[Recensione] “A Light in the Flame” di Jennifer L. Armentrout
- fedecaglioni
- 13 mag
- Tempo di lettura: 6 min
Buongiorno!
Arriva oggi una nuova recensione legata al mondo fantasy degli Atlantiani, dèi e Primordiali creata da Jennifer L. Armentrout come spin off della fortunatissima serie Sangue e Cenere. Si tratta di A Light in the Flame, secondo volume della per ora trilogia Flash and Fire e che vede come protagonisti Nyktos e Sera, due figure mitologiche nell'universo di questa autrice. Essendo un secondo volume, attenzione agli spoiler se ancora non lo avete letto!

Titolo
A Light in the Flame. Una luce nella fiamma
Titolo originale
A Light in the Flame
Autore
Jennifer L. Armentrout
Traduzione
L. Tarenzi
Saga
Flesh and Fire #2
Editore
HarperCollins
Pubblicazione
Marzo 2024
Genere
Fantasy romance
Formato
Cartaceo (19,50€) ~ Digitale (7,99€)
Pagine
803
Acquisto
Ora che la verità sul suo piano è venuta a galla, mandando in frantumi la fragile fiducia che si era instaurata tra lei e Nyktos, a Seraphena non resta che aggrapparsi al proprio senso del dovere. Per questo farà tutto il possibile per fermare Kolis, il falso Re degli Dei, e porre fine alla sua tirannia su Iliseum e alla minaccia che rappresenta per i mortali. Anche se questo significa seguire il piano di Nyktos.
L’ultima cosa di cui entrambi hanno bisogno mentre lavorano insieme è l’innegabile, bruciante passione che continua ad accendersi tra loro. In più, Sera non può permettersi di innamorarsi del tormentato Primordiale, men che meno adesso che la sua vita non è più legata a un destino che non ha mai voluto. Ma come resistere ai ricordi del piacere che hanno condiviso e che ancora li consuma? E al desiderio irrazionale di diventare per Nyktos una Consorte di fatto e non solo di nome?
Poi, mentre il pericolo che li circonda cresce e gli attacchi alle Terre d’Ombra si intensificano, a un tratto si presenta un rischio del tutto il potere primordiale della Vita sta crescendo dentro di lei e preme per manifestarsi. E Seraphena sa che senza l’amore di Nyktos – un’emozione che lui non è in grado di provare – non sopravvivrà all’Ascensione. Sempre che riesca ad arrivarci, naturalmente, perché il tempo sta per scadere… per lei e per i regni.

Dopo aver scoperto di possedere dentro di lei che resta delle braci della vita e di aver iniziato il processo chiamato Transizione, che la porterà a diventare immortale e ad ascendere come nuova Primordiale della Vita, Seraphina si ritrova a dover fare i conti con diverse verità scomode, alcune delle quali non aprono futuri positivi per la sua esistenza, ne sembrano darle qualche speranza dopo che Nyktos ha scoperto quali fossero i suoi piani quando è arrivata nelle Terre d’Ombra.
Perché avrebbe dovuto fare innamorare di sé il Primordiale della Morte, ucciderlo e poi sperare di porre fine alla Putrefazione, la moria che incombe sul regno dei mortali e che per anni ha visto come una sua responsabilità da risolvere.
Tuttavia, inaspettatamente, ciò che ha sempre creduto si rivela una falsità. Anche il regno degli immortali sta infatti andando incontro alla sua fine ed è a causa di ciò che il vero Primordiale della Morte ha fatto tanti secoli prima, vale a dire strappare il potere della Vita al padre di Nyktos e stravolgere gli equilibri del mondo.
Adesso, se vogliono fermare la Putrefazione ed evitare che Sera muoia, non resta loro che farla ascendere come Primordiale della Vita, una missione impossibile, visto che per ottenerlo deve essere aiutata da qualcuno che la ami, un sentimento che Nyktos non può assolutamente provare.
Lo desideravo davvero. E non perché fossi costretta. Non c’era nessun’altra ragione, a parte il fatto che lo volevo.
È così che, mentre le braci scalpitano sempre di più per far sentire il loro potere e avvicinano Sera al momento della sua Transizione troppo in fretta, entrambi si ritrovano a convivere sotto lo stesso tetto con la bruciante passione che si scatena tra loro e a cercare una soluzione che permetta di rimuovere le braci senza ucciderla. E senza che Kolis, il finto re degli immortali e degli dei, lo scopra e distrugga tutto ciò che si frappone tra lui e le braci. In più, come se ancora non bastasse, Sera deve fare i conti con l’essere la reincarnazione della donna che Kolis ha tormentato e amato in modo ossessivo tanto da distruggere l’equilibrio del creato, una posizione che la mette tanto in pericolo quanto la rende la soluzione perfetta alla fine del suo regno del terrore. Ma cosa è disposta a fare Seraphena per adempiere al compito per il quale è stata cresciuta e addestrata? Come potranno le cose tra lei e Nyktos tornare alla normalità ora che lui conosce la verità?
Più restano insieme, tuttavia, più ciò che sembrano costruire rischia di mettere a repentaglio ciò che è giusto fare, in nome di qualcosa che forse anche ha diritto di esistere davvero. Cosa dovranno fare, però, quando la fine arriverà a bussare alla loro porta?
A Light in the Flame, ve lo dico già subito, è un libro che mi ha tenuta incollata alle pagine da quanto forti sono state le rivelazioni, i colpi di scena e gli attimi di tensione presenti all'interno del libro. Letto subito dopo aver finito il quarto volume della serie principale, quindi La guerra delle due regine (di cui vi ho parlato), è stato soddisfacente e incredibilmente strano trovare moltissimi collegamenti tra i due volumi, non solo per la presenza di personaggi ed elementi che si richiamano tra loro, ma anche per le rivelazioni sconvolgenti che qui assumono un senso ben più profondo di quanto rivelato attraverso gli eventi nella storia di Poppy e Casteel.
Noi due insieme sembravamo qualcosa di più.
Quello che nell'altra serie è mito e forse un passato addormentato, qui si fa storia in carne e ossa e permette di conoscere una protagonista dimenticata ma che presenta caratteristiche tanto umane quanto sorprendenti. Seraphena e infatti una giovane donna tosta, determinata, coraggioso e appassionante da leggere perché nonostante affronti e viva difficoltà non da poco, con un passato che ha strascichi pesanti nella sua vita, si focalizza su ciò che è giusto senza perdersi d'animo quando questo si scontra inevitabilmente con i suoi desideri.

