[Recensione] “I veri giocatori non perdono” di Micalea Smeltzer
- fedecaglioni
- 13 ago
- Tempo di lettura: 5 min
Buongiorno!
Penultima recensione prima delle vacanze estive. Si tratta di I veri giocatori non perdono di Micalea Smeltzer, un college e sport romance terzo volume della serie The Boys. Protagonista stavolta è Teddy, personaggio secondario già incontrato nei volumi precedenti e con la nomea di essere divertente e superficiale quanto ricco.

Titolo
I veri giocatori non perdono
Titolo originale
Real Players Never Lose
Autore
Micalea Smeltzer
Traduzione
E. Arcoleo
Saga
The Boys #3
Editore
Heartbeat Edizioni
Pubblicazione
Luglio 2025
Genere
Sport romance, college romance
Formato
Cartaceo (14,90€) ~ Digitale (3,99€)
Pagine
386
Acquisto
Ho sentito le voci che girano nel campus su quanto Teddy McCallister sia un playboy. La maggior parte delle ragazze fa a gara per “quella giusta”, ma i ragazzi come lui non si sistemano mai.
Quando scopre per caso che il pagamento della mia retta è stato respinto e che sto per essere cacciata dal college, mi fa un’offerta che non posso rifiutare.
Mi chiede di essere la sua finta ragazza fino alla laurea in modo che possa ottenere la sua eredità.
Sembra abbastanza semplice. Io ho bisogno di soldi e lui ha bisogno di qualcuno che lo faccia sembrare impegnato.
Una cosa è certa: non mi innamorerò di lui. Tuttavia, nessuno mi aveva avvertita di cosa succede quando il tuo finto fidanzato inizia a innamorarsi di te.

Teddy, cresciuto nell’agio in una famiglia decisamente priva di affetto, detesta suo padre e tutto ciò che rappresenta, convinto di potersi costruire una vita propria non appena si sarà laureato grazie ai soldi del fondo lasciatogli da suo nonno. Per farlo però deve sopportare gli ultimi mesi di università sotto il più totale controllo di suo padre, restando lontano da feste e rapporti occasionali per non finire nei casini. Ma quando il suo coinquilino e le sue conquiste lo mettono nei guai, Teddy se ne esce con una bugia enorme: ha una ragazza che frequenta da un paio di mesi. Suo padre dunque lo mette alle strette obbligandolo a presentargliela. Una persona che, a tutti gli effetti, non esiste.
Vanessa ha una situazione familiare stabile, tranne per il fatto che sua sorella la odia, e quando ritorna dalle vacanze invernali si ritrova chiusa fuori dal proprio dormitorio. Recatasi in segreteria per capire cosa succede, lo fa nello stesso momento in cui vi arriva anche Teddy, anche lui testimone del suo essere rimasto senza borsa di studio e costretta a pagare le tasse universitarie entro la fine della settimana se vuole restare e laurearsi.
Mosso dall'istinto, che lo spinge verso quella ragazza affascinante, formosa e mai vista prima, Teddy le propone un patto fuori da ogni logica: salderà le sue tasse se lei si fingerà la sua ragazza alla cena di famiglia e per qualche settimana.
«No, piccola, sono perfettamente sano di mente. Questa è una decisione razionale. Reciprocamente vantaggiosa. Tu hai bisogno dei soldi per pagare le tasse scolastiche e io ho bisogno di una finta ragazza».
Sconvolta da un piano tanto assurdo, Vanessa non può far altro che accettare per non dover tornare a casa con la coda tra le gambe e sorbirsi il sorriso soddisfatto della sorella maggiore. Ma quella che doveva essere soltanto una cena in famiglia senza nessun conseguenza si trasforma in una proposta ostacoli lunga settimane e mesi, poiché il padre di Teddy li obbliga a presentarsi a cena tutte le settimane, mentre loro due iniziano a passare il loro tempo libero e non solo insieme, nella speranza di conoscersi meglio e di instaurare una finta relazione credibile quanto una vera.
Tra le insicurezze personali da parte di Vanessa, le occhiate furtive dell'intero campus e un passato doloroso che ha segnato Teddy, il playboy dell’università e l'ultima ragazza che avrebbe dovuto interessarlo iniziano a conoscersi e a voler passare sempre più tempo l’uno con l’altra, i limiti e i confini della finta relazione sempre più sottili man mano che scoprono le loro vere personalità e aspirazioni dietro a una marea di pettegolezzi e di pregiudizi insensati.
Ma più si avvicinano, più Vanessa si accanisce sul tenere distaccate le cose tra loro, più Teddy scopre sentimenti che non credeva di provare per nessuno e che lo portano a mettere in discussione le sue decisioni precedenti, come ciò che desidera costruire per il futuro.
Riuscirà però il playboy incallito a convincere la ragazza che ama della bontà dei suoi sentimenti? Oppure il passato tormentato di Vanessa segnerà per sempre il loro rapporto?

