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Ragazza sotto ombrello colorato, giorni di pioggia

[Recensione] “A Fire in the Flesh” di Jennifer L. Armentrout

Buongiorno!

Questo mese, a parte due occasioni, sarà un po' concentrato sulla serie Flesh and Fire di Jennifer L. Armentrout e con i suoi ultimi due, anzi tre in Italia, volumi. Ma partiamo proprio dal terzo, A Fire in the Flesh!

Copertina libro

Titolo

A Fire in the Flesh. Un fuoco nella carne

Titolo originale

A Fire in the Flesh

Autore

Jennifer L. Armentrout

Traduzione

S. A. Benatti 

Saga

Flesh and Fire #3

Collana

Midnight

Editore

HarperCollins

Pubblicazione

Gennaio 2025

Genere

Fantasy romance, new adult

Formato

Cartaceo (19,50€) ~ Digitale (7,99€)

Pagine

720

Acquisto

Ora che Sera e Nyktos sono nelle mani di Kolis, c’è solo un modo per liberare l’affascinante Primordiale, ed evitare che l’esercito delle Terre d’Ombra invada Dalos innescando una guerra feroce tra Vita e Morte. Convincere il falso Re degli Dei, però, non sarà affatto facile, nemmeno per una come Seraphena che è stata addestrata a fingere di essere chi non è. Per giunta, la natura imprevedibile e il contorto senso dell’onore di Kolis la lasciano scossa nel profondo: nulla avrebbe mai potuto prepararla alla crudeltà della sua Corte o alle terribili verità che le rivela, verità che ribaltano ciò che ha capito sul proprio dovere e sulla creazione stessa dei regni. Ma sopravvivere a Kolis è solo uno dei problemi che Sera deve affrontare: l'Ascensione è ormai vicina, e anche se Nyktos è disposto a fare qualunque cosa per salvarla e darle la vita che merita, persino a rischiare la totale distruzione dei regni, non c’è più tempo. Il destino, ormai, sembra segnato per entrambi…

A meno che non si verifichi qualcosa di assolutamente inaspettato e imprevedibile. Qualcosa che nessuno sa, e che nessuna profezia ha mai annunciato. Qualcosa che nemmeno i Fati sono in grado di controllare…

Decorazione

Seraphena è stata catturata dal falso re degli dei, Kolis, il Primordiale della Morte che ha ucciso il fratello Eythos, il Primordiale della Vita, per rubare i suoi poteri e vendicarsi del torto subito quando, secoli prima, si è rifiutato di lasciare in vita la mortale Sotoria, per la quale Kolis nutriva un sentimento ossessivo confuso con la certezza di amarla. Una mortale che, secoli dopo, vede la sua anima racchiusa nel corpo di Seraphena, una possibilità che potrebbe permetterle di porre fine alla vita di Kolis e restituire al mondo l'equilibrio che è stato spezzato e che sta portando alla fine dei regni, tutti, in una lotta contro il tempo che la vede anche cercare di resistere il più lungo possibile, mentre le braci della vita dentro di lei tentano di farla a scendere come prossimo Primordiale della Vita.

Quello che deve fare adesso però è resistere, restare in vita come prigioniera di Kolis mentre cerca di convincerlo che è davvero la reincarnazione di Sotoria e non soltanto un contenitore per le bracci che anche il falso re degli dei desidera possedere per diventare l’unico in grado di governare su mortali e divini. Il tutto mentre cerca di negoziare per la liberazione di Nyktos, Ash, un Primordiale della Morte, suo marito, colui che ama e che potrebbe permetterle di ascendere senza morire se solo ricambiasse i suoi sentimenti, cosa che non può fare.

Perché lo amavo. Ne ero innamorata. E, giusto o sbagliato, avrei fatto qualsiasi cosa per lui.

Il confine tra ospitalità e prigione che Kolis vorrebbe farle confondere durante il suo soggiorno forzato in una gabbia dorata resta per Sera invalicabile, certa delle proprie convinzioni pur quando le parole dello stesso falso re e dei suoi seguaci sembrano portare nuova luce sulla storia che credeva di conoscere e che faceva di Sotoria la vittima della persecuzione di un Primordiale.

Eppure, per quanto il suo soggiorno sia più “agevole” di quello di Ash nelle prigioni, ciò che deve affrontare di fronte alla pazzia di Kolis e i suoi costanti tentativi di manipolarla portano Sera a sentirsi debole, spaesata e impotente di fronte a qualcuno così antico, così capace di dominare gli altri e di imprigionare anche chi era più forte di lei. In una lotta in cui non è la forza fisica a essere importante, Seraphena si ritrova a combattere anche contro il tempo che la separa dalla sua ascensione e quindi da morte certa, un’eventualità che tanto Kolis quanto Nyktos sono disposti a scongiurare in qualunque modo possibile, anche mettendo in pericolo l’equilibrio del creato e la sorte dei regni.

