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Immagine del redattorefedecaglioni

[Recensione] “Ignite Me" di Tahereh Mafi (2ª lettura)

Buongiorno!

Terza e ultima tappa nella rilettura dei primi volumi della serie Shatter Me, e proseguiamo con la recensione di Ignite Me di Tahereh Mafi (un titolo che richiama un dettaglio del mio amatissimo Warner).

Cover

Titolo

Ignite Me

Titolo originale

Ignite Me

Autore

Tahereh Mafi

Traduzione

S. A. Benatti

Saga

Shatter Me #3

Editore

Rizzoli

Pubblicazione

Maggio 2017

Genere

Distopico, Paranormal Romance

Formato

Cartaceo (17,50€) ~ Digitale (6,99€)

Pagine

476

Acquisto

Niente sarà più come prima.

Non si sa che fine abbia fatto il Punto Omega. Tutti i compagni di Juliette potrebbero essere morti. Forse la guerra è finita ancora prima di cominciare.

Juliette comunque non si arrende: affronterà la Restaurazione. Se vuole sopravvivere, deve sconfiggerla. Ma per abbattere la Restaurazione e l'uomo che l'ha quasi uccisa, le servirà l'aiuto di qualcuno che non avrebbe mai pensato di avere al suo fianco: Warner. E mentre si preparano insieme ad affrontare il loro nemico comune, Juliette scoprirà che tutte le sue certezze - su Warner, sui propri poteri, e perfino su Adam - erano sbagliate.

Greca

Sopravvissuta per miracolo alla morte dopo aver ricevuto un colpo di pistola, Juliette si ritrova in fuga e da sola a raccogliere le macerie e i sopravvissuti di ciò che è rimasto del Punto Omega, di una resistenza alla Restaurazione, i cui poteri soprannaturali non sono valsi a nulla di fronte alla cattiveria e alla malvagità distruttiva del Generale supremo.

Tuttavia, adesso che della resistenza sono rimaste solo sei persone, più lei e l'insperato aiuto di Warner, Juliette ha capito che la propria missione e il suo scopo ultimo è combattere, cercare di sovvertire l’ordine schiacciante che prima le persone di una vita degna di essere vissuta.

Ma non può agire da sola e prima di potersi mettere in campo in prima persona, deve necessariamente convincere gli amici e i superstiti che sotto la sua guida, e con l'aiuto di colui che tutti detestano, si può sperare in un futuro migliore, o quantomeno nel tentativo di liberare gli amici ancora prigionieri.

Perché la verità è così insopportabile che vorrei mi avesse concesso una bugia.

Ma se da un lato la sua sicurezza è in grado di convincere persone come Kenji e Castle, il cambio di prospettiva e di atteggiamento di Juliette la pone di fronte a uno scontro emotivo e personale di cui non si era aspettata la portata e la devastazione che le causano. Perché vedere Adam trasformarsi in qualcuno pronto a ferirla come mai prima d'ora la destabilizza e non l'aiuta a comprendere ciò che sta succedendo nella sua vita.

Foto libro

E se ci si aggiunge i pressanti sentimenti di Warner, il suo coinvolgimento emotivo e la capacità di comprendere le emozioni altrui, per Juliette sconfiggere il nemico è solo uno dei problemi che deve affrontare, insieme alla presa di coscienza che forse il suo potere non è poi una maledizione come ha sempre creduto.

Come terzo volume di quella che è una esalogia distopica e paranormal romance, Ignite Me funge da transizione tra un primo in cui la protagonista non riconosce il proprio ruolo e le proprie capacità e un dopo all'interno del quale diventa il perno capace di cambiare le carte in tavola. È un libro in cui si assiste al passaggio di Juliette da personaggio debole e insicuro a un suo mutamento in termini più positivi, dove la sua presa di coscienza diventa il punto focale per costruire una vera e propria azione sovvertiva nei confronti del potere centrale per porre fine, almeno nel Settore 45, alla repressione che questo attua di continuo.

