno finché non inizia a opporsi ai minimi cenni di cortesia che chiunque dovrebbe riservargli per rispetto verso il suo titolo.
Tutto girava sempre intorno a lui. Wyndham di qua, Wyndham di là, e quanto era fortunata lei a essersi accaparrata il duca più bello del paese senza aver dovuto alzare nemmeno un dito.
Amelia, infatti, è stanca di dover sempre piegarsi alla volontà sociale per cui lei esiste soltanto in funzione del suo fidanzato, un uomo che la incuriosisce ma che nemmeno la considera. Rifiutargli un semplice ballo è il primo passo per affermare la propria volontà, soprattutto permettere in chiaro che presto le cose dovranno cambiare se desidera davvero sposarla. Un rifiuto è tutto ciò che basta per mettere Thomas davanti a una prova di volontà a cui non è abituato, che ne neppure dovrebbe affrontare ora che la sua legittimità viene messa in discussione dall’arrivo (contro la sua volontà) di Mr. Jack Audley, il cugino perduto e di cui nessuno deve venire a conoscenza.
Tra equivoci, baci rubati, incontri fortuiti e una nonna incapace di empatia ma con una volontà di ferro, Thomas e Amelia iniziano a conoscersi davvero, ad apprezzarsi e a desiderare forse un futuro insieme, ora che tuttavia è forse troppo tardi per costruirlo.
Perché anche la giovane e suo padre verranno coinvolti nella ricerca dell’erede legittimo e ciò potrebbe portare alla fine del loro lungo fidanzamento, come anche dei nascenti sentimenti che hanno iniziato a provare l’uno per l’altra con fin troppo ritardo, o almeno è ciò che entrambi sentono senza però poterlo davvero esprimere a parole, non quando sono in gioco le aspettative di tutti e su di loro pesano gli anni passati a rimandare un contratto che ora avrebbero voluto soddisfare da tempo.

Con all'interno numerosi dialoghi già presente nel primo volume, Il duca di Wyndham, La promessa del duca racconta ciò che accade alla seconda coppia protagonista, Thomas e Amelia, una che già traspariva durante la scoperta e l'inizio del rapporto tra Grace e Jack.
Non le aveva chiesto aiuto. Lei lo aveva visto in difficoltà, aveva valutato la situazione e agito di conseguenza. Era stata lei a decidere. A prendere il controllo.
Il duca presto delegittimato e la sua fidanzata remissiva ma non troppo ci raccontano infatti l’altro lato della medaglia negli eventi rocamboleschi che li portano a mettere in dubbio la successione al ducato e li trascinano in un viaggio in Irlanda alla scoperta del passato e di chi, in verità, dovrebbe essere per contratto il fidanzato della giovane. Proprio perché gli eventi sono gli stessi del primo volume non c'è una vera e propria sorpresa rispetto a quello che è lo sviluppo della trama, ma risulta più enfatizzato l'aspetto emotivo dei due personaggi e punti di vista alternativi all'interno della storia.
Infatti, possiamo leggere attraverso gli occhi di Amelia e Thomas quei particolari e quegli eventi che già conosciamo a partire dal primo volume, oltre a scoprire alcuni piccoli dettagli e incontri che risultano una sorpresa positiva all'interno della narrazione. Si si riesce così a conoscere molto di più il serio duca e come l'arrivo di questo inaspettato cugino metta a soqquadro non solo il suo mondo, ma anche la sua concezione di chi è come persona, uno sconvolgimento molto simile a quello che vive Amelia nel prendere in mano la propria esistenza per non viverla in funzione del fidanzato.
La giovane esprime molto di più sé stessa, mette in discussione ancor di più il ruolo di Thomas come fidanzato e ciò li porta ad avvicinarsi l’uno all’altra in modo inaspettato e piacevole, creando una coppia affiatata e combattuta di fronte alle difficoltà che si parano loro davanti.
Non avrebbe mai immaginato che la propensione a farsi gioco di lui gli sarebbe parsa tanto apprezzabile in una moglie, ma era così. Non voleva essere messo su un piedistallo. Non da lei.
Non c'è una vena poi così esplicita, per quanto riguarda l'aspetto più spicy, il tutto raccontato in modo fluido e legato soprattutto ai sentimenti che iniziano a sviluppare ora che entrambi si conoscono meglio. È una lettura che, per questo e grazie al fatto di conoscere già gli eventi in seguito al primo libro, scorre piuttosto velocemente se letta non a grande distanza della storia di Grace e Jack, una che risulta sia divertente che emozionante, grazie allo spirito dei suoi protagonisti, del loro continuo ricercare loro stessi e di come questa ricerca li porti a scoprire un aspetto forse scontato, ma per loro inatteso: non sempre chi c'è stato detto di essere o ciò che ci è stato detto di volere rappresenta davvero ciò che fa per noi, ma forse la persona a cui siamo stati legati per forza potrebbe essere la stessa che ci aiuta a liberarci dalle catene.
È un po' questo ciò che imparano Thomas e Amelia, in un rapporto che comunque finisce per scontrarsi con le costrizioni sociali del loro tempo, il tutto sempre nella speranza di un lieto fine che, con loro, ci ritroviamo a desiderare di raggiungere.

Federica
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