Quello a cui, tuttavia, non erano preparati è come il padre di Teddy cercherà di gestire la sua vita ancora una volta, mettendolo forse con le spalle al muro e portandogli via ciò che conta davvero.
«Resta abbastanza a lungo, Van, e scoprirai che sono pieno di sorprese».
Già innamorata del volume precedente e dei suoi protagonisti, con I veri giocatori non perdono ho avuto modo di conoscere davvero il divertente e sopra le righe Teddy, come anche la sua controparte femminile, entrambi protagonisti complessi e diffidenti, quantomeno Vanessa, nei confronti di un rapporto che li mette in discussione sotto tutti i punti di vista.
Lei è la classica ragazza normale, una di noi, imperfetta secondo i canoni estetici, ma anche sociali della famiglia di Teddy, che ha faticato ad accettarsi nel corso degli anni e che vede rimettere in discussione ogni sua certezza a causa del finto rapporto con un giocatore di baseball popolare e rinomato per essere un inguaribile Casanova. Studentessa impeccabile, che non ha tempo di divertirsi prima di conoscere Teddy, Vanessa appare vulnerabile per le ferite del passato e si costruisce come una persona altruista, tanto quanto lo è lui, soprattutto quando si tratta di decidere se tenere qualcosa per sé oppure se dare a Teddy tutto ciò che desidera, compreso un modo per liberarsi dell'influenza di suo padre, anche a discapito del loro rapporto.
Dal suo canto, questo espansivo, affettuoso eppure profondamente ferito studente universitario intelligente e attento, mette in discussione il suo stesso comportamento e l’atteggiamento tenuto nei confronti degli altri, in rapporto non solo rispetto a com’era un anno prima, ma anche al padre tremendo e cattivo che si ritrova. È un ragazzo ferito, che nasconde un animo ferito e colmo di paure dietro un atteggiamento scanzonato e irriverente, uno che lo porta a non trattenere le battute sconce o a stuzzicare costantemente Vanessa, per non perdersi nel silenzio e ciò che questo porta con sé come brutti pensieri.
Due caratteri diametralmente opposti, eppure capaci di legare e completarsi a vicenda, mentre entrambi cercano di crescere come individui di fronte a ciò che ha vissuto l’altro nel suo passato, le cui conseguenze ancora condizionano le loro vite.
Qualcosa di monumentale è cambiato ed è come se le mie cellule fossero state scosse e riallineate, e ora dicessero tutte la stessa cosa.
Uno slow burn in cui lui si innamora prima, nel quale cerca di far cambiare idea a una protagonista testarda e preoccupata delle ragioni per cui uno come lui vorrebbe averla accanto, a causa soprattutto della sorella e dell'uomo che ha sposato. Vanessa e Teddy, due protagonisti che hanno reso la lettura di I veri giocatori non perdono una vera e propria calamita per lo sguardo, sono stati una scoperta non indifferente, i cui sentimenti si sviluppano piano piano e portano avanti la narrazione molto di più dell'aspetto fisico tra loro, nonostante questo risulti presente, soprattutto da PoV di Teddy.
Una piccola nota negativa è forse la mancata risoluzione di tutti i problemi particolarmente quelli legati al padre di lui, oppure l'aver sviato in fretta come l'intervento di Teddy risolve quelli legati al passato di lei, tutto considerato che sono comunque legati alla sua famiglia e Vanessa dice di essere vicina ai genitori. Mi è sembrato strano dunque che mancassero all'interno del romanzo, o che fossero stati relegati a un ruolo così marginale. Chiudere il confronto anche da quel lato sarebbe stato sicuramente esaustivo, una mancanza che tuttavia non ha reso meno piacevole la lettura, la quale è stata fonte di occhi lucidi e risate continue, grazie alla spensieratezza di Teddy, nonostante tutto, e alle risposte stuzzicanti di Vanessa.

Federica
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