Parlare con qualcuno non sempre è facile e può esserlo per diversi motivi. Barriere linguistiche – anche se oggi con l’inglese si arriva dovunque –, non voglia/tempo di ascoltare quello che l’altro sta dicendo o perché siamo arrabbiati sono alcune delle cause che ci impediscono di comunicare con chi ci sta di fronte. È un problema, ma possiamo facilmente risolverlo se ci troviamo davanti una persona in carne e ossa come noi. Le difficoltà nascono quando chi cerca di parlarci è il nostro subconscio.
Questo rappresenta la maggior parte della nostra coscienza ed è un po’ come se convivessimo con un logorroico, che parla a raffica 24 ore su 24 senza mai fermarsi. Fin qui non ci sarebbero poi grossi problemi – un logorroico lo abbiamo sopportato tutti in vita nostra e siamo sopravvissuti, in qualche modo – ma con il subconscio è diverso.
È il logorroico che fa il simpatico, lui, che ti lancia messaggi criptici credendo di averti detto le cose in modo semplice. È il simpaticone che ti mostra ciò che desideri e poi ti fa “bubu settete” mentre te lo toglie o ti sveglia. È pure poliglotta, perché ti parla in milioni di lingue diverse convinto che tu stia capendo e invece tu ti senti come se Harry e Lloyd di Scemo e più scemo si fossero fusi in una sola persona, te.
Eppure con il nostro logorroico e la sua abitudine a non dire mai le cose terra terra ci dobbiamo convivere. Sarà difficile da sopportare e capire quando apre bocca, ma ogni tanto i suoi messaggi arrivano forte e chiaro.
Il mio, per esempio, ultimamente parla con la voce di Tom Petty, cantante dei Tom Petty and the Heartbreakers. Pretenzioso, eh, come subconscio?! Ed era pure intonato mentre mi cantava I won’t back down…
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