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[Review Tour] “La Guerra dei Papaveri” di R.F. Kuang

Buongiorno 😊

Oggi si parla del nuovo romanzo della collana Oscar Fantastica di Mondadori che esce giusto giusto oggi, con il review tour dedicato a La Guerra dei Papaveri!

Prima di iniziare, un grazie all’editore per la copia ARC del romanzo.


Titolo La Guerra dei Papaveri Titolo originale The Poppy War Autore R.F. Kuang Traduzione S. Hakobyan Saga The Poppy War #1 Editore Mondadori Pubblicazione 13 ottobre 2020 Genere Fantasy Formato Cartaceo (20,90€) ~ Digitale (9,99€) Pagine 516 Acquisto Mondadori





Orfana, cresciuta in una remota provincia, la giovane Rin ha superato senza battere ciglio il difficile esame per entrare nella più selettiva accademia militare dell’Impero. Per lei significa essere finalmente libera dalla condizione di schiavitù in cui è cresciuta. Ma la aspetta un difficile cammino: dovrà superare le ostilità e i pregiudizi. Ci riuscirà risvegliando il potere dell’antico sciamanesimo, aiutata dai papaveri oppiacei, fino a scoprire di avere un dono potente. Deve solo imparare a usarlo per il giusto scopo.






Fang Runin, Rin, è un’orfana della seconda Guerra dei Papaveri, quella che ha visto il Nikan quasi soccombere alla Federazione del Mugen, se non fosse stato per il massacro dell’isola di Speer e l’intervento dell’isola di Esperia. Da anni vive con la famiglia Fang e per loro non è che una forza da sfruttare, un peso di cui liberarsi al più presto. E l’occasione buona giunge quando le viene avanzata un’offerta di matrimonio. Ma Rin non ci sta, aspira a qualcosa di più, e allora decide di partecipare all’esame più difficile della nazione ed entrare alla Sinegard, l’accademia gratuita in cui solo i migliori possono entrare e diventare soldati, generali e strateghi capaci di guidare la nazione. Ma a Sinegard, per lei che viene dal sud e ha la pelle scura, è pieno di pregiudizi, ostacoli e mancanze che deve a tutti i costi colmare, anche quando uno dei maestri mette in crisi le sue possibilità di passare al secondo anno.

Negli ultimi due anni era stato lo studio frenetico a scandire le giornate. Ora, però, non aveva nulla da fare: il futuro le era scivolato via dalle mani e averne la consapevolezza la faceva stare ancora peggio.

Ma Rin è caparbia e grazie allo stravagante maestro di demonologia, Jiang, la sua istruzione prosegue, approdando sulla strada degli antichi saperi dell’universo, della meditazione, dello sciamanesino e del qi, quella forza vitale che mette in comunione la realtà e lo spirito, gli uomini e il pantheon delle sessantaquattro divinità, una delle quali sembra interessata a risvegliarsi nello spirito della stessa Rin, una divinità vendicativa e bruciante, la Fenice. E mentre Rin prosegue il suo addestramento, qualcuno di molto importante trama nell’ombra per mettere fine alla pace, per scatenare una terza Guerra dei Papaveri e porre fine al Nikan così come è adesso. Quando poi la guerra arriva davvero e Sinegard cade, Rin si ritrova a dover chiedere alla sua dea un aiuto per sopravvivere. Ma ogni scelta ha delle conseguenze e quella di Rin la porterà tra i cike, una divisione segreta e bistrattata dell’esercito, in prima linea nella guerra e composta da individui che, come lei, conoscono le divinità e la potenza dello sciamanesimo.

Ai signori della guerra piace dire che il kējǔ rende il Nikan uno stato meritocratico, ma il sistema è stato concepito per tenere i poveri e gli analfabeti al loro posto. La tua sola presenza li offende.

La Guerra dei Papaveri è un romanzo di epica orientale, classificato come fantasy ma che secondo me ripercorre più i caratteri della tradizione cinese che quelli del genere letterario per come siamo abituati. La storia si costruisce come una grande narrazione in cui passato e presente, forze universali e scelte umane, si mescolano per dare vita a un romanzo imponente quanto, tuttavia, estremamente lento nella prima parte della storia. L’addestramento di Rin alla Sinegard copre quasi metà delle 500 pagine che compongono il romanzo e benché mettano il lettore in condizione di comprendere l’universo in cui è ambientata la storia, la rendono faticosa da seguire. Almeno finché non scoppia la guerra. Da quel momento in avanti, la storia, i personaggi e la stessa protagonista cambiano passo e pelle, entrano nel vivo del racconto, degli intrighi e delle battaglie che porteranno Rin agli ordini dell’unico abitante di Speer sopravvissuto al genocidio, Altan Trengsin, e verso la scoperta della verità, tanto sul Nikan e la sua Imperatrice, quanto su sé stessa, lo sciamanesimo e la Fenice.

Comunicare con gli dèi significava camminare nel mondo dei sogni, nel mondo degli spiriti. Significava rinnegare ciò che si era e fondersi con l’essenza delle cose. Camminare nel limbo in cui la materia e le azioni non erano ancora state determinate, tra le tenebre fluttuanti in cui il mondo materiale non era stato ancora condotto all’esistenza.

Devo ammettere di essere arrivata oltre la metà del romanzo a fatica. La narrazione è in terza persona e incentrata sul punto di vista di Rin, una ragazza determinata anche se spaventata da tutte le incognite della vita, dai precetti del suo maestro e dagli ordini di Altan, ma benché questo renda perfettamente partecipi della sua esistenza, allo stesso tempo si dilunga in dettagli, eventi e azioni che, rispetto al seguito, provano la lettura e la rendono faticosa. Lo stile scorrevole e intrigante che durante la guerra fa venir voglia di continuare a leggere, prima procede a tentoni, rendendo la prima parte un po’ monotona, quasi dando la tentazione di saltarla, forse non a pié pari, ma ci va molto vicino. È un romanzo che forse non è molto nelle mie corde, magari perché poco abituata all’epica di questo tipo, ma che ho apprezzato per due motivi: la crudezza, sia per quel che riguarda la guerra che la dipendenza da oppio, e il binomio Rin-Altan. Non aspettatevi una storia d’amore, ne è ben lontana, ma crea un binomio interessante soprattutto nelle battute finali, perché danno a La Guerra dei Papaveri un carattere inatteso.


Ma a partecipare a questo review tour ci sono anche altri blog! Che ne dite di scoprire cosa ne pensano loro dell’ultima uscita degli Oscar?

A voi invece incuriosisce il titolo? Lo avevate già segnato tra gli acquisti da fare? Fatemi sapere!

Federica 💋

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