Buongiorno a tutti!
Nuova settimana, nuove recensione, a iniziare da quella di oggi! Si parla delle Gloriose Lottatrici del Wrestling e qui, un po’ di tempo fa, vi ho parlato della prima stagione!
Titolo
Glow
Ideatori
Liz Flahive, Carly Mensch
Paese
Stati Uniti d’America
Anno
2017–2019
Genere
Commedia, drammatico
Stagioni
3
Episodi
30
Lingua
Inglese
Cast
Alison Brie, Betty Gilpin, Sydelle Noel, Britney Young, Marc Maron, Britt Baron, Kate Nash, Gayle Rankin, Kia Stevens, Jackie Tohn, Chris Lowell
Dopo aver terminato una prima stagione con più successo di quanto ci si sarebbe aspettato, lo show di wrestling al femminile Glow viene rinnovato con un budget più cospicuo del precedente, una troupe più ampia e tante novità, a iniziare dalla freddezza con cui Sam, il regista, tratta Ruth dopo essersi tanto avvicinati ed essere forse diventati una coppia. Per Ruth, che vorrebbe fargli da spalla sul modello della moglie di Hitchcock, è inspiegabile, soprattutto quando si trova la porta sbattuta in faccia ed esclusa dallo show di cui è in realtà una colonna portante. Lei è Zoya la Distroia, la sovietica che mette in pericolo gli ideali americani difesi da Liberty Bell, ma è anche il personaggio meglio riuscito della serie, tant’è che sarà lei ad
avere in mano le sorti dello show quando la rete deciderà di rifinanziarlo e verrà contattata dal capo in persona. Ma in un incontro che non va affatto come sperato e che, purtroppo metterà in crisi il futuro delle altre colleghe e dello show. La seconda stagione di Glow, la serie Netflix stavolta, ripercorre i caratteri della prima stagione: episodi brevi (30-40 minuti) incentrata sulla preparazione di uno degli episodi dello show e sulle difficoltà umane che attrice e sceneggiatori si trovano a vivere mentre il lavoro permette loro di esplorare un mondo davvero esteso, ma sempre ricco di sorprese. Quello che mi piace di Glow, oltre all’essere ambientata negli anni Ottanta e a mostrare la moda e i costumi dell’epoca, è l’attenzione al lato umano, bello o brutto che sia (anche nei comportamenti dei protagonisti),
davanti alle grandi tematiche del periodo. Si passa dal divorzio al ruolo sociale della donna nel contesto familiare e lavorativo, dall’omosessualità alle malattie e i problemi che all’epoca erano visti come un tabù da non nominare nemmeno. C’è tanto dietro a una semplice serie sul wrestling femminile e la parte di spettacolo è quella che serve per mantenere unite tutte queste sfaccettature, dando l’idea di uno show caleidoscopico, ma ben organizzato, anche davanti a qualche imprevisto davvero doloroso.
Adesso non mi resta che la terza e ultima stagione per vedere cosa succede a questo improbabile gruppo di attrici!
Fatemi sapere se vi è capitato di vedere la serie e cosa ne pensate 😊
Federica 💋
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