«Sono rimasto perché potevo incontrarti tutti i giorni.»

Tra momenti colmi d’azione e addestramenti di ogni tipo, tra le pagine di questo volume l'autrice pone anche l'accento fondamentale sul livello emotivo che da un lato destabilizza le credenze di Juliette, andando a screditare il personaggio di Adam (che per quanto mi riguarda, in questa seconda lettura, già partiva da una base molto bassa) e creando una tensione sentimentale sempre più marcata con Warner, Aaron, gettando le basi di quella che è una storia d'amore davvero sorprendente. Perché l'interesse romantico, a differenza di tante storie pensati per un pubblico Young Adult, non è l'eroe in senso stretto come si pone Adam, cioè colui che fa di tutto per difendere gli altri (e comunque alla fine finisce per dimostrarsi uno stronzo patentato), ma il personaggio moralmente ambiguo, che se ne frega degli altri a meno che non coinvolgano qualcuno che a lui interessa, un personaggio capace di comprendere il proprio mondo e di comportarsi di conseguenza, nonostante ciò lo porti a compiere azioni eticamente e dal punto di vista umano riprovevoli. Tutto questo fa di Aaron un coprotagonista a tutto tondo, le cui ombre e sfaccettature negative non fanno altro che renderlo più apprezzabile e soprattutto amabile.

Le parole, credo, sono come semi piantati nei nostri cuori in tenere età.

C’è, come negli altri volumi, una riflessione su come l'ambiente in cui cresciamo, e le persone che di questo fanno parte, ci influenzano in modo imprevedibile e ci rendono le persone che siamo da adulti. Tutto ciò non va a definire una preferenza verso un tipo umano che generalmente viene definito “il bravo ragazzo”, colui che si erge a difensore dei deboli e che vorrebbe tenere la protagonista lontana dall’azione perché non la ritiene capace di farvi parti, ma pone la bilancia a favore del suo opposto, di un tipo di personaggio che dà a Juliette le chiavi della sua riuscita fornendoli tutte le competenze necessarie per sopravvivere a un mondo che non è né idilliaco, né perfetto come lo si vuol far sembrare, o nel quale lei deve rivestire un ruolo puramente fittizio. E non si vede solo parlando di Warner, perché anche nei personaggi secondari, come Kenji, Castle e lo stesso James (il fratellino adorabile di Adam… E di un altro personaggio) si nota questa attitudine a preferire il contratto con persone che sanno cavarsela e che dimostrano la propria voglia di costruire qualcosa con le proprie mani piuttosto che aspettare che qualcun altro porti loro la soluzione.

È un romanzo che chiudi un piccolo pezzo degli elementi raccontati finora, ma che apre le porte a nuovi sviluppi in cui Juliette non solo può esplorare il proprio potenziale a livello di capacità fisiche e di comando, ma anche tutto quell'ambito sentimentale che non le è mai stato possibile esplorare a causa dei risvolti letali dovuti al suo potere, e che qui subiscono un bel cambiamento.

Senza fare troppi spoiler sugli eventi incredibili che accadono, questo terzo volume resta una piccola chiusura che però spalanca le porte a nuovi scontri che, lo ammetto, sono estremamente curiosa di scoprire, il tutto raccontato con uno stile che invoglia a proseguire la lettura pagina dopo pagina, che cattura l'attenzione e fa innamorare dei personaggi tanto da desiderare che siano reali.

Voto, 4,5 stelle

Ovviamente ho già tra le mani tutti gli altri volumi della serie, comprese le novelle! Non vedo l'ora di raccontarveli con nuove recensioni e di scoprire che cosa succederà a Juliette e, soprattutto, al mio adorato Aaron Warner.

Ma ditemi, leggete questo genere? Conoscete l'autrice?

Fatemi sapere!

Federica 💋

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