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  • Immagine del redattorefedecaglioni

Una canzone vecchissima

Oggi ascoltavo la radio. Stavo andando in università e tra una interferenza e l’altra a causa delle spessissime mura che circondano Città Alta (il borgo medievale di Bergamo) cercavo di ascoltare Virgin Radio. Al microfono come speaker c’era Ringo.

Io non so ben dire da quanto tempo lui faccia questo lavoro, né da quanto vada in giro la sua chioma un tempo ossigenata, ma deve essere parecchio, talmente tanto che credo lui abbia ormai una percezione degli anni incredibilmente dilata. Cose accadute due anni fa, ad esempio, possono sembrargli lontane dieci anni…

Dico così perché oggi, presentando la rubrica Cover Experience, ha esordito dicendo “Questo gruppo ha rifatto una canzone vecchissima dei Depeche Mode”. Considerato che gli inizi dei Depeche Mode risalgono agli anni ’80 – se non proprio nell’ ’80 – e che le loro canzoni più vecchie hanno, al massimo, 35 anni, mi sono detta “Wow! Cos’è, ha ripescato un inedito dei loro albori?”. Magari fosse stato così! Ringo, proseguendo nella presentazione, ha poi specificato il titolo e l’anno della suddetta vecchissima canzone dei Depeche: “È In Your Room del 1993″.

Adesso, io posso anche capire che, musicalmente parlando, il 1993 possa sembrare distante secoli dal 2015 ma, caro il mio speaker che non si sa bene da quanto bazzichi i fumi delle radio, se tu associ l’aggettivo “vecchissimo” al 1993 come pensi che possa reagire io, che in quell’anno ci sono nata?!?!?!?!?!?!

Vi risparmio la trafila di insulti che gli ho lanciato mentre lui spariva per una interferenza. Quello più carino è stato un li mortacci tua, Ringo!!! sbraitato al nulla. E non ho nemmeno potuto ascoltare la cover…

Stasera vi saluto lasciandovi in regalo quella vecchissima canzone 😉


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