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“Il giorno della vendetta” di Ryan Graudin

Buongiorno!

È passato del tempo da quando vi ho parlato del primo volume (accidenti a me!!), ma alla fine sono riuscita a terminare la duologia di Ryan Graudin! E che serie! Strepitosa!

(Attenzione: ci sono spoiler sul finale del primo volume!!)


Titolo Il giorno della vendetta Titolo originale Blood for Blood Autore Ryan Graudin Traduzione Roberta Verde Saga Wolf by Wolf Editore De Agostini Anno 2017 Anno prima edizione 2016 Genere Distopico, Young Adult  Formato Cartaceo Pagine 575 Prezzo 14,90€ Acquisto Amazon

È il 1956 e il mondo è in fermento: dopo decenni di dominio assoluto, Hitler è stato assassinato e la Resistenza è pronta a prendere le armi. A innescare la scintilla è stata Yael, la ragazza dagli straordinari poteri mutaforma, miracolosamente sopravvissuta al campo di concentramento. È solo grazie al suo coraggio se il Nuovo Ordine ha le ore contate. O almeno così tutti credono. Ma la verità è molto più complicata di come appare, e le conseguenze di quanto è accaduto sono devastanti. Ora Yael è in fuga in territorio nemico. Non è sola, però. Insieme a lei ci sono Luka e Felix, i due ragazzi che ha dovuto tradire per portare a termine la sua missione e che adesso vuole proteggere a ogni costo. Ed è nel bel mezzo del caos che il passato e il futuro di Yael si scontrano, obbligandola a fare i conti con i propri sentimenti. Odio e amore, vendetta e perdono. Scegliere non è facile, soprattutto quando sul piatto della bilancia ci sono da un lato il destino del mondo intero e dall’altro la vita di chi ama. Quale sarà la scelta di Yael? Vita o morte?

1956. Finito il tour motociclistico dell’Asse, Yael ha preso parte al ballo del vincitore e a portato a termine la missione affidatale dalla Resistenza. Solo che l’uomo a cui ha sparato si è rivelato essere un mutaforma come lei; Hitler non è morto e allora non le resta che una cosa da fare, scappare. Tuttavia, nemmeno questa parte del suo piano sembra andare per il verso giusto e si ritrova a scappare per le strade di Tokyo insieme a Luka, ormai consapevole del suo segreto e in pericolo a causa sua, proprio perché è stato lui a farla partecipare al ballo. Ma, al Palazzo Imperiale, anche Felix (legato e imbavagliato da quella che credeva essere sua sorella) si ritrova al centro dell’attenzione dei soldati, come possibile complice dell’assassina più famosa del mondo, Adele Wolfe. Solo che lui non ha idea di chi sia, né del perché Hitler sia ancora vivo.

Era una registrazione. Doveva esserlo. Anche se il Führer fosse in qualche modo riuscito a sopravvivere a un colpo in pieno petto, non poteva essere seduto dritto su una sedia appena poche ore dopo.

Ma la prima fuga non termina affatto bene, e Yael, con Luka e Felix, si ritrova prigioniera su un aereo diretto in Germania. Una prigionia che, grazie al “fratello” tradito, ha le ore contate, permettendo così ai tre ragazzi di ritrovarsi liberi tra le montagne del territorio sovietico, tra i nemici certo, ma almeno in grado di poter decidere cosa fare delle loro vite. Ma per nessuno di loro esisteste davvero una scelta: ognuno per le proprie ragioni, si ritrovano a proseguire verso Germania, in una marcia difficile e segnata dalla lotta tra passato, presente e futuro, da una fiducia forse impossibile da ricostruire e da decisioni che metteranno tutti loro alla prova.


Dentro di lei c’era il coraggio di cento Croci di Ferro, fuso e rimodellato in qualcosa di più puro: un coraggio non contaminato dalla crudeltà.

Il giorno della vendetta è, come il primo volume, un condensato di emozioni forti, adrenalina e coinvolgimento. Trasporta chi legge in questa realtà alternativa, regalando personaggi con i quali è impossibile non entrare in sintonia, che è impossibile non amare e odiare per ciò che accade loro, o per le scelte che sono portati a fare in questo mondo che sta andando a pezzi, frammentato quanto lo è la protagonista, Yael, combattuta tra ciò che ancora deve fare e la risposta a una domanda tanto semplice, quanto complicata: “E adesso?”.

I pezzi di Yael, la sua vita e la sua anima, stavano entrando in collisione.

Ho letteralmente divorato questo libro e le sue, quasi, 600 pagine. Lo stile e l’incredibile attenzione all’aspetto emotivo dei personaggi creano dipendenza, rendendo impossibile staccarsi dalle pagine e dalle emozioni che regalano. I sentimenti, positivi e negativi in egual misura (dipende da quale personaggio ha la parola), trascinano in un turbine continuo di soddisfazione e terrore, di amore e odio, che culmina in un finale tanto sorprendente quanto profondo e, devo ammetterlo, un pizzico insoddisfacente per una come me, sempre pronta al lieto fine assoluto.

I mostri sono quelli che aprono i bambini con i bisturi e lo chiamano progresso. I mostri uccidono interi gruppi di persone senza battere ciglio ma sì impressionano se devono pulire le fragole del giardino dalle ceneri umane. I mostri sono quelli che guardano questa gente fare queste cose e non fanno niente per fermarla. Tu e io non siamo mostri. Siamo miracoli, semmai.

È un libro sorprendente e ho rivalutato tantissimo i personaggi di Luka e Felix, entrambi in due prospettive diametralmente opposte, arrivando a capirne i ragionamenti, persino i cambi di prospettiva e opinione, anche se (soprattutto nel caso di Felix, che avrei preso a randellate dall’inizio alla fine!) non li ho sempre condivisi fino in fondo. Per Yael, invece, una grande riconferma, una protagonista incredibile e impossibile da non amare, non con tutto il suo coraggio, i suoi dubbi e timori così grandi eppure stimolo a essere una persona migliore.

Da questo libro ho preso veramente tante citazioni, una più bella dell’altra, e ho fatto fatica a sceglierne solo quattro! Resterà a lungo tra le migliori saghe che ho letto e che ho amato (versando anche un sacco di lacrime, tra l’altro)! È davvero super consigliato!

Fatemi sapere se darete a Yael, Luka e Felix una possibilità… O se già li conoscete 😉 

Federica 💋

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