C'è di fondo, e lo vediamo perché la narrazione avviene soltanto dal suo punto di vista, una sorta di ineluttabilità del destino che pian piano si sfalda di fronte a ciò che vorrebbe davvero per lei, ma prosegue a scontrarsi con ciò che deve essere fatto per il bene del mondo, non solo per ciò che desiderano Sera e Nyktos, un personaggio questo che non ci permette di leggere attraverso la sua mente ciò che accade, ma che per quanto mi riguarda è sicuramente molto più apprezzato di quanto non lo sia stato Casteel nei primi due libri della serie Blood and Ash.
Il grande background che circonda la storia è sicuramente difficile da inquadrare pur conoscendo il mondo in cui si svolge grazie ai libri delle due serie, e tanti elementi sono sicuramente da decifrare ancora anche mentre i colpi di scena vengono svelati pian piano, considerato che, leggendo la storia quando già si sa che finirà bene, ci si chiede che cosa sia stato tramandato di vero e cosa no all'interno di questo mondo fittizio perché ne succedono davvero di tutti i colori non solo a Seraphena e Nyktos, ma anche a tutti i loro amici che abitano nelle Terre d’Ombra, il regno del Primordiale della morte.
«Non ho mai voluto amare nessuno prima di incontrare te, liessa.»
Dal punto di vista dell'aspetto romantico ed esplicito, come già nella serie Blood and Ash, la narrazione è esplicita e abbastanza dettagliata, con ampio spazio sia all'aspetto più fisico che sentimentale della relazione tra Sera e Nyktos (Ash, soprannome derivato da Asher, così come lo abbiamo conosciuto nel primo volume). Si esplorano aspetti più dark in questa serie rispetto all'altra, in particolare con attenzione al discorso del mantenimento o della cessione del controllo in certi aspetti della propria vita e durante il rapporto con l'altro, un aspetto che serve anche ad approfondire la psicologia di entrambi i personaggi quando si tratta di toccare tematiche un po' più profonde.
La difesa personale, la realizzazione di sé e l'annullamento del proprio io quando non si rispettano le aspettative altrui sono solo tre degli elementi presenti all'interno di A Light in the Flame, una prova lampante di come non si tratti soltanto di una storia fantasy, ma di qualcosa che permette di sondare l'animo umano nelle sue profondità più oscure, nei suoi problemi e nei tentativi di salvare coloro che amiamo quando non si stanno bene.
È una storia che ho letto abbastanza in fretta, una che mi ha sorpreso e sconvolta nel momento del finale e del cliffhanger che chiude questo secondo volume. È una storia che non vedo l'ora di proseguire, e di vedere come si intreccerà con gli eventi di Sangue e Cenere in una catena inestricabile che spero non si complichi ancor di più.

Federica
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