A Fire in the Flesh è, a tutti gli effetti, un terzo volume e quindi un perno attorno al quale la storia deve ruotare per poter proseguire verso il finale, dopo gli eventi che hanno sconvolto la trama a partire dal primo volume. Risente dunque, come capita di solito questi libri “di mezzo”, di una certa staticità all'interno della storia che rende la lettura più lenta e meno coinvolgente del solito. A livello di sconvolgimenti succede infatti ben poco durante la prigionia di Sera e Ash, se non qualche rivelazione minore che permette di collegare meglio i tasselli di quella che è la macro trama generale e che collega questa serie alla principale, Sangue e Cenere, mettendo dei piccoli indizi per scoprire ciò che ancora dovrà accadere e come questo influenzerà gli eventi nella storia di Poppy e Casteel (ambientata molti secoli più avanti).

«Ma io combatterò per te. Ti libererò. E se per farlo dovrò devastare Dalos e tutti i suoi abitanti, così sia» giurò. Il mio cuore vacillò. «Niente mi fermerà.»

Con una protagonista imprigionata in una gabbia dorata e trattata alla stregua di una bambola, infatti, sono ben poche le cose che accadono ed è così perché, qualunque azione potrebbe intraprendere Seraphena per liberarsi porterebbe a conseguenze molto gravi non solo per Ash, ma anche per le persone innocenti che la circondano e che si ritrovano invischiate in un gioco più grande di loro, uno in cui Kolis e il Ritornante Callum sono disposti a tutto per ottenere il potere e per “mantenere” saldo un equilibrio che le stesse azioni di Kolis hanno contribuito a mettere in pericolo e a scatenare la Putrefazione che minaccia il mondo mortale e quello dei Primordiali.

Libro cartaceo

In sostanza il libro vuota attorno a due cardini fondamentali: se Sera ce la farà a convincere Kolis di essere Sotoria e se, una volta scaduto il tempo, Asher sceglierà di estrarre le braci della vita o tenterò il tutto per tutto per salvarla, benché non sia capace di amare e proprio il suo amore sia requisito fondamentale per permettere a Seraphena di ascendere. Ora, se già si sono letti i volumi dell'altra serie, nell'ordine suggerito, si sa benissimo quale sia la risposta a entrambe le domande, dunque il volume risulta prolisso su alcuni aspetti e un poco ingombrante per quel che riguarda il dilungarsi della narrazione intorno al primo dubbio.

Si ha infatti l'impressione che, da un certo punto di vista, A Fire in the Flesh serva a giustificare perché Kolis è il nemico da sconfiggere, colui che porta ogni tipo di colpa rispetto alle azioni avvenute in passato e come la sua presenza sia ciò che ha davvero innescato l'inizio della Putrefazione, proprio perché non è colui che è chiamato a garantire la vita, un ruolo che invece adesso dovrebbe aspettare a Seraphena, una protagonista che ne subisce praticamente di ogni a livello emotivo in questo libro.

Il suo costante contatto con Callum, del quale si viene a conoscere il passato e il legame con Sotoria rispetto a Kolis, e con lo stesso falso re servono a metterli moralmente ed emotivamente in crisi per tutto ciò che deve affrontare, una costante violazione della sua persona che, per quanto tremenda, sembra più fatta per dimostrare quanto Kolis sia riprovevole che per darle una scossa definitiva e necessaria alla sua piena consapevolezza.

«Tu sei la sola cosa che importi.»

Il fatto che Sera attraversi prove difficili, dal punto di vista umano e dell’integrità della sua persona, la portano certo a un punto di rottura oltre il quale poi ottiene sicuramente la forza necessaria a dimostrarsi capace da sé di liberarsi, senza dover per forza aspettare Ash, ma gettano in lei una sensazione di impotenza che mi è sembrata più costruita che naturale nella sua crescita sulla strada da mortale destinato a sacrificarsi per il bene del mondo a possibile nuova Primordiale della Vita destinata a guidare le sorti del creato verso una nuova direzione.

Insomma, se la trama e la sola voce narrante di Sera risentono il peso del suo essere parte di un terzo volume e quindi un crocevia verso la scalata finale, quello che emerge però con forza è sicuramente il suo rapporto con Ash che, seppure a distanza e visto soltanto verso il finale, riesce a crescere nonostante tutto, ad affrontare il nove centrale che lo riguarda rispetto agli sviluppi futuri e alla possibile fine di Sera una volta che le braci della vita l’avranno portata al culmine del loro potere.

In tutto ciò, la parte un po' più bella della storia, è sicuramente la capacità dell'autrice di legarla attraverso dettagli e rivelazioni a quella dell'altra serie, ma anche svelando legami e conoscenze con i personaggi secondari che creano un mondo interessante, uno che qui giunge a uno sconvolgimento non indifferente e che pone in pericolo gli equilibri tanto cari a Kolis e ai Fati, coloro che determinano il destino dei regni e che hanno fatto in modo di portare gli eventi fino a quel punto per una ragione ben precisa.

A Fire in the Flesh, tra pro e contro, è una lettura che comunque non delude, almeno dal punto di vista dei personaggi, né dei collegamenti e delle sotto trama che, nella serie di Sangue e Cenere, porteranno di certo a una resa dei conti con questi personaggi e con i propri, oltre che con il nemico giurato dell'intero mondo, vale a dire Kolis! Una lettura, il cui finale porta la curiosità di capire come, dopo un primo assaggio di scontro, si giunga poi alla conclusione conosciuta grazie alla storia di Poppy e Cas secoli e secoli dopo, e della quale sono certa si troveranno le risposte, se non tutte almeno in parte, nel prossimo volume.


Voto 3,5 su 5

Federica

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